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  1. #11
    Super Troll
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    In qualità di decano presento a norma dell'articolo 32 comma 3
    Costituzione di POL
    Articolo 32
    3. L'iniziativa legislativa presso la Camera Alta spetta in via esclusiva ad ogni membro ed al Governo.
    alla Camera Alta la seguente proposta di riforma Costituzionale dell'articolo 22

    Costituzione


    Articolo 22
    Il rinvio delle Leggi

    1. Il Presidente, prima di promulgare un atto della Camera Alta o della Camera, può rinviare il testo in esame all'aula per motivi di merito politico o di legittimità, i quali devono risultare adeguatamente in calce all'atto rinviato.
    2. La Camera Alta o la Camera riesaminano e si pronunciano nuovamente sul testo rinviato dal Presidente non prima di dieci giorni dal rinvio stesso.
    3. Se la Camera Alta o la Camera approvano nuovamente il medesimo testo il Presidente è tenuto a promulgare la legge.
    4 Se una mozione della Camera dei deputati rinviata è nuovamente approvata dai tre quinti dei deputati, il Presidente ha l’obbligo di promulgare la mozione.
    Ultima modifica di C@scista; 23-11-17 alle 10:07

  2. #12
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    Come capogruppo di polprog presento la seguente mozione:

    Mozione dell'opposizione sulla politica nazionale a sostegno della maternità e della paternità

    Premessa
    Analisi e motivazioni

    Uno dei principali problemi del mondo e del mercato del lavoro italiano è legato alla mancanza di misure a tutela della maternità e paternità.
    Questo problema assume dimensioni drammatiche laddove si opera un semplice confronto con le misure e gli strumenti che negli altri paesi europei sono messi a disposizione dei genitori-lavoratori in un periodo estremamente delicato sia della loro vita, sia della vita dei loro figli.
    Va inoltre considerata l'alta incidenza che le mancanze di queste tutele hanno sull'occupazione femminile sul mercato italiano piuttosto che gli effetti drammatici che possono avere sulla crescita dei bambini.
    Infine vanno considerati gli effetti economici di queste mancanze: in assenza di tutele accessibili gratuitamente parte del reddito dei genitori viene naturalmente destinato alla cura dei figli durante l'orario lavorativo, con l'effetto di ridurre le risorse economiche dei lavoratori.

    Per colmare queste gravi lacune sociali e politiche si invita il Governo ad adottare misure forti ed incisive sul modello già adottato con successo in altri paesi europei, tenendo conto però delle particolarità e della situazione difficile del mercato del lavoro e dell'economia italiana.

    Si propone nello specifico di adottare un pacchetto di misure che si traducono sia in diretti interventi pubblici, sia in misure di detassazione completa o si incentivi fiscali parziali per quelle imprese che adottino privatamente e spontaneamente misure aziendali in favore dei propri dipendenti, sia in alcune modifiche delle norme sul lavoro preesistenti.

    Art. 1
    Viene prevista la detassazione completa delle spese sostenute dalle aziende italiane per la costruzione ed il mantenimento di asili aziendali, il cui accesso sia garantito gratuitamente ai figli di tutti i dipendenti, indifferentemente dal tipo di contratto di lavoro esistente con l'azienda, per tutta la durata dell'orario lavorativo contrattuale.
    Art. 1.1.
    Affinchè la detassazione di cui all'Art. 1 sia applicata è indispensabile che gli asili aziendali rispondano a specifici requisiti di sicurezza, salubrità e qualità, che verranno specificati con appositi regolamenti ministeriali.
    Art. 2
    Si suggerisce l'adozione della direttiva UE 18/2010 per quel che riguarda i congedi parentali e la paternità/maternità
    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/...13:0020:en:PDF
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  3. #13
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Camera dei Deputati di Pol IV seduta - (XIX Legislatura)

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    In ogni caso visto che il gruppo Lista Progressista ha già elaborato un emendamento (o forse una mozione alternativa) concedo a partire da ora a tutti 48 ore (due giorni) per presentare emendamenti alla Mozione sul Veneto
    Naturalmente a richiesta sarà possibile la concessione di una proroga ulteriore di tempo per presentare emendamenti
    Si, Presidente: presento qui il nostro testo alternativo.

