L'Italia senza Euro - the day after.

[L'anticristo]

Ma è ovvio che se l'economia cammina da sé non c'è bisogno di fare debiti, ma in periodi come questi il debito non sarebbe stato una cosa negativa. Se ti rompi un piede ti do la stampella, quando sei guarito te la tolgo. Invece oggi se ti rompi un piede non solo non abbiamo preso la stampella ma abbiamo anche vietato di appoggiare il piede buono a terra...

Dopo avere obbligato gli atleti a correre la maratona con le stampelle, è normale che le stampelle siano finite.

Ti stupisci ?

[medisco]

parlare di un default di circa 2300 miliardi con questa faciloneria a me lascia sempre basito

In Argentina, nel 2002, dopo il default il PIL è crollato, mentre le crescite degli anni dopo erano controbilanciate da un inflazione galoppante che ha distrtto risprmi e salari reali e portato ampie fette della popolazione in povertà nera..sai che gliene freag che il PIL è cresciuto

Questi i dati, mensili, dell'Iflazione nel 2002!!

sui trucchi inflattivi negli anni della Kircher per gonfiare il PIL ci hanno poi scritto libri

Questi dati fanno ampiamente capire che un default non comporta anni di sciagure come molti fanno credere. Dopo la botta iniziale si è stabilizzato tutto. Già nel 2002 l'inflazione, dopo il picco, era tornata intorno al 3%. Dopo due anni avevano già recuperato tutto il Pil perso, con un'inflazione tornata bassa. La disoccupazione in poco tempo è passata da oltre il 20% al 6%. Secondo me c'è una demonizzazione del default (prima di creare una critica non lo voglio far passare come una cosa positiva) che va oltre quello che in realtà è. Tra l'altro il capitalismo è la globalizzazione ha bisogno di tutti, di tutti i mercati, e lo si è notato proprio con l'Argentina che vende ancora titoli nonostante stesse dichiarando di nuovo default qualche anno fa...

[ZZandro]

Gli usa sono pure peggio ma secondo me questo lo si ha nei paesi dove il welfare è meno presente...

E' vero, ma da quando il giappone ha iniziato a stimolare la crescita a suon di debto (piu' o meno da venticinque anni a questa parte) il tasso di poverta' e' aumentato a differenza degli us dove e' diminuito.
Un altro buon motivo per non prenderlo ad esempio e' che, da allora, la sua economia ristagna. Probabilmente, se andassimo a vedere, in questo lasso di tempo anche l'italia (nonostante il tracollo degli ultimi anni) ha fatto meglio.

[L'anticristo]

Questi dati fanno ampiamente capire che un default non comporta anni di sciagure come molti fanno credere. Dopo la botta iniziale si è stabilizzato tutto. Già nel 2002 l'inflazione, dopo il picco, era tornata intorno al 3%. Dopo due anni avevano già recuperato tutto il Pil perso, con un'inflazione tornata bassa. La disoccupazione in poco tempo è passata da oltre il 20% al 6%. Secondo me c'è una demonizzazione del default (prima di creare una critica non lo voglio far passare come una cosa positiva) che va oltre quello che in realtà è. Tra l'altro il capitalismo è la globalizzazione ha bisogno di tutti, di tutti i mercati, e lo si è notato proprio con l'Argentina che vende ancora titoli nonostante stesse dichiarando di nuovo default qualche anno fa...

Il default è una sciagura per i creditori, per i debitori è una botta di fortuna.

[medisco]

E' vero, ma da quando il giappone ha iniziato a stimolare la crescita a suon di debto (piu' o meno da venticinque anni a questa parte) il tasso di poverta' e' aumentato a differenza degli us dove e' diminuito.
Un altro buon motivo per non prenderlo ad esempio e' che, da allora, la sua economia ristagna. Probabilmente, se andassimo a vedere, in questo lasso di tempo anche l'italia (nonostante il tracollo degli ultimi anni) ha fatto meglio.

Ma hanno comunque un tasso di povertà simile al nostro e molto inferiore a quello statunitense. È un parere personale ma credo che il tasso di povertà sia inversamente proporzionale con le politiche di welfare. Il Giappone, nonostante non spenda poco in welfare lo spende solamente in due settori, pensioni e sanità, che coprono il 92% della spesa del welfare. Ecco che le persone in difficoltà non riescono a non finire tra quelli che vivono al di sotto della soglia di povertà...

[ZZandro]

Ma hanno comunque un tasso di povertà simile al nostro e molto inferiore a quello statunitense. È un parere personale ma credo che il tasso di povertà sia inversamente proporzionale con le politiche di welfare. Il Giappone, nonostante non spenda poco in welfare lo spende solamente in due settori, pensioni e sanità, che coprono il 92% della spesa del welfare. Ecco che le persone in difficoltà non riescono a non finire tra quelli che vivono al di sotto della soglia di povertà...

Semplicemente, prendere ad esempio un paese in declino mi sembra inutile visto che ci riusciamo benissimo da soli.

[Halfshadow]

E' vero, ma da quando il giappone ha iniziato a stimolare la crescita a suon di debto (piu' o meno da venticinque anni a questa parte) il tasso di poverta' e' aumentato a differenza degli us dove e' diminuito.
Un altro buon motivo per non prenderlo ad esempio e' che, da allora, la sua economia ristagna. Probabilmente, se andassimo a vedere, in questo lasso di tempo anche l'italia (nonostante il tracollo degli ultimi anni) ha fatto meglio.

Ma di quale Giappone stai parlando tu? Hanno un'economia invidiabile ed un tasso di disoccupazione bassissimo, più di qualunque nazione europea. O per te sono poveri solo perché hanno una moneta iperinflazionata come la lira?

[odiati75]

Ma come fanno gli Usa a stampare a manetta tenendo comunque l'inflazione sotto contro - Pagina 2

[medisco]

Semplicemente, prendere ad esempio un paese in declino mi sembra inutile visto che ci riusciamo benissimo da soli.

Ho preso i due paesi che hanno debiti enormi. Ma orientativamente tra i grandi il livello del debito e quello...

[L'anticristo]

Ho preso i due paesi che hanno debiti enormi. Ma orientativamente tra i grandi il livello del debito e quello...

I debiti sono una ricchezza per chi li contrae