Si
In parte
No, per niente
Sempre di capitalismo si trattava (capitalismo di stato).
Il mercato favorisce la stupidità per favorire il consumismo e i profitti, e i politici di professione si adeguano in una spirale verso il basso.
Che cos'è il Socialismo
BRD come DDR erano politicamente e militarmente prigionieri della sconfitta , e le forze che li proteggevano dall'opposto schieramento erano anche i primi guardiani dello status quo.
Per quelli interessati alla democrazia diciamo che era più facile contestare, anche con le armi, ad Ovest che ad Est.
Con un decreto speciale / è stata abolita la lingua del mio paese / sostituita da una nuova / tutto quello che finora avevo scritto / si considera non tradotto.
Mah, i nostalgici di Honecker e della ex DDR in genere sono quelli che il comunismo non lo hanno subìto sulla propria pelle e che ai tempi della cortina di ferro, nelle cartine dell'Europa, abitavano nella parte sinistra. Ho avuto una discussione...pacata, riguardante la "gloriosa" Unione Sovietica.
Mi scuso per l'autoquote (e, pur non conoscendolo, ringrazio Candido che in quella discussione cercava di riportare il tutto ad un contraddittorio civile):
Dopo avere insultato, un genio scrive questo:
Certo, certo...
A mio parere Honecker si sbagliava. E di molto.
io in DDR ci ho vissuto per due mesi come studente estivo di tedesco:
è vero i ragazzi erano spensierati ma sempre con gli occhi puntati all'ovest:
mancavano di cose che qui sono banali
calze, pannolini igienici, una cassetina musicale con della musica occidentale, la possibilità di andare al mare che non fosse stato il Baltico o il mar Nero, la possibilità di avere una macchina, e poi c'erano i russi onnipresenti, c'erano le spie dappertutto che se ti scappava detta una frase l'indomani venivi espulso dalla scuola per sempre.
I libri erano fatti con carta scadentissima, le pagine erano della stessa carta che qui si usa per la carta igienica, quella rugosa, per cui duravano poco e se mai si bagnava, il libro andava buttato
le case erano in cattivo stato, il carbone anneriva i muri e rendeva le città squallide, si viveva in 4 o 5, magari genitori con tre figli laureati (5 lauree in 5) in un appartamento di 60 metri, maleodorante e con l'odore del cavolo e della verza, con la carta da parati, coi figli che dovevano aspettare le graduatorie per avere diritto a un appartamentino indipendente di 30 metri con la ragazza, per la macchina ci volevano quasi 10 anni
Se volevi comprare una mela al mercato era un impresa, spesso si trattava di mele striminzite, piccole e bacate, per non parlare di una banana o di un ananas frutta introvabile che bisognava pagare in dollari o marchi occidentali nei negozi riservati agli occidentali
se volevi andare al ristorante c'era da fare una fila anche di due ore, a meno che non pagavi in dollari, in qual caso saltavi la fila e ti sedevi nei posti migliori
per gli studenti c'erano solo i bar all'interno dell'università o dei licei, i bar in città erano cari e comunque poco adatti ai giovani
pero' è vero che a livello culturale non ho mai trovato gente cosi' colta, che parlava l'inglese perfettamente senza mai essere uscita dalla DDR e poi avevano conoscenze su tantissime cose, soprattutto storia, scoperte scientifiche, arte, in politica erano molto di parte anche se molte persone che ho incontrato criticavano il regime comunista
la guerra era finita da 40 anni eppure sembrava che fosse finita due giorni prima: certi boscheti in piena città nascondevano delle macerie mai rimosse
la professoressa piangeva nel ricordare che era una profuga della Cecoslovacchia, cacciata dalla sua terra natale solo perchè tedesca, eppure erano passtai 40 anni e lei era una bambina....
L'offerta di musei e monumenti da visitare era impressionante: la casa natale di Bach dove se sapevi suonare potevi usare il suo organo, la casa dove aveva vissuto Goethe, Schiller, il musicista ungherese Franz Listzt, i castelli di Potstam, in parte ancora demoliti dai tempi della guerra ricostruiti alla bell'e meglio
la ferrovia molto efficiente che non aveva cambiato la sigla dei tempi del nazismo e si chiamava Reichsbahn " le cose che funzionano non le abbiamo cambiate" o i poliziotti con gli elmetti e i foulard bianchi tanto simili alle SS, gli ordini che venivano dtai seccamente ai soldati che ti facevano venire freddo alla schiena, i posti di blocco ogni 10 KM che mi dicevo se mai con la macchina faccio un piccolo scarto quelli mi sparano addosso...
Un contrasto allucinante di cultura e di squallore, di abbondanza culturale e di mancanza dele cose piu' elementari ancora oggi non sarei in grado di dire se era meglio o peggio dell'occidente
Quindi rispondo in parte
Per quanto ne sai posso essere stato un cittadino della ex DDR che adesso vive in Italia.
Però effettivamente, per sapere che se un camion ti asfalta se lanciato a tutta velocità contro di te devi provarlo nella realtà. Se no come fai a dire che ti fai male, solo per sentito dire?
Lo sanno tutti che dove c'è stato il comunismo ci sono stati benessere e libertà di espressione.
Non a caso i paesi dell'ex blocco sovietico sono la prima scelta per chi vuole andare via dall'Italia. I nostri figli non vedono l'ora di andare in Romania e Bulgaria a realizzarsi, altro che Germania e Regno Unito.
E se in Italia non trovi neanche un romeno, un bulgaro è proprio perche' che ragione avrebbero di andare via da posti talmente ricchi grazie al comunismo?