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  1. #1
    Rossobruno cattivone
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    Exclamation Incidenti sul lavoro, una strage continua

    Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34enne schiacciato da un carico



    CRONACA
    Due lavoratori, di 54 e 61 anni, stavano allestendo le luminarie nel centro storico della città toscana. Sono caduti da un'altezza di oltre 10 metri. A Mornico al Serio l'uomo, alla guida di un muletto, è stato travolto dai sacchi urtati accidentalmente
    di F. Q. | 1 settembre 2017


    Giornata drammatica per gli incidenti mortali sul lavoro. Tre operai hanno perso la vita: due nel centro storico di Lucca cadendo da una gru mentre installavano delle luminarie e uno nel Bergamasco, schiacciato da alcuni sacchi mentre manovrava un muletto.

    LUCCA, 54ENNE E 61 ENNE PRECIPITANO DALLA GRU – Erano a lavoro sulle luminarie quando sono precipitati dalla gru, alta oltre 10 metri, e hanno perso la vita. I due si trovavano all’interno del cestello all’estremità del braccio del veicolo da lavoro quando sono caduti. Uno dei due, un uomo di 54 anni, è morto sul colpo. Mentre il collega di 61, rimasto ferito in modo grave, e portato d’urgenza in ospedale è spirato nel tardo pomeriggio. I due operai si trovavano in via Vittorio Veneto, a due passi da piazza San Michele, nel centro storico della città, per posizionare dei lumini in vista della processione della Santa croce, in programma il prossimo 13 settembre. Erano a bordo di un’autoscala di una ditta e stavano lavorando agli addobbi dei piani alti di palazzo Pretorio. Ancora da chiarire la dinamica della caduta ma dai primi accertamenti sembra che la causa sia la rottura del braccio meccanico che reggeva il cestello. Per cause ancora da accertare la parte superiore del pistone idraulico ha ceduto di schianto ed il cestello è precipitato a terra. Nessun passante è rimasto coinvolto nell’incidente. E sono state proprio alcune persone di passaggio a fornire la prima sommaria assistenza ai due lavoratori. Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha annunciato che nel giorno in cui si svolgeranno i funerali dei due operai sarà proclamato il lutto cittadino. E anche la processione per la quale stavano lavorando ai preparativi perderà il suo connotato di festa: niente spettacolo pirotecnico finale, niente ‘lumini’ lungo il percorso. “Ancora un incidente mortale sul lavoro – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi: “Davvero inaccettabile che oggi si debba ancora morire in questo modo”.

    BERGAMO, 34ENNE SCHIACCIATO DAI SACCHI – L’altro drammatico incidente sul lavoro è accaduto nello stabilimento della Ravago, azienda che produce materie plastiche nella zona industriale di Mornico al Serio, in provincia di Bergamo. Secondo quanto ricostruito, l’uomo mentre era alla guida di un muletto ha urtato un sacco di granuli di plastica e lo ha forato. Quando è sceso dal mezzo per cercare di richiuderlo, sarebbe stato travolto da altri sacchi pieni di materiale, rimanendo schiacciato e soffocato. Indagano i carabinieri.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/201...arico/3830891/
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  2. #2
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    10,4% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2016 le morti sul lavoro

    (fonte Sky TG24 pochi secondi fa)

  3. #3
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Allucinante.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  4. #4
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Sinceramente: a me le chiacchiere di Matarella e di altri esponenti del regime demo-capitalista sembrano vere e proprie beffe.

    Incidenti sul lavoro, Mattarella: "L'Italia non può rassegnarsi, servono più controlli" - Repubblica.it
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  5. #5
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Sinceramente: a me le chiacchiere di Matarella e di altri esponenti del regime demo-capitalista sembrano vere e proprie beffe.