    Mozione Garat sul referendum costituzionale veneto e sul federalismo differenziato

    Considerata la procedura costituzionale prevista per l'attribuzione di competenze dallo Stato alle regioni italiane prevista dall'art. 116 comma 3 della Costituzione Italiana;

    Considerato il risultato del referendum sull'autonomia svoltosi nella regione Veneto, oltre alle altre richieste di altre regioni di maggiore autonomia, è indice di un determinato indirizzo politico richiesto dalla cittadinanza;

    Il Parlamento di POL invita il Presidente della Regione Veneto ad aprire la procedura di trattativa con lo Stato per l'attribuzione di maggiori competenze amministrative alla regione, in pieno accordo con i principi e le modalità previste dalla Costituzione stessa.
    Il Parlamento di POL invita altresi il Governo a fissare sin da subito e in totale trasparenza, i limiti alle competenze da attribuire tenuto conto della necessaria unitarietà di talune materie al fine di tutelare gli interessi nazionali, ed a cooperare con la Regione Veneto affinchè si possa giungere in tempi certi e ragionevoli ad un accordo che soddisfi le richieste del popolo veneto e le necessità del Governo italiano.
    Il Parlamento di POL invita infine il Parlamento italiano a garantire una discussione proficua e tempistiche dedicate, compatibilmente con i lavori parlamentari, al fine di poter permettere alle Camere di votare la legge di attribuzione di maggiore autonomia speditamente e con la maggior partecipazione possibile.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  4. #14
    Super Troll
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    In qualità di semplice deputato del gruppo PCF presento la seguente Mozione
    Mozione del PCF per sanzionare i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione

    - Tenuto conto che il ritardo dei pagamenti aille imprese private da parte delle pubbliche amministrazioni (ad esempio: ministeri, ASL, Regioni, comuni, ospedali, università pubbliche) non è stato risolto nonostante tra 2013 e 2015 i governi abbiano varato provvedimenti sblocca-debiti che hanno mobilitato 50 miliardi di euro e avviato una complicata architettura di prestiti per gli enti pubblici morosi da restituire al governo centrale in 30 anni

    - Preso atto che Nel 2017, quattro anni dopo l’emersione del problema, il 62% degli enti pubblici (206 su 333, mentre di altri 16 l’indicatore non è disponibile) paga strutturalmente in ritardo rispetto alla scadenza scritta nella fattura, e nei casi più gravi continuano a essere parecchie centinaia i giorni che si inanellano prima del bonifico

    Il Parlamento di POL INVITA

    A varare una legge che preveda una penale pari al 20% dell’importo da pagare a carico dell’ente pubblico che ritarda più di 60 giorni i pagamenti dovuti agli imprenditori

  5. #15
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    A nome del gruppo parlamentare PCF presento la seguente mozione
    Mozione del PCF per evitare un futuro grave problema al servizio sanitario italiano


    LA CAMERA DEI DEPUTATI DELLA COMUNITA’ DI POL


    Tenuto conto che, secondo una recente indagine delle stesse associazioni professionali e sindacali dei medici, tra pensionamenti e numero sempre più esiguo di specializzandi, mancheranno tra 10 anni all’appello oltre 15.000 medici specialisti;

    Vista l’età professionalmente alta di troppi medici che nel prossimo decennio andranno in pensione ;

    Preso atto che se non si prenderanno adeguate misure di programmazione l’Italia potrebbe andare incontro ad un grave problema futuro di insufficiente numero di medici;

    Visto
    che il percorso formativo attuale rende troppo difficile e lento il ricambio fra nuove e vecchie generazioni creando un vero e proprio imbuto formativo tra il numero chiuso per l’accesso alle scuole di medicina e l’offerta formativa post-laurea che mette a concorso troppo pochi posti di medico specializzando senza contare il blocco del turnover nella sanità ;
    Preso atto che le esigenze che portarono l’Italia ad adottare nel 1999 il numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea di Medicina , causate dal numero all’epoca troppo alto di medici, sono oggi totalmente superate;

    Considerato che la giusta selezione meritocratica degli studenti di medicina può comunque svolgersi anche senza l’accesso a numero chiuso


    Il Parlamento di POL chiede
    L’abrogazione del numero chiuso per l’accesso degli studenti ai corsi di laurea di medicina e l’aumento dei posti annualmente previsti nell’esame di accesso alle specializzazioni di medicina attualmente troppo bassi per le future esigenze della sanità italiana

  6. #16
    Super Troll
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    In assenza del presidente del Consiglio Occidentale agisco qui come suo sostituto provvisorio e presento la Mozione del Governo Occidentale sulla legge finanziaria

    Mozione del Governo Occidentale sulla Legge Finanziaria


    LA CAMERA DEI DEPUTATI DI POL



    VISTA


    La recente promulgazione della Legge di Stabilità per il triennio 2018-19-20 in corso di approvazione dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica Italiana su proposta del Governo Gentiloni;


    CONSIDERATO


    Che per il bene del paese appare necessario modificare significativamente l’impianto strutturale del provvedimento, perseguendo, in particolare tre obbiettivi di sistema:

    1) USCITE: la riduzione drastica delle spese correnti attraverso economie di bilancio, selezionate con criteri politici, nel novero delle misure predisposte dal commissario Carlo Cottarelli;

    2) ENTRATE: calo strutturale della pressione fiscale, con specifico orientamento della diminuzione alla difesa della famiglia, indistintamente per tutte le categorie di contribuenti;

