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  1. #1
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    Predefinito In Portogallo i socialisti vanno alla grande

    Il Post

    In Portogallo ci sono state le elezioni amministrative e il Partito Socialista (PS), che è al governo in coalizione con la sinistra radicale, è andato benissimo: ha conquistato più della metà dei 308 comuni dove si votava e ha ottenuto in tutto il 38 per cento dei voti, sei punti in più delle elezioni politiche del 2015, il risultato più alto della sua storia. È una vittoria rara in Europa, dove i grandi partiti socialisti sono in crisi quasi ovunque, dalla Francia alla Germania.

    Il successo della sinistra portoghese è dovuto in buona parte alla situazione economica del paese: il Portogallo sta recuperando molto bene dopo la grave crisi economica che lo ha colpito. Il deficit ha raggiunto il livello più basso di sempre, mentre l’agenzia Standard & Poor’s ha appena alzato il rating del paese, e sarà presto seguita da tutte le altre. Il primo ministro socialista António Costa non si è limitato soltanto a tenere i conti in ordine, ma ha fatto anche molte cose “di sinistra”, mirate ad aiutare in particolare i ceti più colpiti dalla crisi e dalle misure di austerità adottate negli ultimi anni. Per esempio il suo governo ha alzato il salario minimo, ha abbassato l’età pensionabile e ha aumentato gli investimenti pubblici, in particolare quelli nella sanità: in pochi anni il Portogallo ha recuperato diverse posizioni nelle classifiche internazionali sulla qualità dei servizi sanitari.

    Costa ha anche avuto successo in quelli che in Portogallo chiamano i “temi divisivi”, cioè i diritti civili. Il governo ha rimosso le barriere alle adozioni da parte delle coppie omosessuali, mentre è in corso un dibattito sulle leggi che prevedono l’introduzione dell’eutanasia e del suicidio assistito. A luglio il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’8,9 per cento, il livello più basso dal novembre 2008. L’economia dovrebbe crescere quest’anno del 2,5 per cento, sostenuta da turismo ed esportazioni. «Non c’è molto da dire: quest’anno avremo la crescita migliore di questo secolo», ha detto Costa, che secondo gli ultimi sondaggi gode dell’approvazione del 48,9 per cento dei portoghesi.

    Domenica 2 ottobre questa popolarità si è trasformata nella conquista di 9 delle 15 città più popolose del paese, tra cui la capitale Lisbona. Il principale partito del centrodestra, il Partito Socialdemocratico (PSD), è andato invece malissimo: è riuscito a mantenere il controllo della seconda città del paese, Porto, ma ne ha perse altre dieci. L’attuale leader del partito, l’ex primo ministro Pedro Passos Coelho, responsabile di molte delle politiche economiche di austerità adottate negli ultimi anni, sarà probabilmente costretto alle dimissioni da leader del partito.

    Alle elezioni politiche del 2015 Coelho era riuscito a battere di poco i socialisti di Costa, ma non aveva raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. Coelho tentò di coinvolgere i socialisti in una “grande coalizione”, ma Costa sorprese tutti trovando una maggioranza alleandosi con tre partiti della sinistra radicale: Partito Comunista, Blocco di sinistra e Verdi. All’inizio nessuno scommetteva sulla solidità del suo governo: come molti altri partiti socialisti europei, quello portoghese si era spostato nel corso degli anni su posizioni centriste e lontane da quelle della sinistra radicale. La convivenza tra le due anime del governo sembrava impossibile. I giornali ribattezzarono la nuova coalizione “geringonça”, cioè “accozzaglia”.

    A dispetto delle previsioni, però, l’alleanza ha retto, diventando un modello ammirato dai socialisti di tutta Europa, che hanno inviato nel paese delegazioni per studiarlo. Costa ha tenuto i conti pubblici in ordine, ma nel contempo ha adottato posizioni di sinistra su molti temi, riuscendo così a non scontentare i partiti della sinistra radicale e i loro elettori. Costa non solo ci è riuscito, ma lo ha fatto fin troppo bene. Le elezioni locali hanno mostrato che il PS non ha tolto voti soltanto al centrodestra, ma ne ha raccolti molti anche tra i suoi alleati di sinistra. Il Partito Comunista, per esempio, ha perso la maggioranza a favore dei socialisti in dieci consigli comunali. Oggi ne controlla soltanto 24, rispetto ai 34 dopo le elezioni locali del 2013. Il Blocco di Sinistra, che a livello nazionale ha raccolto soltanto il 3,3 per cento dei voti, si trova in una situazione del tutto simile.

