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Discussione: Una bozza di programma

  1. #71
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    1) reintroduzione del servizio militare/civile
    Purchè però chi lo fa impari qualcosa di concreto per il lavoro e sia spendibile per il curriculum
    2) piano di redistribuzione del pubblico impiego verso turismo (c'è un piano molto preciso), riscossione fiscale e esercito
    Vanno equiparati ai lavoratori privti, se fanno cazzate, sono assenteisti o l'amministrazione è in rosso vanno tagliati
    3) abbassamento drastico delle tasse (con maggiori controlli e pene severissime, se paghi poche tasse almeno quelle pagale!)
    Bisogna trovare le coperture però, e le tasse da tagliare sono quelle ssui fattori produttivi (lavoro)
    4) niente "aiutiamoli a casa loro", quindi sono più estremista di Salvini, nemmeno un soldo a nessuno. N-e-s-s-u-n-o. Non voglio sentire storie tipo "siamo colpevoli per il colonialismo" (tipico ragionamento terzominidista anarchico), non voglio sentire storie tipo "il piano Marshall ci ha dato i soldi" perché noi i soldi da restituire li abbiamo restituiti, i debiti di guerra li abbiamo pagati, persino quelli delle guerre puniche.
    Reimpatrio di tutti i clandestini e di tutti quelli stranieri che evadono le tasse. Qui deve rimanere solo chi lavora e paga le tasse.
    basta case popolari agli immigrati, chi le ha avute gliele si toglie. Revoca delle 600000 cittadinanze regalate dal PD a stranieri per prendere più voti e truffare le elezioni come fanno con le primarie. Chi la merita la cittadinanza lo deve dimostrare e deve fare 2-3 anni di servizio militare
    D'accordo, la cittadinanza va meritata con il lavoro ed il servizio.
    5) recupero di una società nazionale per le telecomunicazioni (ora in mani francesi come quasi tutta l'Italia), recupero della grande distribuzione, creazione di una nuova IRI per un certo numero definito di anni e nazionalizzazione delle aziende più strategiche
    Pessima idea la l'IRI, così le aziende finiscono sotto il controllo dei politici a beneficio loro e delle loro clientele. Quello che si potrebbe fare è nazionalizzare le infrastrutture e magari concederle a gara a ualcuno sotto controllo dello stato. Chi opera sulle infrastrutture però deve essere libero.
    6) se l'Europa continuerà a fare i soli interessi di Francia e Germania e continuerà a fare dell'Italia terra di conquista allora fuori dalla UE
    Default immediato nelle condizioni in cui siamo
    7) recupero della lingua italiana: ci sono più scritte in inglese in giro che italiane, oramai la lingua si è bastardizzata, va recuperato come si è fatto già in passato
    D'accordo.
    8) riapertura delle case chiuse, accoglimento di ragazze dell'est (ma anche le sudamericane vanno bene), riequilibrio legislativo a favore degli uomini, vero sesso debole di questi tempi
    Sullr case chiuse d'accordo. Sul resto qui ci vorrebbe una parità dei diritti sostanziale e non di facciata, per esempio sui salari.
    9) investimenti massicci in ricerca tecnologica per le seguenti cose: superconduttività a temperatura ambiente, fusione fredda, robotica. Riapertura di quante più centrali a carbone possibili, con l'idea di buttare quanta più CO2 possibile nell'aria (che fa tanto bene alle piante e a me il verde piace) e produrre energia al costo più basso possibile senza importare niente dai merdosi francesi
    D'accordo sull'indipendenza energetica dai francesi, ma sul carbone ci andrei piano.
    10) Liberalizzazione di tutto, con creazione di zone franche turistiche stile Olanda (vicino alle città storiche turistiche riprodotte per fare vivere i turisti come se fossero antichi romani, o vivere nel periodo medievale ecc "il turismo vi renderà liberi")
    Bisogna cercare di valorizzare e rendere veramente produttivo il nostro enorme patrimonio storico, sia in organizzazione che sul piano del marketing.
    When the facts change, I change my mind. What do you do, sir? John Maynard Keynes