    3) Revisione al rialzo del regime fiscale di favore di cui godono le rendite finanziarie e contemporanea riduzione della tassazione sulle imprese.
    Per quel che riguarda la stretta del fisco sulle imprese infatti secondo l’ultimo rapporto Banca Mondiale-PwC non esiste, in Europa, un Paese nel quale la quota del profitto commerciale sottratta da tasse e contributi sia alta come in Italia. Siamo al 64,8%, contro il 25,9% dell’Irlanda, il 28,8% della Svizzera, il 32% del Regno Unito, il 48,8% della Germania, il 50% della Spagna. Persino la Francia, a dispetto del suo gigantesco apparato pubblico, sottrae meno risorse alle imprese (62,7% contro il nostro 64,8%)
    Oggi invece, le rendite finanziarie sono tassate al 20 per cento, fatta eccezione per i titoli di Stato che sono al 12,5 per cento e il risparmio previdenziale (all’11 per cento). Se facciamo un paragone con le tasse sul reddito delle persone lo scaglione Irpef più basso è al 23 per cento, anche se in realtà con le detrazioni decrescenti l’aliquota effettiva è già pari al 27,51 per cento a partire da 8.000 euro . C’è un motivo per il quale un operaio che riceve un aumento di stipendio di 1.000 euro deve pagare 230 euro di tasse in più, mentre un manager che riceve una eredità in Btp (di circa 34.200 euro) che gli rendono 1.000 euro di cedole l’anno deve pagare solo 125 euro di imposte?
    Una parola andrebbe detta anche sul privilegio dei Buoni del tesoro poliennali (tassati al 12,5 per cento) rispetto alle obbligazioni private (al 20 per cento). Se il credito deve fluire all’economia reale e si vuole superare l’impostazione “bancocentrica”, un passo obbligato dovrebbe essere la riduzione se non l’annullamento del privilegio concesso ai titoli di Stato.


    4) INDEBITAMENTO E DEBITO: arresto dell’indebitamento e prima riduzione della dinamica del debito, tramite privatizzazioni con immediato impatto quantitativo e altre misure finanziarie, dal lato dell’offerta, idonee a risanare la struttura dei tassi d’interesse;


    ESPONE LE SEGUENTI MISURE CORRETTIVE


    Invitando il Governo Italiano, il Parlamento e i partiti ad attivarsi per modificare quanto prima la Legge di Stabilità per il triennio 2018, 2019, 2020 nel senso da esse descritto e secondo le allegate modalità, col fine di raggiungere i nuovi saldi di bilancio conseguenti all'intervento.


    1) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL PRIMO OBBIETTIVO
    – USCITE –

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle modalità di riscossione. Famiglie e imprese versano ora le tasse in banca e gli istituti di credito trasferiscono i fondi alla Banca d'Italia dietro il pagamento di provvigioni. Il Tesoro invece potrebbe aprire conti direttamente con le banche, risparmiando sulle provvigioni (La Commissione calcola almeno 0,4 Mld di risparmi annui).
    http://www.ilsole24ore.com/art/2014/...l?uuid=ABP7yz3

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi della P.A. Gli acquisti effettuati dalle pubbliche amministrazioni unicamente su convenzioni Consip rispetto alla pluralità di convenzioni oggi esistenti comportano in media un risparmio del 24%, anche se la spesa presidiabile da Consip o altre centrali di acquisto è circa la metà del totale. Si può dunque conseguire un cambiamento strutturale sui nuovi contratti con una drastica riduzione del numero centrali appaltanti per acquisti sopra soglia (da 32.000 a massimo 30–40; Consip, regioni, città metropolitane). I risparmi calcolati dalla commissione ammontano a 7,2 Mld annui. http://www.infodata.ilsole24ore.com/...vizi-della-pa/

    Si propone, come misura iniziale, di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla razionalizzazione delle Società partecipate.
    I soli costi amministrativi attuali delle partecipate sono attualmente di circa mezzo miliardo l'anno per la quota pubblica. Circa 0,3 Mld € di essi potrebbero essere risparmiati immediatamente con una rapida riduzione del numero delle partecipazioni.
    http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone, come misura successiva, di riprendere la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla dismissione delle Società partecipate. Secondo la Commissione, se entro giugno 2016 si riducesse il numero delle partecipate da ottomila a mille, si otterrebbero in tal modo risparmi complessivi pari a 1 Mld nel 2018, e 2 Mld annui negli anni successivi. http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=ABLBsJiB

