Insieme ad altri stati scandinavi e baltici la Svezia sta partecipando alla più grande esercitazione militare degli ultimi decenni.
Una chiara dimostrazione di forza contro la Russia e la sua sempre più minacciosa assertività
La Svezia flette i muscoli e avvisa la Russia - LimesStoccolma ha dato avvio ad Aurora 2017, la più imponente esercitazione militare nel paese scandinavo da oltre due decenni. Una “dichiarazione d’intenti”, secondo il ministro della Difesa svedese Peter Hultqvist, che sottolinea la necessità della presenza militare a stelle e strisce nella regione.
Nelle manovre marittime, aree e terrestri saranno coinvolte almeno 20 mila unità di Stati Uniti, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Estonia e Lituania. Le azioni saranno concentrate perlopiù attorno alla capitale e a Goteborg, ma soprattutto all’isola strategica di Gotland, nel Mar Baltico, tra le aree maggiormente sottoposte alla crescente assertività della Russia.
Le autorità di Stoccolma finora hanno evitato, al pari della Finlandia, di aderire all’Alleanza Atlantica, una mossa che altererebbe lo status quo nella regione e provocherebbe la reazione del Cremlino, come ha più volte sottolineato il presidente russo. Ma a partire dall’annessione della Crimea nel 2014 da parte di Putin, le frequenti provocazioni di Mosca nelle aree confinarie e lungo l’Intermarium hanno alimentato ovvi timori a Stoccolma e Oslo, spingendo questi ultimi a rafforzare la cooperazione militare bilaterale e di sicurezza con i paesi Baltici, tra i membri più russofobi della Nato.
Proprio nei prossimi giorni Bielorussia e Russia saranno impegnate – a cominciare dall’exclave di Kaliningrad – in esercitazioni congiunte (Zapad 2017) che il presidente ucraino Poroshenko ha definito “preparativi per un’offensiva su scala continentale”; dichiarazioni a cui hanno fatto eco quelle del ministro della Difesa lituano Raimundas Karoblis, secondo il quale tali manovre sono nient’altro che la “simulazione di un attacco alla Nato”.