    Incidenti sul lavoro, Mattarella: "L'Italia non può rassegnarsi, servono più controlli" - Repubblica.it

    le due frasettine in croce sbattute li guardando l'orologio per il prossimo appuntamento istituzionale


    "Nella classifica delle morti bianche stilata da Eurostat l'Italia è stata, nel 2015, il peggiore Paese dell'Unione europea dopo la Francia (rispettivamente 543 e 595). Ma il sorpasso dei francesi, avvenuto nel 2012, si spiega anche con il più alto numero di lavoratori: i transalpini, nel 2015, erano 30,4 milioni, mentre gli italiani 'solo' 25,5 milioni. In Italia, dopo le 517 vittime del 2013, se ne sono registrate 522 nel 2014 e 543 nel 2015. Fino ad arrivare, appunto, ai 591 morti nei primi sette mesi di quest'anno."



    (quando si tratta di primeggiare nelle classifiche piu' disgraziate d Europa
    l'appuntamento non lo manchiamo mai)

  6. #6
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    La ripresa delle morti bianche. Nel 2017 i decessi sul lavoro salgono del 5,2% - Repubblica.it


    Tendenza invertita dopo anni di calo. Un effetto dell’economia che riparte, ma anche di investimenti in prevenzione fermi al palo.



    ROMA. Quando basta un po’ di ripresa economica, accompagnata da un maggior utilizzo di lavoratori over 60, per far risalire il numero di infortuni e di morti sul lavoro, si torna inevitabilmente a dubitare dei progressi realizzati dal nostro Paese per mettere in sicurezza fabbriche e cantieri. Per la prima volta da un quarto di secolo, incidenti e morti aumentano entrambi nei primi sette mesi dell’anno: rispettivamente dell’1,3 e del 5,2 per cento.

    Se dopo gli innegabili progressi del passato, prevenzione e controlli subiscono una battuta d’arresto - e questo sembra sia successo durante gli anni della crisi - è ovvio attendersi (adesso che la crisi è passata) che il maggior numero di ore lavorate ci consegni un proporzionale aumento di incidenti. Difficile che il disoccupato di lungo corso che trova finalmente lavoro, anche se precario, si metta a questionare se in un cantiere c’è scarsa protezione contro le cadute dall’alto, o se in fabbrica la pressa meccanica che lavora le lamiere non ha sistemi di trattenimento in caso di guasto.

    Le storie dietro ai numeri Fatto sta che alla fine la lista delle morti, definite inspiegabilmente “bianche”, torna a infittirsi allungando un’ombra sinistra sulla ripresa economica. Sei settembre, Settimo Milanese: schiacciato da una pressa in un’azienda di componenti meccanici. Stesso giorno a Roccavione (Cuneo): stritolato dal macchinario di una cartiera. Nove settembre, Presicce (Lecce): precipitato da otto metri mentre stava lavorando sul tetto di un capannone.

    Stesso giorno a Oppeano (Verona): colpito dal gancio metallico sospeso di un’acciaieria. Undici settembre, Milano: schiacciato da un ponteggio crollato improvvisamente all’interno di un cantiere edile. Dietro queste storie maledette, sono le statistiche dell’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a testimoniare la recrudescenza di questa interminabile strage. Tra gennaio e luglio gli incidenti sul lavoro denunciati (ma non ancora riconosciuti come tali) sono stati 380.236, contro i 375.486 degli stessi mesi di un anno fa. I morti sono saliti da 562 a 591, ventinove in più. Quindici di questi sono legati a due note vicende del gennaio scorso: la frana sull’hotel di Rigopiano e la caduta dell’elicottero di soccorso nei pressi di Campo Felice.

    Le vittime invisibili Dunque: cinquecentonovantuno morti in sette mesi, quasi tre al giorno. La maggior parte di loro (431) ha perso la vita sul posto di lavoro, gli altri 160 (in forte crescita) durante il tragitto da casa alla fabbrica o al cantiere. Ma non per tutte queste tragedie i superstiti riceveranno un indennizzo dall’Inail (in genere pari a metà della retribuzione): bisognerà dimostrare che l’infortunio è legato al lavoro svolto. E soprattutto che il lavoratore fosse iscritto all’Inail prima di perdere la vita. Di solito viene riconosciuto un 65% dei casi denunciati. Si presume dunque che saranno alla fine circa 380 gli incidenti mortali indennizzabili per i primi sette mesi dell’anno. Ma lo sapremo solo tra un anno.