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sulla riduzione delle retribuzioni dei dirigenti pubblici. La Commissione ha rilevato un eccesso in percentuale delle retribuzioni dei dirigenti pubblici italiani del 20 per cento rispetto a quelli degli altri paesi europei. Sembra equo pertanto proporre una riduzione del 12 per cento della retribuzione media dei dirigenti pubblici, per un risparmio complessivo calcolato dalla commissione pari a 0,5 Mld di euro a regime.
    I tagli di Cottarelli / Riduzione stipendi dirigenti (500 milioni)
    Tale riduzione, tuttavia, può essere ottenuta anche entro il 2016, agendo sulle retribuzioni variabili. In proposito si specifica che la riduzione dovrà insistere sui dirigenti che abbiano ottenuto minori risultati, da individuarsi imponendo l’obbligo a ogni dirigente di identificare almeno un 33% di dirigenti di grado inferiore che non abbiano raggiunto l’obbiettivo, superando il malcostume di attribuire comunque a ogni dirigente l’avvenuto raggiungimento dei risultati anche quando l’evidenza palpabile è che la P.A. ha enormi sacche di inefficienza. Eventuali risarcimenti dei danni a seguito di procedimenti giudiziari, anche se coinvolgenti la responsabilità solidale della P.A., saranno posti ex lege integralmente a carico del dirigente superiore che abbia mal selezionato tra quelli possibili il dirigente inferiore di minor attività.

    Si propone di adottare la proposta della Commissione nazionale per la Spending Rewiew sull’introduzione del pagamento elettronico e della fatturazione elettronica nei pagamenti dello stato, in sostituzione di quelli cartacei, e della razionalizzazione dei centri di elaborazione dati. La Commissione ha stimato risparmi quantificabili in 0,93 Mld derivanti dalla fatturazione elettronica, 1,3 Mld per il pagamento elettronico e 0,3 Mld dalla razionalizzazione CED (2,5 Mld). I tagli di Cottarelli / Dalla fatturazione ai pagamenti elettronici (2,5 miliardi)

    Si propone l'accorpamento delle questure e delle prefetture, in una prefettura unica per territorio. Secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle finanze l’intero sistema delle prefetture italiane costa 0,5 Mld, di cui l'80% in oneri di personale (Ragioneria Generale dello Stato, La spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato – Tavole statistiche 2008-2012). Si assume che unificando i due organi l’attuale intero costo complessivo delle prefetture possa essere abbattuto sia grazie al risparmio sulla spesa di affitti, manutenzioni e servizi delle attuali sedi monumentali delle prefetture (che sarebbero sostituite da quelle più modeste delle questure) sia grazie alla sostituzione dei vertici delle questure con quelli delle prefetture. I funzionari apicali delle questure, infatti, essendo dirigenti di polizia, saranno certamente ammortizzabili nella spesa per pubblica sicurezza, riducendo proporzionalmente i futuri concorsi di polizia, e d’altra parte, i prefetti sono in eccesso dell’80% rispetto al numero di sedi disponibili, possono quindi benissimo sostenere il doppio del lavoro, sostituendo i questori.

    Si conferma la linea già suggerita dell'abolizione del sistema di compensazione finanziaria del Servizio Universale Postale (0,25 Mld €) a Poste italiane. La misura è conveniente per la stessa società pubblica, ormai quotata per il 40%, alla luce dell’effetto nefasto che la permanenza di tali compensazioni provoca ai sensi della disciplina antitrust (cfr. il recente nuovo orientamento AGCM Tlc, l'Antitrust bacchetta Poste: apra agli altri operatori - Repubblica.it) secondo la quale l’Autorità antitrust potrebbe in prospettiva obbligare la società a mettere a disposizione i propri uffici a tutti i concorrenti in tutti i mercati diversi da quello postale (specialmente Bancario e Assicurativo, nei quali i ricavi, nell’ordine dei miliardi di €, sono molto maggiori di quelli postali), se perdurasse il sussidio.


    conferma l’introduzione (già suggerita da questo parlamento) dell'obbligo per le Aziende Sanitarie Locali di ogni regione di centralizzare gli acquisti di farmaci e forniture in un'unica centrale di spesa per tutte le ASL della regione, secondo prezziari min-max diversificati per singolo prodotto, decisi da ogni regione e comunicati alla centrale acquisti, che non siano non superiori né inferiori oltre il 25% alla media del costo storico nazionale dei 5 anni precedenti. L’intervento, in quanto misura di coordinamento nazionale di finanza pubblica, dovrà essere sottratto alle competenze regionali. In termini di sola spesa farmaceutica il risparmio previsto è di 12 Mld € (CeRM 2011, Saniregio2 http://www.quotidianosanita.it/alleg...ato2579952.pdf regione di riferimento per il benchmark nazionale: l’Umbria).

    Le coperture così reperite ammontano ad almeno 26,2 Mld per il 2018; 27,2 Mld per il 2019 e 27,2 Mld per il 2020.