  2. #72
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    chi percepisce reddito come pensioni e sussidi deve spenderlo in Italia
    ho appena letto di presunti rifugiati che percepiscono un reddito e se ne tornano ai loro paesi (che non erano in guerra) a fare una vita da nababbi

    bisogna inoltre tassare le app e il web
    non è possibile che per prendere una pizza sottocasa paghiamo la meta a groupon, the fork ecc e questi non paghino tasse ma solo gli esercenti

    idea importante: tutti devono diventare partite IVA pure i dipendenti pubblici

  3. #73
    in silenzio
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Qualunque tassa calcolata su valori presunti e non su transazioni avvenute è iniqua, perché impone di pagare denaro senza che questo di fatto esista. Inoltre, i contributi pagati per opere di bonifica e altri servizi devono corrispondere a servizi effettivamente assicurati, non - come avviene ora - per mantenere un inutile apparato burocratico e pubblicitario.

    In pratica, l'unica tassa plausibile è una percentuale fissa su ogni transazione monetaria per il libero scambio di beni e servizi.
    di necessità virtù

  4. #74
    in silenzio
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Qualunque tassa calcolata su valori presunti e non su transazioni avvenute è iniqua, perché impone di pagare denaro senza che questo di fatto esista. Inoltre, i contributi pagati per opere di bonifica e altri servizi devono corrispondere a servizi effettivamente assicurati, non - come avviene ora - per mantenere un inutile apparato burocratico e pubblicitario.

    In pratica, l'unica tassa plausibile è una percentuale fissa su ogni transazione monetaria per il libero scambio di beni e servizi.

    Riprendo il ragionamento per sottolineare l'importanza di fissare una tassazione giusta dl punto di vista etico; cioè, calcolata con una percentuale fissa su ogni transazione effettiva di denaro e non su valori presunti.

    In passato l'omogeneità culturale consentiva la permanenza di privilegi che rendevano più forti i governanti e più deboli i governati.

    L'eterogeneità attuale e futura rende necessaria una regola unica: comprensibile e verificabile da ognuno, centrata sulla persona umana (l'individuo con tutti i diritti e i doveri propri del suo stato di vita, in ogni età).
    di necessità virtù

  5. #75
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Citazione Originariamente Scritto da Maria Vittoria Visualizza Messaggio
    Qualunque tassa calcolata su valori presunti e non su transazioni avvenute è iniqua, perché impone di pagare denaro senza che questo di fatto esista. Inoltre, i contributi pagati per opere di bonifica e altri servizi devono corrispondere a servizi effettivamente assicurati, non - come avviene ora - per mantenere un inutile apparato burocratico e pubblicitario.

    In pratica, l'unica tassa plausibile è una percentuale fissa su ogni transazione monetaria per il libero scambio di beni e servizi.

    Riprendo il ragionamento per sottolineare l'importanza di fissare una tassazione giusta dl punto di vista etico; cioè, calcolata con una percentuale fissa su ogni transazione effettiva di denaro e non su valori presunti.

    In passato l'omogeneità culturale consentiva la permanenza di privilegi che rendevano più forti i governanti e più deboli i governati.

    L'eterogeneità attuale e futura rende necessaria una regola unica: comprensibile e verificabile da ognuno, centrata sulla persona umana (l'individuo con tutti i diritti e i doveri propri del suo stato di vita, in ogni età).
    Quindi sei contraria agli studi di settore
    Io pure
    Ma l’ho pure scritto
    È una tassazione preventiva ingiusta

  6. #76
    in silenzio
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Visualizza Messaggio
    Quindi sei contraria agli studi di settore
    Io pure
    Ma l’ho pure scritto
    È una tassazione preventiva ingiusta
    Sono contraria a qualunque decisione politica basata su quantità.

