Passate le consultazioni sull’autonomia in Lombardia e in Veneto, emerge una voce in controtendenza: il sottosegretario di Stato alla Salute del Partito Democratico, Davide Faraone, palermitano, chiede infatti l’indizione di un referendum per l’abolizione dell’autonomia della Sicilia. “Non è detto che maggiore autonomia corrisponda per forza ad un migliore governo. Nella mia regione, per colpa dello Statuto, tutte le riforme nazionali, di destra o di sinistra, o non sono state recepite o sono state applicate con i piedi” afferma l’esponente del Governo.

“Io credo – continua - che senza il paravento dello Statuto molte cose sarebbero state fatte. Forse non avremmo i cumuli di rifiuti lungo le strade, non avremmo un sistema che fa ancora leva sulle discariche ma i termovalorizzatori e una raccolta differenziata diffusa. Fino a quando non è intervenuto il governo nazionale, in Sicilia, si utilizzavano i fondi di sviluppo e coesione non per realizzare strade e reti idriche, ma per coprire i buchi di bilancio”.

Faraone ha inoltre annunciato che non sarà l’unica consultazione che proporrà dopo le elezioni regionali. “L’altro referendum sarà per il Ponte sullo Stretto: vogliamo collegarci con il continente, non isolarci. E questo, ovviamente, al di là del completamento della rete ferroviaria e stradale che deve essere fatto. Ma non deve costituire un alibi".