Originariamente Scritto da
Robert
In sintesi se un imprenditore robotizza la propria azienda ottenendo un risparmio sulla manodopera di 100 mila € ma al capitale è proibito uscire dal Comune dove ha sede l'azienda è sensato pensato che quei 100 mila € verranno molto probabilmente e il prima possibile reimmessi nel circuito dell'economia reale riassorbendo perciò i licenziati
nel caso di libertà mondiale invece il denaro potrebbe essere investito ovunque in qualsiasi forma e probabilmente i licenziati non troveranno mai più un lavoro se non uno molto peggiore in termini di salario e qualità
come ricordato qui:
https://forum.termometropolitico.it/...-capitali.html dalla globalizzazione si avvantaggia innanzitutto il capitale, che è la forma più leggera, in secundis le merci fisiche e per ultimo il lavoro, che è pesante.
Ne segue che se vogliamo tutelare il valore del lavoro dobbiamo contrastare la globalizzazione, asso nella manica dei capitalisti ed ancora di più degli speculatori finanziari.
Ogni accordo mondiale multinazionale è dannoso per il lavoro, ogni attività che può essere spostata è un danno potenziale per il lavoro.
Ogni rappresentazione del valore che sia leggera e quindi mobile (bit, moneta informatica etc ancora più del contante) è un danno per il lavoro, mentre è ottimo il buono acquisto, che garantisce appunto il denaro verrà usato per un acquisto quindi creando lavoro.