    L'estrema sinistra ha quindi un forte incentivo a rendere difficile la vita al governo di coalizione, alzando il prezzo della sua alleanza e cercando di portare a casa gli obiettivi più estremi e controversi del suo programma. Già da alcune settimane i leader più radicali chiedono di aumentare bruscamente la spesa sociale e di «abbandonare la bicicletta e inforcare la moto», un modo per dire che la ripresa di questi anni potrebbe essere ancora più forte se il governo decidesse di spendere più soldi. Costa ha cercato subito di minimizzare la portata della sconfitta dei suoi alleati e l’unità della sua coalizione di governo, dicendo che la vittoria è una vittoria di tutta la coalizione. Nei prossimi mesi, però, dovrà muoversi con molta prudenza se vorrà evitare che il suo successo politico si trasformi nella fine del suo governo.

  2. #2
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    Predefinito Re: In Portogallo i socialisti vanno alla grande

    Citazione Originariamente Scritto da Rotwang Visualizza Messaggio
    ha alzato il salario minimo, ha abbassato l’età pensionabile e ha aumentato gli investimenti pubblici, in particolare quelli nella sanità
    L’economia dovrebbe crescere quest’anno del 2,5 per cento, sostenuta da turismo ed esportazioni
    Il principale partito del centrodestra, il Partito Socialdemocratico (PSD), è andato invece malissimo.. l’ex primo ministro Pedro Passos Coelho, responsabile di molte delle politiche economiche di austerità adottate negli ultimi anni, sarà probabilmente costretto alle dimissioni
    Costa sorprese tutti trovando una maggioranza alleandosi con tre partiti della sinistra radicale: Partito Comunista, Blocco di sinistra e Verdi. l’alleanza ha retto, diventando un modello ammirato dai socialisti di tutta Europa, che hanno inviato nel paese delegazioni per studiarlo. Costa ha tenuto i conti pubblici in ordine, ma nel contempo ha adottato posizioni di sinistra su molti temi, riuscendo così a non scontentare i partiti della sinistra radicale
    Come si vede, non è difficile per i socialisti non essere spazzati via: basta fare, appunto, politiche SOCIALISTE, e non nazilib. Corbyn l'ha capito, e ha trasformato una sconfitta epocale secondo tutti i sondaggi in pochi mesi in un Hung Parliament. Ma figuriamoci se SPD, PD and co la capiranno mai. Fascismo e nazismo non hanno avuto successo in Italia e Germania per caso...
    Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA

  3. #3
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    Predefinito Re: In Portogallo i socialisti vanno alla grande

    boh risulta strano che i petofili di Bruxelles concedano ad un paese EU di ridurre l'eta' pensionabile!
    Molto strano!
    C'e' qualcosa che non quadra in quanto descritto!
    Rimane il fatto che se i Socialisti facessero i veri socialisti e non agissero da venduti Dem / neocon forse qualche altro paese europeo potrebbe tirare su la testa con piu' stato, aiuti alle classi disagiate ed interventi pubblici ovunque
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

  4. #4
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    Predefinito Re: In Portogallo i socialisti vanno alla grande

    Quasi nessun muslim in Portogallo. Ovvio che si stia bene

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  5. #5
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    Predefinito Re: In Portogallo i socialisti vanno alla grande

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    Come si vede, non è difficile per i socialisti non essere spazzati via: basta fare, appunto, politiche SOCIALISTE, e non nazilib. Corbyn l'ha capito, e ha trasformato una sconfitta epocale secondo tutti i sondaggi in pochi mesi in un Hung Parliament. Ma figuriamoci se SPD, PD and co la capiranno mai. Fascismo e nazismo non hanno avuto successo in Italia e Germania per caso...
    Che non sono sovietiste, per quello c'è la Corea del Nord, in cui ti manderei.

