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  1. #1
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    Predefinito La più violenta critica al libertarismo di sinistra, in parole e musica

    "Quando è moda è moda" è una canzone poco nota di Giorgio Gaber. Uscì nell'album "Polli d'allevamento" (1978/78) e generò a sinistra un vespaio di critiche che costarono al cantautore la messa all'indice dal Movimento Giovanile e l'etichetta infamante di "qualunquista". E' una canzone di una violenza verbale estrema, uscita in anni in cui nessuno, men che mai a sinistra, osava contestare i "contestatori".

    PS: Ma quanto è durata 'sta moda?








    Quando è moda è moda


    Mi ricordo la mia meraviglia e forse l’allegria
    di guardare a quei pochi che rifiutavano tutto
    mi ricordo certi atteggiamenti e certe facce giuste
    che si univano come un’ondata che rifiuta e che resiste

    Ora il mondo è pieno di queste facce
    è veramente troppo pieno
    e questo scambio di emozioni
    di barbe di baffi e di chimoni
    non fa più male a nessuno.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    quando è moda è moda quando è moda è moda

    Non so cos’è successo
    a queste facce a questa gente
    se sia solo un fatto estetico
    o qualche cosa di più importante

    Se sia un mio ripensamento
    o la mia mancanza di entusiasmo
    ma mi sembrano già facce
    da rotocalchi o da ente del Turismo.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    quando è moda è moda quando è moda è moda

    E visti alla distanza
    non siete poi tanto diversi
    dai piccolo borghesi
    che offrono champagne e fanno i generosi

    Che sanno divertirsi
    e fanno la fortuna e la vergogna
    dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge
    della Sardegna.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda

    E anche se è diverso
    il vostro grado di coscienza
    quando è moda è moda
    non c’è nessuna differenza
    Tra quella del playboy
    più sorpassato e più reazionario
    a quella sublimata
    di fare una comune o un consultorio.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    quando è moda è moda quando è moda è moda

    Io per me se ci avessi
    la forza e l’arroganza
    direi che sono diverso
    e quasi certamente solo

    Direi che non riesco a sopportare
    le vecchie assurde istituzioni
    e le vostre manie creative
    le vostre innovazioni.

    Io sono diverso
    io cambio poco
    cambio molto lentamente
    non riesco a digerire
    i corsi accelerati da Lenin all’Oriente

    E anche nell’amore
    non riesco a conquistare la vostra leggerezza
    non riesco neanche a improvvisare
    o a fare un po’ l’omosessuale
    tanto per cambiare.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda.

    E siete anche originali
    basta ascoltare qualche vostra frase
    piena di nuove parole
    sempre più acculturate sempre più disgustose

    Che per uno normale
    per uno di onesti sentimenti
    quando ve le sente in bocca
    avrebbe una gran voglia
    che vi saltassero i denti.

    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    quando è moda è moda quando è moda è moda

    Io per me se ci avessi
    la forza e l’arroganza
    direi che non è più tempo
    di fare mischiamenti
    Che è il momento di prender le distanze
    che non voglio inventarmi più amori
    che non voglio più avervi come amici
    come interlocutori

    Sono diverso e certamente solo
    sono diverso perché non sopporto
    il buon senso comune
    ma neanche la retorica del pazzo

    Non ho nessuna voglia
    di assurde compressioni
    ma nemmeno di liberarmi a cazzo

    Non voglio velleitarie mescolanze con nessuno
    nemmeno più con voi
    ma non sopporto neanche
    la legge dilagante del fatti i cazzi tuoi

    Sono diverso sono polemico e violento
    non ho nessun rispetto per la democrazia
    e parlo molto male di prostitute e detenuti
    da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti

    Di quelli che diranno
    che sono qualunquista
    non me ne frega niente
    non sono più compagno
    né femministaiolo militante

    Mi fanno schifo le vostre animazioni
    le ricerche popolari e le altre cazzate
    e finalmente non sopporto le vostre donne liberate
    con cui voi discutete democraticamente

    Sono diverso perché quando è merda è merda
    non ha importanza la specificazione
    autisti di piazza studenti barbieri santoni artisti operai
    gramsciani cattolici nani datori di luci baristi
    troie ruffiani paracadutisti ufologi

    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    Quando è moda è moda quando è moda è moda
    SADNESS IS REBELLION

  2. #2
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    Predefinito Re: La più violenta critica al libertarismo di sinistra, in parole e musica

    Mi ricordo che era il 1985 quando il professore di Ornato Modellato, un simpatico omino coi baffetti alla Giancarlo Giannini che aveva un forte ascendente su di me, citò il nome di Giorgio Gaber. A noi tutti che eravamo "de sinistra" perché giovani, narcisi e modaioli, disse di ascoltare Giorgio Gaber per imparare qualcosa. Il Professore Russo non era affatto "di destra", era al contrario vicino ai Radicali, ma soprattutto uno che pensava con la propria testa. Alla fine, in quella classe di nani e ballerine, credo che l'unico a prenderlo in parola fui io. Ascoltai Giorgio Gaber e da quel momento iniziai a distaccarmi da un ambiente a cui mi ero avvicinato cercando quel riconoscimento che altrove mi era mancato.
    SADNESS IS REBELLION

  3. #3
    For a heartful of farts
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    Predefinito Re: La più violenta critica al libertarismo di sinistra, in parole e musica

    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Mi ricordo che era il 1985 quando il professore di Ornato Modellato
    rkn
    Wewewewewewewewe

 

 

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