anche
http://www.regione.piemonte.it/forma...toliStudio.pdf
[PDF]riconoscimento titoli di studio.indd - Regione Piemonte
http://www.regione.piemonte.it/forma...toliStudio.pdf
RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO .... I titoli di studio stranieri non hanno valore legale in Italia per cui è necessario chiederne il ... la partecipazione a un concorso o il proseguimento degli studi. ... Uniti d'America; Sud Africa; Ungheria; Venezuela; Antigua e Barbuda; Bahamas; ...
http://www.integrazionemigranti.gov....istudioCRS.pdf
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Il decreto si riferisce ad una legge , cioè la 97/2013 , del 6 agosto 2013.
In pratica un recepire PRONTAMENTE E PEDISSEQUAMENTE una direttiva UE .
E indovinate chi c'era al governo ?
Indovinate chi l'ha messa in quel posto a decine di migliaia di precari italiani che aspettano anni e anni quel posto e ora si trovano a competere con altre decine di migliaia di personaggi?
Si poteva perfettamente tirare per le lunghe , posticiparla.
No, l'hanno resa legge ed oggi i decreti ne recepiscono il contenuto.
solo la sinistra è capace di queste oscenità ai danni del popolo italiano .
Il problema sono i decerebrati che votano questo partito infame e anti italiano
DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO
L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.
PRONTAMENTE
Disposizioni volte a porre rimedio al non corretto recepimento della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto di circolazione e di soggiorno dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari. Procedura di infrazione 2011/2053.
almenoinformati prima di sparare cazzate senza alcun senso.
Ecco , come vedi le cazzate le dici tu e il tuo partito di infami.
La direttiva è del 2004 e la procedura di infrazione è del 2011.
strano che il governo di destra non l'abbia recepito per tanti anni , no?
ci voleva un governo di sinistra a metterla nel di dietro ai precari italiani.
E infatti detto fatto.
E ora leggi con attenzione:
Quante sono le direttive che noi non recepiamo e rimangono lì sulla carta?
Eppure è bastato nominare gli stranieri e il loro diritto di rompere i maroni agli italiani che il governo Letta si è immediatamente messo a lavoro .
Al 2013 c'erano ben 1300 procedure di infrazioni aperte in tutta Europa e in italia , sempre nel 2013, ben 104!
104!!
Eppure strano a dirsi il governo di infami ha recepito proprio quella per metterla nel c.lo ai precari italiani!
Siete e rimarrete in partito di infami anti italiani!
https://blog.openpolis.it/le-infrazi...i-stati-membri
DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO
L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.
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La maggior parte degli extracomunitari sono clandestini, oppure non in regola con il permesso di soggiorno; quelli in regola di solito si aprono il negozietto oppure il ristorantino, insomma sono aspiranti imprenditori che si schiferebbero di un misero posto da bidello al quale ambiscono tanti disoccupati italiani...
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Corpo sano in ambiente sano.
Chi avvelena una persona per vendetta viene condannato per veneficio.
Chi avvelena milioni di esseri umani per profitto viene onorato come capitano d'industria.
Scusasse vossignoria, voi siete scienziata al CERN? Nobel per la fisica? Pilota di Formula 1? Fate parte delle teste di cuoio? Ciclista del Tour de France? Pittore di fama mondiale? Romanziere? Matador de toros? No? Niente di tutto ciò? Allora forse siete più o meno come un bidello.
Spaghetti e pistole
https://www.laleggepertutti.it/16361...re-ai-concorsi
gli stranieri possono partecipre ai concorsi?
La normativa italiana
Ma precisamente cosa prevede la legge? Il diritto italiano, attualmente e come regola generale, esclude lo straniero dal lavoro pubblico, ammettendo però alcuni eccezioni in cui si consente la sua partecipazione alle selezioni pubbliche di assunzione. La normativa sul pubblico impiego prevede infatti che i cittadini dell’Unione europea possano accedere a quei lavori pubblici che non comportano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, oppure che non risultano necessari per l’interesse nazionale [3]. In particolare, il requisito della cittadinanza italiana va sicuramente previsto in caso di funzioni che comportano l’elaborazione, la decisione, l’esecuzione di provvedimenti autorizzativi e coercitivi, oppure funzioni di controllo [4].
