Bitcoin: AML è la criptovaluta contro il riciclaggio, come funziona.
Il 1° ottobre 2017 il panorama delle criptovalute si arricchirà di una nuova moneta elettronica. Si chiamerà AML Bitcoin e sarà la prima moneta digitale a rispettare le leggi contro i crimini finanziari, il terrorismo e il riciclaggio. Una novità assoluta tra le criptovalute. Che potrebbe fare da apripista alla legittimazione istituzionale delle monete elettroniche. Ma cosa significa AML? Il nome è un acronimo che sta per Anti-Money Laundering. Ovvero “Anti Riciclaggio di Denaro”. Un nome che è anche uno scopo. E che potrebbe allontanare per sempre gli spettri di riciclaggio e criminalità che ruota pericolosamente attorno al mondo dei bitcoin e delle altre criptovalute. Infangandone peraltro la reputazione.
AML Bitcoin: cos’è e come funziona

AML Bitcoin nasce in California dall’idea dell’imprenditore Marcus Andrade, già fondatore della Nac Foundation Llc, che andrà a controllare la criptovaluta stessa. La moneta digitale esordirà il prossimo 1° ottobre e sarà sotto la luce dei riflettori del Congresso americano. Questo perché, come abbiamo scritto in precedenza, AML si baserà sulla normativa dell’universo bancario americano inclusa nel Patriot Act.
Andrade fondò 3 anni fa la Nac Foundation Llc, al fine di creare un protocollo molto similare alla Blockchain, che è la base di Bitcoin. Ma andando oltre. La finalità, nelle intenzioni originali di Andrade, era quella di creare un ambiente che ispirasse “sicurezza, credibilità e fiducia tra le organizzazioni, le istituzioni finanziarie, gli individui e le parti interessate”.
Sotto questo aspetto, AML Bitcoin è decisamente innovativa. Perché da un lato riprende le basi di Bitcoin. Dall’altro ne scansa la filosofia con la quale è nata. Con AML Bitcoin sarà possibile usare una criptomoneta rispettando la normativa bancaria vigente.
AML Bitcoin: partenza felice?

Per Andrade, con lo sviluppo di internet, “le criptovalute offrono a tutti la possibilità di trarre vantaggio dall’economia globale. Le criptomonete simili allo AML possono entrare nel commercio tradizionale. E operare accanto alle opzioni di pagamento legali. Questo renderà il mercato globale un ambiente più sicuro e protetto”.
E tutto comincerà dal porto di San Francisco. Il commissario Leslie Katz ha parlato in proposito. “San Francisco è una città molto orientata alla tecnologia e con un pensiero all’avanguardia. Come amministrazione del porto vogliamo individuare nuove opportunità per applicare con efficacia tecnologie all’avanguardia. Per questo prenderemo in considerazione nuove criptovalute conformi all’AML. E scopriremo se sono in grado di offrire vantaggi al porto e ai suoi clienti”. Grazie all’AML, il porto di San Francisco garantirà sicurezza e prevenzione contro le attività criminali. La tecnologia di AML Bitcoin servirà proprio a questo, oltre che a superare lo scetticismo nei confronti delle monete digitali. Spesso agli onori delle cronache per attività illecite svolte tramite esse. Inoltre continua a crescere l’interesse attorno ad AML Bitcoin. Infatti, dopo quello di San Francisco, altri porti della costa occidentale potrebbero mettersi in fila nell’adozione del progetto.
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Scritto da: Daniele Sforza
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