    2) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL SECONDO OBBIETTIVO
    – ENTRATE –


    Si propone l’Introduzione del meccanismo del quoziente familiare, che consente di dividere il reddito ai fini IRPEF per il numero dei componenti del nucleo cui viene attribuito in modo da incentivare fiscalmente le famiglie con figli. Attualmente, in Italia, l'imposta sul reddito viene applicata all'insieme degli utili e redditi dei membri della famiglia fiscale composta dal contribuente stesso, dal coniuge, dai figli minorenni e da eventuali persone invalide conviventi. Con il quoziente, le quote verrebbero rideterminate in relazione al proprio ruolo e ai carichi di famiglia, dimodochè in una famiglia con un reddito complessivo di 30 mila € l'anno dove lavorino due persone, si paghino tasse come se ci fossero due redditi di 15 mila € ciascuno, abbattendo l’aliquota di riferimento. Il costo di tale misura si prevede in 20 Mld € annui secondo i dati della CGIA di Mestre (Il vero choc fiscale? Il quoziente familiare - IlGiornale.it).

    Si chiede che sia previsto nella legge un bonus bebè da 400 euro che scatta al settimo mese di gravidanza per ogni cittadina italiana, per tre mesi. E fino al terzo anno di vita del bimbo si chiede sia previsto un assegno mensile di altri 150 euro, per un importo complessivo di spesa atteso nel 2018 e nel 2019, sulla base della proiezione tendenziale delle nascite (509 mila annue) di 1,5 miliardi di €.

    Si propone di finanziare il bonus bebè attraverso l’aumento dell’imposizione fiscale sulle sigarette. Le sigarette sono attualmente assoggettate all’IVA nella misura del 22% del prezzo di vendita al pubblico al netto dell'IVA stessa e all’accisa che varia in relazione alla categoria.
    Si propone quindi di elevare l’imposizione portando l’IVA al 25% del prezzo di vendita al pubblico al netto dell'IVA stessa e all’accisa che varia in relazione alla categoria.

    Si propone il blocco della tariffa sui rifiuti ai valori storici cosicchè l’imposizione fiscale per la raccolta comunale dei rifiuti stabilita dai comuni non possa superare i vecchi massimali dell'imposta sui rifiuti pagata nel 2012. Sulla base di un’entrata annuale di 10 miliardi nel 2015 (Salasso spazzatura, la Tari aumenta del 20% a 10 miliardi - Repubblica.it) e di un aumento tra il 2012 e il 2015 del 32%, si prevede un totale di 3 Mld € annui di minori entrate.

    Si propone altresì la sospensione ex lege della tariffa per i cittadini del 10% dei comuni italiani in cui il servizio di raccolta dei rifiuti funzioni maggiormente al di sotto delle reali esigenze, demandando alle regioni la fissazione del livello minimo e la verifica di funzionalità con l’obbligo di individuare ciascuna un numero di comuni peggiori complessivamente pari al 10% della popolazione regionale, ai quali imporre un commissariamento nazionale e uno sgravio per la popolazione, pari a 0,7 Mld €.

    Le misure così previste riducono le entrate di: 23,7 Mld € nel 2018 e nel 2019.

    3)MISURE RELATIVE AL TERZO OBIETTIVO. REVISIONE AL RIALZO DEL REGIME DI FAVORE DELLE RENDITE FINANZIARIE E CONTEMPORANEO ALLEGGERIMENTO DELLA TASSAZIONE SULLE IMPRESE


    Si propone di ridurre l’Ires sulle imprese dal 27,5 al 24 per cento compensando le mancate entrate per lo Statoi con un aumento della tassazione sui titoli di stato e sui BTP da portare dal 12,5 al 17 per cento

    4) GRUPPO DI MISURE RELATIVE AL TERZO OBBIETTIVO
    – INDEBITAMENTO E DEBITO–


    Il rapporto tra le misure del gruppo 1 e le misure del gruppo 2 consente di abbattere il deficit tendenziale annuo di 2,5 Mld nel 2018; 3,5 Mld nel 2019 e 3,5 Mld nel 2020 sulla base di misure correnti e di un elevato grado di sicurezza delle stime.

    Al di là di ciò, in ogni caso, si propongono ulteriori speciali misure straordinarie, fuori bilancio, negli allegati A e B.


    ALLEGATO A)
    PIANO DI DISMISSIONE DELLE PARTECIPAZIONI PUBBLICHE


    Si propone, in primo luogo, la cessione del residuo capitale azionario pubblico di Poste Italiane, partecipata in modesto attivo ma di eccellenti potenzialità sul mercato libero, che, sulla base delle dimensioni della quota e di un prezzo a un prezzo pari a quello dell'IPO iniziale della società, si assume possa determinare 5,7 Mld € di entrate aggiuntive destinate alla riduzione del debito pubblico.