Tali norme trovano applicazione anche per i cittadini stranieri non comunitari, se titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo, se rifugiati o se titolari della protezione sussidiaria [5].
Tali aperture adeguano il nostro ordinamento alle direttive dell’Unione Europea [6], ma confermano al tempo stesso che lo straniero non può accedere a tutti i pubblici impieghi. Si tratta infatti di una scelta, anche politica, che trova conferma nella legislazione in vigore, italiana e comunitaria, e che, come sostenuto anche dalla nostra Cassazione, non va intesa come discriminazione lesiva del principio d’uguaglianza, giNè tanto meno viene impedito il diritto allo straniero di lavorare in assoluto. Si tratta di restrizioni che hanno un fondamento giuridico.acché non esiste un principio generale di ammissione dello straniero non comunitario al lavoro pubblico [7], come ribadito anche nel Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea [8] e dalla legge italiana [9].
La Costituzione italiana, infatti, garantisce il diritto al lavoro, ammettendo però che per alcune attività sia legittimo fissare condizioni e requisiti di accesso restrittivi (di età, di studio, di esperienza, ecc.). Come appunto fa anche in riferimento al pubblico impiego, dove da un lato ne prescrive espressamente l’accesso mediante concorso, salvo alcune eccezioni previste dalla legge, ed impone agli impiegati di prestare il loro servizio in forma esclusiva alla Nazione, e dall’altro riconosce implicitamente che negli impieghi pubblici ci siano interessi dello Stato o della collettività tali da giustificare la “preferenza” per i cittadini italiani rispetto ai comunitari e agli extracomunitari [10]. Ciò in base alle particolarità e alla delicatezza del lavoro da compiere.
La motivazione del Tribunale di Firenze
Alla luce del quadro normativo sopra descritto, ci si domanda come il Giudice del lavoro abbia giustificato l’ammissione, seppure provvisoria, degli stranieri al concorso per lavorare in tribunale come assistenti giudiziari. Il nodo che i giudici dovranno sbrogliare, nella fase di merito, e sempre qualora verrà confermata la giurisdizione del Tribunale di Firenze rispetto al Tar Toscana, sarà legato alla qualificazione del lavoro d’assistente giudiziario.
Il giudice fiorentino, richiamando alcune sentenze della giurisprudenza europea [11], ricorda come la Corte di Giustizia europea non ammette, tra le ipotesi eccezionali in cui si può limitare una selezione pubblica ai soli cittadini, quei lavori in cui i pubblici poteri non siano esercitati in modo abituale o non rappresentino una parte prevalente dell’attività. IEd in tal modo sono state considerate le mansioni dell’assistente giudiziario, sulla base del fatto che tutte le sue principali pubbliche funzioni, e cioè i suoi poteri di certificazione, la ricezione in deposito di atti, il rilascio di copie autentiche, la sottoscrizione dei verbali d’udienza, ecc., costituirebbero una “parte ridotta e del tutto occasionale” del lavoro loro spettante.n parole povere, quando il lavoro è di carattere più propriamente ausiliario, tecnico, pratico/manuale, o comunque quando manca l’abitualità ad esercitare pubblici poteri, non ha senso imporre la restrizione della cittadinanza.
Nel caso di specie, c’è da sottolineare come proprio la carenza cronica di personale, che neppure l’ultimo concorso risolverà, ha portato nella realtà delle cancellerie a trasformare di fatto il ruolo dell’assistente giudiziario, che ormai pone in essere in modo abituale e principale, e non certo eccezionale, proprio le funzioni pubbliche elencate dal giudice fiorentino. Ciò anche per via (o per colpa) dell’indisponibilità degli altri profili professionali superiori della cancelleria, che di norma dovrebbero essere preposti a tali attività. Così è ormai da anni. Senza dimenticare che i principi della giurisprudenza europea, posti a fondamento di tale decisione provvisoria, non trovano riscontro nella legge italiana vigente, che anzi prescrive ben altre condizioni, come si è visto (esercizio di pubblici poteri anche indiretto, formazione ed esecuzione di atti autorizzativi e coercitivi, funzioni di controllo, ecc.).
Su questo passaggio si giocherà la battaglia legale, che, in caso di conferma, potrebbe avere ripercussioni anche sui prossimi concorsi pubblici e su quelli già banditi.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)