Originariamente Scritto da
Giò
La politica è parte integrante dell'etica, non sono due sfere realmente separabili. Non si capisce poi quali sarebbero questi dati che dimostrerebbero che è solo o prevalentemente la mancanza di politiche sociali a causare il calo demografico italiano: anche in tempi recenti sono stati adottati dai governi italiani dei provvedimenti atti a favorire in qualche modo le famiglie più numerose o in difficoltà. Il cosiddetto "bonus bebè" o il "bonus famiglia", ad esempio. E non mi pare che abbiano smosso granché né il saldo demografico italiano né il tasso di fertilità della popolazione italiana. L'aborto non è l'unica causa della nostra crisi demografica, ma certamente il fatto che migliaia e migliaia di potenziali nostri connazionali vengano uccisi ogni anno è un fattore considerevole che contribuisce a diminuire sia il saldo demografico che il tasso di fertilità. Come ho detto, c'è un problema di mentalità delle persone e questa mentalità va cambiata. Servono sia gli aiuti che gli incentivi dello Stato, ma serve soprattutto una rivoluzione culturale e spirituale che ci induca nuovamente a capire che il nostro dovere coincide con i nostri interessi legittimi. Putin in Russia che cos'ha fatto? Ha approvato leggi che garantiscono a certe categorie di famiglie e di persone degli aiuti economici, ma ha anche agito nel campo educativo (secondo voi perché è stata approvata una legge che vieta la propaganda omosessuale, soprattutto in presenza di minori, ed è stata data facoltà ai vari oblast di promulgare leggi anche più severe in quest'ambito? Secondo voi perché in Russia è stata inserita, nei programmi delle scuole pubbliche, un'ora dedicata all'insegnamento della religione?) e, sotto il profilo repressivo, attuando una revisione della legge sull'IVG in senso restrittivo. Ogni aspetto - economico, sociale, etico e giuridico - del problema va curato e tenuto in considerazione. Noi dovremmo prendere esempio da Putin su questo, come su altre cose. Sono d'accordo poi sul fatto che oggi per un italiano di buona volontà tra i 25 e i 35 anni la prospettiva di mettere su famiglia, a meno che non abbia una certa solidità economica alle spalle, probabilmente frutto dei risparmi e dei sacrifici della propria famiglia d'origine, è davvero difficile, quando non addirittura lontana perché "del doman non v'è certezza". Ma dobbiamo anche tenere in considerazione che non tutti gli italiani rientrano in questa categoria, anzi, le aspirazioni di gran parte delle masse, soprattutto delle masse urbane, sono più orientate al proprio tornaconto particolare che verso fini di altro genere. Le stesse masse impoverite dalla crisi economica e dalle politiche attuate dai governi degli ultimi anni, dietro suggerimento (per usare un eufemismo) di Bruxelles, in buona parte (non tutte, ma una parte consistente, anche se difficilmente quantificabile in toto, sì), se avessero più soldi, a causa dei condizionamenti che subiscono (in primis, dai mass media), li utilizzerebbero più per accedere a beni di consumi superfluo che per fare altro.