    «È come se il 35-40% di quei morti sparisse», commenta Carlo Soricelli, che da Bologna cura da anni un osservatorio indipendente che monitora gli infortuni mortali sul lavoro. «Questo succede perché molti non sono iscritti all’Inail o sono in nero. Solo un esempio lampante: i pensionati schiacciati dai trattori in campagna. Sono già 105 dall’inizio dell’anno, ma ufficialmente non esistono». Del resto, non è una novità che moltissimi incidenti non solo non vengono indennizzati ma sfuggono del tutto alle stesse statistiche nazionali: infatti manca in Italia un ente pubblico incaricato di registrare la totalità degli infortunati, e non solo quelli iscritti all’Inail.

    La maledetta ripresa Ma torniamo ai motivi che hanno interrotto quella che i dati ufficiali hanno finora definito una caduta storica delle morti sul lavoro, anche se contestata dall’Osservatorio di Bologna. Negli ultimi sedici anni i decessi si sono più che dimezzati. E la maggior parte di questo crollo è avvenuto nell’ultimo quinquennio. Merito del maggiore livello di conoscenza e di consapevolezza. Merito della crescente automazione produttiva. E ad abbassare la frequenza degli incidenti ha contribuito anche la crisi economica. Ma se questo è l’andamento degli ultimi decenni, che cosa sta succedendo adesso? Perché per la prima volta aumentano sia la totalità degli infortuni sia le morti sul lavoro?

    «È chiaro – dice Franco Bettoni, presidente dell’Anmil, l’associazione dei lavoratori mutilati o invalidi del lavoro – che la preoccupante crescita degli infortuni di questi mesi, concentrata soprattutto nelle attività industriali e nelle aree più produttive del Paese (Nord Ovest, Lombardia in testa, e Nord Est), debba in qualche misura ricondursi ai segnali di ripresa dell’economia». Insomma, più si lavora e si produce, più si è esposti al rischio di infortuni. Ma siamo sicuri che è tutta colpa della crescita?

    Quei corsi inutili Un modo per capire se e in che misura entrano in gioco altre cause, è quello di andare a vedere quante sono le morti sul posto di lavoro per ogni milione di occupati. Ossia tener fuori dal calcolo l’aumento dell’occupazione che si è verificato nell’ultimo anno. Nei primi sette mesi del 2016 – si legge nel rapporto dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering – le morti erano 18,6 per ogni milione di lavoratori. Nello stesso periodo di quest’anno sono salite a 19,2.

    Questo significa che gli infortuni mortali sono cresciuti anche a prescindere da quel po’ di ripresa che stiamo conoscendo. «La ripresa – dicono all’Inail – potrebbe avere avuto un ruolo, ma ci sono motivi più importanti per spiegare questo aumento degli infortuni, che tuttavia – è bene chiarirlo – non inverte affatto la caduta storica conosciuta negli ultimi decenni. Uno di questi motivi è l’età sempre più avanzata dei lavoratori, per via delle riforme pensionistiche: i riflessi e la lucidità diminuiscono, i rischi aumentano. Bisognerebbe ripensare all’organizzazione del lavoro nelle imprese, con regole nuove». In effetti quest’anno gli over 60 hanno subìto duemila infortuni in più e il 2% in più di morti sul lavoro.

    È possibile inoltre – dicono molti osservatori – che soprattutto durante gli anni della crisi le imprese abbiamo investito meno nei sistemi di prevenzione. O si siano limitate ad organizzare corsi.

  7. #7
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Questa è la vera natura del capitalismo. Non si può pensare di "correggerla".
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  8. #8
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34


  9. #9
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Apprezzo l'attenzione dimostrata per l'argomento in questione. GUAI a chi dimentica una tale realtà. Per rimanere costantemente informati sulle vittime del capitale, almeno nei patri confini, vi segnalo questo sito:

    Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  10. #10
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    Predefinito Re: Incidenti sul lavoro, a Lucca muoiono due operai cadendo da una gru. A Bergamo 34

    Allarme Inail, aumentano gli infortuni e i morti sul lavoro - Repubblica.it

    Pubblicati i dati dei primi nove mesi di quest'anno. Gli incidenti aumentano nel tragitto casa lavoro, mentre diminuiscono quelli in sede. In calo le denunce di malattie professionali

 

 
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