    Si propone, in secondo luogo, una procedura di liquidazione accelerata delle partecipazioni in passivo, ulteriore e sussidiaria rispetto al piano Cottarelli: la cessione ex lege a base d’asta zero di ogni residua partecipata che riporti un bilancio negativo coeteris paribus. Tale metodo di individuazione e valorizzazione è concepito per assicurare un efficiente incentivo agli amministratori locali perché trovino offerenti, che consiste nel rischio di perdere senza alcun indennizzo lo strumento di spesa rappresentato dalla partecipata.

    La procedura, che si raccomanda di introdurre per legge come misura di coordinamento nazionale della finanza pubblica, consiste nei seguenti sei provvedimenti consecutivi:
    a) Blocco a far data dall'approvazione della misura delle tariffe dei servizi delle partecipate pubbliche e divieto di trasferimento della sede legale o mutamento dell'oggetto sociale;

    b) Indizione di un'asta aperta di durata trimestrale, con base d'asta euro "0", per qualsiasi partecipata non quotata che abbia riportato passività nel bilancio 2015, completamento della cessione all'aggiudicatario entro 30 giorni dalla chiusura dell'asta (costi amministrativi del trasferimento a carico dell'aggiudicatario). Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti all'ente titolare della partecipazione;

    c) Accorpamento ex lege di qualsiasi partecipata pubblica passiva non aggiudicata per assenza di offerte alla partecipata pubblica attiva con la sede legale più vicina che operi nel medesimo settore, con contestuale attribuzione delle quote proporzionale agli enti pubblici conseguentemente partecipanti;

    d) In caso di ulteriore passività della conglomerata, indizione entro agosto 2016 di una nuova asta trimestrale per la conglomerata risultante, a base "0", secondo il punto "B". Gli introiti dell'asta sono interamente devoluti agli enti titolari della partecipazione;

    e) In caso di ulteriore mancato pervenimento di offerte, avocazione allo Stato alla data del 31 dicembre, senza indennizzo, della partecipazione dell'intera conglomerata;

    f) Con decreti del Ministro dell'Economia, a far data dal 1 gennaio 2017, cessione delle conglomerate passive pervenute al bilancio centrale dello Stato con procedura nazionale d'asta a base "0" e devoluzione degli introiti alla riduzione del debito pubblico;

    La misura, oltre a consentire una sterilizzazione di qualunque ulteriore futura perdita delle partecipate sopravvissute al piano Cottarelli, consentirebbe una valorizzazione delle partecipazioni ai fini dell’abbattimento del debito pubblico, allo stato in quantificabile, ma plausibilmente rilevante.


    ALLEGATO B)
    PIANO DI COMPENSAZIONE DEBITO - PATRIMONIO PUBBLICO


    Si ritiene ancora possibile annullare o perlomeno ridurre gli enormi e perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine della nazione con un combinato di misure legislative e decisioni del Tesoro destinate a valorizzare immobili improduttivi da decenni dei quali lo Stato (in epoca di uffici digitali, di privatizzazioni e di abolizione della leva militare) più nulla sa che fare, conseguendo l'effetto di risparmiare preziosa liquidità evitando l'oneroso rimborso di quei titoli e dei loro esosi interessi, tramite la rinuncia dei titolari al rimborso di tale debito.

    Al momento il valore inventariale dei beni edificati di proprietà dello Stato ammonta a 59 Mld € (OpenDemanio ) e tale cifra (risultante spesso dal solo prezzo di acquisto storico rivalutato) è largamente sottostimata rispetto al valore di mercato reale di immobili nei centri storici italiani e in località suggestive, stimabile nell'ordine delle centinaia di miliardi. L'ammontare di titoli rinegoziati in condizioni di particolare stress di mercato dal governo italiano nel corso della crisi fu invece di circa 400 miliardi, una parte ignota dei quali in titoli derivati (cfr. audizione parlamentare 2015 Dott.ssa Maria Cannata).

    Si considera possibile la rinuncia dei possessori dei titoli di cui si tratta (della totalità o di parte di essi) alla restituzione del capitale e degli interessi o quantomeno a una componente di interesse pari allo spread tra i BTP italiani e i corrispondenti strumenti emessi dalla Rep. Federale di Germania negli anni di tensione finanziaria, solo nel caso in cui lo Stato offra loro una differente specie di titoli assistita da garanzie a tutela dal rischio default diverse e più solide del premio al rischio incorporato nel maggior saggio di interesse, e specificamente consistenti in beni reali aggredibili giudizialmente (immobili), che per l'insipienza del Governo Monti non furono proposte nell'anno in cui quei titoli furono emessi.

    Si ritiene altresì necessario per la fiducia dei sottoscrittori dell'offerta di scambio nell'operazione che tale conferimento a garanzia, essendo privo di tutela costituzionale (e.g. XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: "The validity of the public debt of the United States, authorized by law, including debts incurred for payment of pensions and bounties for services in suppressing insurrection or rebellion, shall not be questioned.", assente nella Costituzione Italiana) sia altrimenti tutelato in via sostanziale da possibili revoche di successivi governi, attesa la durata decennale o pluridecennale dei titoli.

