E' ora di rivedere la vicenda alla luce di quello che sappiamo "veramente" e cominciamo coi dati radar che ognuno potrà andare a verificare.
Perchè in quasi quarant'anni c'è stata una narrazione stratificata che ha perso troppo il contatto sugli unici elementi certi che abbiamo: radar e relitto. E' ora di dircela chiara, sarà dura per chi "ha dovuto" sposare ipotesi costruite sulla Ragion di Stato, magari legittima ma che come obiettivo e risultato era di sterilizzare l'indagine.
Ora queste esigenze sono cadute, cercheremo di fare chiarezza.
Vedremo di fare una diretta facebook.
Il convegno anticipa un video che io e Palladino abbiamo girato ad agosto e che sarà in rete prima della fine dell'anno, per prima cosa dovremo reinquadrare la situazione delle varie crisi che nel 1980 si agitavano nel mediterraneo (chi adesso ha 40 anni era appena nato) e poi riesaminare i dati radar in questo contesto. Questa estate me li sono riesaminati tutti anche per quegli elementi che nel 1995/99 nel corso dell'inchiesta avevo potuto verificare marginalmente "depistato" su elementi fondamentali sia su quello che è successo sulla Toscana sia su quello che è successo durante la notte, prima e dopo il disastro. E usando strumenti informatici molto più performanti di quelli che erano disponibili 20 anni fa. La sostanza è che alle ore 22.34.13 Zulu la nostra difesa aerea e la rete radar NATO-Nadge della NATO sapeva che il DC9 era stato abbattuto e sapeva "chi" lo aveva abbattuto, e lo scrive sui tracciati radar; Subito dopo la conferma viene dal radar NATO-Nadge di Torrejon in Spagna. Questa è la tavola riepilogativa di quello che è successo: l'aggressore, la vittima, le azioni successive. Ma "chi" è l'aggressore? Da "dove" è partito? Cosa è successo nell'ora precedente al disastro? Lo vedremo anche, stavolta, sulla base delle testimonianze dei militari nell'inchiesta e atti giudiziari a cui 20 anni fa non potevo avere accesso (ero limitato all'esame del relitto e dei dati radar).