    Sono favorevole alla politica di qualità: centrata su diritti e doveri dell'individuo, a ogni livello territoriale (Comune - Provincia o Città Metropolitana - Regione o Macroregione tipo Nord-Ovest e Nord-Est - Stato - Federazione o Confederazione Europea) all'interno di confini stabiliti e difendibili.
    di necessità virtù

  7. #77
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    aggiungiamo dei punti, o perfezioniamo:
    1) partita IVA per tutti, con incentivi a spendere in Italia per cose prodotte in Italia (importante che funzioni come con le partite IVA, ovvero più soldi e ognuno decide come fare con le pensioni, con le detrazioni ecc)
    2) disincentivo alla spesa per software social giochini itunes google carte di credito ecc creando sistemi interni che non portino commissioni all'estero (per mangiare una pizza sotto casa diamo metà dei soldi agli americani attraverso app come Groupon e TheFork e mille altre, possibile che non si possa farlo noi e si debba dare soldi agli altri pure per mangiare una pizza sottocasa?). Se queste compagnie non vogliono mettere una sede legale da noi devono subire delle tassazioni. Google e FB in primis. Vanno in Irlanda e pagano le tasse li dopo aver fatto profitti da noi
    3) abbassare le tasse alle aziende che mettono la sede fiscale qui in Italia, questo è un punto fondamentale che segna anche il fallimento dell'Unione europea. Persino la Ferrero ha messo la sede fiscale in Olanda, perché? Cosa facciamo adesso? Scappano tutti perché teniamo le tasse troppo alte, così facendo, con le leggi europee che permettono di avere paradisi fiscali nella stessa Europa finisce che non raccogliamo nemmeno un euro di tasse da queste aziende
    portiamolo ad un valore più basso di Irlanda e Olanda, diamo i diritti che da l'Olanda (perché vanno li?) e facciamo in modo che vengono qui
    4) processi civili rapidissimi. Una delle ragioni per le quali le aziende scappano è anche perché un qualsiasi contenzioso in Italia dura anni se non decenni

  8. #78
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Basterebbe fare diventare partite iva i dipendenti di scuola e Università. Sempre con contratto a tempo indeterminato ma anziché legato al codice fiscale legato alla partita iva.
    Sembra una cosa irrilevante e invece non lo è.
    Ricevono i soldi sulla base delle presenze (quindi se prendono malattia non vengono pagati), ma non fanno caso a questo dettaglio se in busta paga si trovano tutto senza trattenute alla fonte.
    Esattamente come una partita iva.
    Una volta staccato il cordone ombelicale nel giro di qualche anno votano tutti a destra

    Inizierebbero tutti a ragionare in maniera diversa perché legherebbero molto di più la remunerazione alla prestazione

  9. #79
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Visualizza Messaggio
    Basterebbe fare diventare partite iva i dipendenti di scuola e Università. Sempre con contratto a tempo indeterminato ma anziché legato al codice fiscale legato alla partita iva.
    Sembra una cosa irrilevante e invece non lo è.
    Ricevono i soldi sulla base delle presenze (quindi se prendono malattia non vengono pagati), ma non fanno caso a questo dettaglio se in busta paga si trovano tutto senza trattenute alla fonte.
    Esattamente come una partita iva.
    Una volta staccato il cordone ombelicale nel giro di qualche anno votano tutti a destra

    Inizierebbero tutti a ragionare in maniera diversa perché legherebbero molto di più la remunerazione alla prestazione
    Questo e' certamente vero.
    Io semplificherei anche massicciamente la fiscalità a livello di posizioni fiscali. Una sola formula, sul tipo della partita IVA.
    Semplificando anche la giungla delle detrazioni e deduzioni.
    Anzi, io sarei per eliminare la differenziazione tra le due fattispecie.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  10. #80
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    Predefinito Re: Una bozza di programma

    Se trasformi tutti gli italiani in autonomi avrai ancora più evasione fiscale e il paese molto probabilmente andrà in bancarotta, è unimpostazione privatistica , quantitativa e padronale dell'economia.
    PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!

 

 
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