  6. #6
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    Predefinito La rivoluzione silenziosa in Portogallo

    Del Portogallo non si è soliti parlare molto. Rimane là, affacciato sull’Atlantico, rivolto più alle Americhe o alle sue ex colonie africane che al cuore dell’Europa. Ci si dimentica quasi della sua esistenza, se non quando si sente la dolce tristezza del fado. O quando si rivedono i filmati della Rivoluzione dei Garofani. O magari quando si pensa ai dribbling di Ronaldo. Eppure del Portogallo varrebbe la pena parlare di più, capire quel che sta succedendo e magari imparare qualcosa. Soprattutto a sinistra.

    No, nel Paese lusitano non c’è nessuna rivoluzione che scalda i cuori e gli animi. Non sono più i tempi del 25 aprile del 1974. Da nessuna parte. Non è nemmeno la Grecia del primo governo Tsipras seguito con tifo da stadio anche in Italia, prima che il leader di Syriza diventasse agli occhi di molti un traditore della causa rivoluzionaria. E quel che succede a Lisbona e dintorni non ha niente a che vedere con la Catalogna dove alcuni Lord Byron nostrani vorrebbero costruire barricate per difendere una novella Repubblica socialista, di cui non si vede nemmeno l’ombra. No, in Portogallo le masse non sono perennemente mobilitate, non si convocano referendum, non ci si appella al popolo. Si lavora silenziosamente, senza dare troppo nell’occhio e senza fare scalpore, per migliorare le condizioni di vita della popolazione. A qualcuno sembrerà poco probabilmente. Non è emozionante, è evidente. Ma i risultati parlano da soli.

    Il socialista António Costa sta per compiere due anni al governo del Paese, dopo una legislatura in cui il centro-destra di Pedro Passos-Coelho ha approfittato dell’intervento della Troika per smantellare il welfare state. Al palazzo di São Bento Costa ci è arrivato il 26 novembre del 2015, grazie ad un accordo con il Partido comunista português (Pcp), il Bloco de esquerda (Be) e i Verdi. Un governo di minoranza socialista appoggiato dalla sinistra che ha deciso di non entrare nell’esecutivo. Un’esperienza di geometria variabile che non vincola ogni partito a tutte le decisioni del governo e che permette a ciascuno di mantenere la propria identità e specificità programmatica. Un’esperienza nuova sulle rive del Tago: i comunisti erano usciti dall’area governativa dal tempo della Rivoluzione dei Garofani.

    Qualche settimana fa è stata proposta la legge di bilancio per il 2018. È ormai la terza per l’esecutivo guidato dall’ex sindaco di Lisbona. E il Paese, contrariamente a quanto auguravano i falchi della destra, non è caduto nel baratro dell’instabilità politica ed economica.

    Costa è di origine indiana, oltre che francese e portoghese da parte di padre, diventando così il primo premier europeo non caucasico. L'accettazione dell'incarico e della lista dei ministri da parte del presidente della Repubblica è stata condizionale ad una serie di requisiti, tra i quali quello di non mettere in discussione l'appartenenza del Portogallo alla NATO e all'Unione europea. Il primo provvedimento del governo Costa è stato l'aumento del salario minimo da 589 a 616 euro a partire dal 2016. In seguito ha ridotto nuovamente a 35 ore l'orario di lavoro settimanale per i funzionari pubblici e ha abbassato l'IVA per alberghi e ristoranti dal 23% al 13%.

  7. #7
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    Predefinito Re: La rivoluzione silenziosa in Portogallo

    dagli tempo ...
    ciao ciao

  8. #8
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    Predefinito Re: La rivoluzione silenziosa in Portogallo

    quello di non mettere in discussione l'appartenenza del Portogallo alla NATO e all'Unione europea.

    suona come una minaccia
    in europa c'è chi paga e chi prende....


    http://www.europarl.europa.eu/news/i...i-stati-membri

  9. #9
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    Predefinito Re: La rivoluzione silenziosa in Portogallo

    Il governo di destra ha lasciato i conti in ordine e un paese nuovamente in crescita. Vediamo cosa fa Costa oltre a far sprofondare il pil


  10. #10
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    Predefinito Re: La rivoluzione silenziosa in Portogallo

    Insomma sul Portogallo se ne dicono e se ne cantano da tutte le parti!
    Dove sta la verita?
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

 

 
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