    Specificamente si ritiene possibile concretizzare tale alternativa e necessaria tutela o tramite un emendamento costituzionale oppure tramite un divieto alla partecipazione di aziende italiane o sotto la giurisdizione italiana ai consorzi di valorizzazione degli immobili destinati a emettere i titoli sostitutivi, in modo da ricondurre il conferimento degli immobili al fondo sotto la specie delle obbligazioni verso l'estero, che è assistita da una sostanziale tutela diplomatica tale da escludere che il Governo italiano possa rifiutare di pagare quelle obbligazioni.

    D’altra parte ai fondi italiani potrebbe comunque essere consentito partecipare indirettamente ai consorzi sottoscrivendo con essi accordi economici per il collocamento interno degli immobili, dietro compenso, allo scopo di mantenere efficiente la valorizzazione giovandosi del know how immobiliare italiano sui beni in Italia e le potenziali destinazioni degli stessi, purchè la proprietà dei beni e la facoltà di emettere le obbligazioni restino sempre al consorzio estero;

    I consorzi di diritto straniero dovrebbero essere almeno due, quotati in mercati regolamentati europei, per trattare beni di natura omogenea, conferendo l'Italia in uno di essi i beni sprovvisti di qualsiasi vincolo amministrativo e nell'altro i beni che per la loro natura storica o monumentale o semi-monumentale richiedono speciali investimenti di valorizzazione e tempi più lunghi, e che confacciano il primo fondo a un mercato più libero e meno consapevole del diritto latino (Londra) e l'altro fondo a un mercato più regolamentato e di diritto latino (Francoforte).

    Si propone quindi di avviare per legge quanto prima, comunque entro l'anno 2016, con prosecuzione negli anni 2018 e 2019, un'operazione di scambio dei titoli del debito pubblico con il patrimonio immobiliare dello Stato, con lo scopo di annullare o ridurre i perduranti effetti della crisi dei titoli sovani del 2011 sul debito pubblico di lungo termine, consistente nei seguenti atti e provvedimenti:

    A) Introduzione entro dicembre 2018 (procedura di revisione, più eventuale referendum) del divieto costituzionale di ripudio del debito nell'articolo 42 della Costituzione Italiana, con un nuovo comma 4: "La validità del debito pubblico della Repubblica Italiana autorizzato dalla legge, inclusi i debiti per il pagamento di pensioni, per i pagamenti verso le imprese e le ricompense per il servizio militare prestato non potrà essere posta in discussione.";

    B) Indizione di un'asta semestrale aperta a operatori esteri quotati di qualsiasi provenienza per le quote di due costituendi consorzi per la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano (CVPIL e CVPIF), nella forma di due fondi di gestione immobiliare, l'uno di diritto inglese quotato alla Borsa di Londra e l'altro di diritto germanico quotato alla Borsa di Francoforte, denominati "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano non vincolato" (Londra) e "Fondo per la valorizzazione del patrimonio demaniale italiano vincolato" (Francoforte), con spese di costituzione e gestione ovviamente tutte a carico dei consorziati;

    C) Assegnazione per legge entro l'inizio dell'asta della totalità dei beni ai due fondi costituendi; prosecuzione dei contratti in essere sui beni fino alla scadenza naturale, e mantenimento dell'usufrutto allo Stato per le sedi di enti in essere, con contestuale previsione del rilascio entro il 2018 del 50% delle sedi ed entro il 2019 del 100% delle sedi, con esclusione delle sole sedi storiche di enti esistenti prima del 1945 edificate secondo progetti precedenti il 1944 e per le sole amministrazioni storicamente già esistenti prima quella data, con aggiunta della Corte Costituzionale e delle Regioni e sottratte le aziende pubbliche; divieto per lo Stato di ricomprare/riaffittare le sedi così cedute ai fondi, allo scopo di mantenere in mano italiana il pagamento dei nuovi fitti delle sedi dello Stato ed escludere speculazioni estere.

    D) svolgimento dell'asta per sei mesi e contestuale apertura di tutti gli immobili alle operazioni di perizia effettuate da qualunque partecipante all'asta e controperizia pubblica, con pubblicazione di aggiornamenti settimanali sugli aggiornamenti delle stime di mercato fino alla conclusione dell'asta delle quote. Conferimento del ricavato dell'asta al fondo stesso, per le spese operative.

    E) Assegnazione al conferente degli immobili di obbligazioni cedibili a terzi emesse con date di scadenza corrispondenti a quelle dei titoli del debito pubblico emessi a partire dall'inizio della crisi del debito sovrano col maggior tasso, pari a 118 miliardi di €, tratte sul fondo (stima minima dei rivalutazione del patrimonio + 50%) e clausola di rivalutazione fino all'80% dell'ulteriore valorizzazione eventuale degli immobili conferiti una volta che siano ceduti e ne sia accertato dunque il valore.

    F) Indizione di un'offerta pubblica per lo scambio delle obbligazioni a quel punto detenute dallo Stato con i "corrispondenti" (scadenza lo stesso giorno) titoli di debito emessi a partire dal 2011, nell'anno 2018, previo negoziato sulla percentuale di rivalutazione attesa, tramite asta aperta tra i possessori di tali titoli.

    G) in caso di incompleto swap dei titoli, successiva estensione a titoli emessi anche precedentemente, con aste destinate a tenersi nell'anno 2018

    H) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni (probabile), successiva estensione ad offerte in liquidità, nell'anno 2019

    I) in caso di incompleta vendita delle obbligazioni, incasso dal fondo delle stesse, a scadenza, sperando che abbia venduto quanto poteva vendere

    J) nel corso di tutto il processo: annullamento di tutti i titoli ricevuti dai privati in cambio delle obbligazioni

  7. #17
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    A titolo personale presento la seguente Mozione alternativa a quella di Lord Attilio sul Jobs act
    Mozione cascista sul Jobs act


    Tenuto conto che il Jobs Act abolisce la precedente tutela prevista dall'articolo 18 per i lavoratori a tempo indeterminato
    Considerato che latutela dell'articolo 18 ora abrogata prevedeva la possibilità di ottenere (dietro ricorso giudiziario) il reintegro nel posto di lavoro ( reintegro che resta solo per i licenziamenti discriminatori) sostituendo al reintegro il semplice indennizzo

    Considerato che eccessivi irrigidimenti delle tutele possono essere controproducenti come anche della "eccessiva mano libera" data nei licenziamenti ai datori di lavoro

    Il Parlamento di POL chiede che la tutela che concede la possibilità di ottenere il reintegro sia estesa non solo ai licenziamenti discriminatori ma anche ai casi ai casi cui i lavoratori sono (per l'età troppo avanzata che preclude il mercato del lavoro agli ultra cinquantenni o per lo stato di eventuale handicap fisico del lavoratore licenziato che li fa scartare dai datori di lavoro) nell'impossibilità pratica di trovare un altro posto di lavoro(impossibilità che il giudice del lavoro dovrà valutare sulla base delle statistiche nazionale annuali e mensili dei lavoratori)

  8. #18
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    Citazione Originariamente Scritto da C@scista Visualizza Messaggio
    A titolo personale presento la seguente Mozione alternativa a quella di Lord Attilio sul Jobs act
    Giusto per disperdere un po' di voti ed evitare che venga di nuovo approvata con una maggioranza trasversale?
    "Ottima" mossa On. C@scista... gliel'ha suggerita il Pres. Ronnie? ...
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  9. #19
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    Predefinito Re: Presentazione proposte di Legge - Deposito unico

    A titolo personale presento la seguente Mozione "Bill Gates"
    Mozione Bill Gates sulla tassazione dei robot

    Tenuto conto che Bill Gates , l'inventore ultramiliardario di Google ha proposto una tassa sui robot da applicare alle aziende che costruiscono i robot e, poi, alle imprese che li installano per sostituire la manodopera di uomini e donne.
    Considerato che «Oggi se un essere umano guadagna 50 mila dollari all’anno, lavorando in una fabbrica, deve pagare le imposte. Se un robot svolge gli stessi compiti, dovrebbe essere tassato allo stesso livello».

    lI Parlamento di POL chiede che sia prevista la tassa sul 20% dei profitti sui robot da applicare sia alle aziende che costruiscono i robot ed alle imprese che li installano per sostituire la manodopera di uomini e donne
    i ricavati della tassa saranno impiegati per finanziare la riqualificazione dei lavoratori che saranno destinato a perdere l'attuale lavoro a caussa dell'automazione
    Ultima modifica di C@scista; 22-03-18 alle 14:04

  10. #20
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    Predefinito Re: Ufficio di Presidenza della Camera Alta - XIX Legislatura

    Disegno di Legge Costituzionale di modifica della Costituzione e della Legge Elettorale

    Art.1 Modifiche alla Costituzione
    1. All’art. 19 comma 2, le parole <<, salva la quota di voti eventualmente destinata dalla Legge Elettorale a premio di maggioranza per i soli Deputati del partito o della coalizione intestatari del premio>> sono abrogate.

    Art.2 Modifiche alla Legge elettorale
    1. All’art.5 comma 6, le parole <<ma contribuisce al conseguimento del premio di maggioranza>> sono abrogate.
    2. All’art.9 i commi 2,3 e 4 sono abrogati; il comma 5 è rinumerato 2.
    Non chiedete cosa possa fare il paese per voi: chiedete cosa potete fare voi per il paese

 

 
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