Non è detto , io ho tre lavoranti se uno lavora male agli altri non cambia niente ci rimetto solo io . Se l'assunzione di un raccomandato sovraccarica di lavoro qualcuno si puo' sempre rivolgere ai sindacati se gli viene attribuito lavoro illegittimo , altrimenti si puo' dimettere .
Ma sono casi limite , chi lavora con i suoi soldi non assume incompetenti per fare favori , se poi per "raccomandazione" si intende scegliere tra amici di amici o di familiari perché si conosce la famiglia è una cosa diversa , è solo un modo per avere garanzie in piu .
Regressista amante della pucchiacca.
Mi sembra alquanto logico che a parità di titoli ed esperienze si scelga una persona che ci viene garantita come valida.
Come detto sopra, il problema emerge quando questo meccanismo si instaura nel pubblico, dove poi troviamo fannulloni che scaldano la sedia perché tanto sono appoggiati dal politico di turno.
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Nemmeno io sono contro la raccomandazione, ma il problema è che esiste la raccomandazione in Europa e la raccomandazione all'italiana. Quella in Europa prevede che tramite conoscenze si qualifichino le competenze di una persona. Quindi ti raccomando tizio perchè è molto bravo in quel che fa. In Italia invece la raccomandazione funziona solo come favore a caio che fa assumere tizio, anche se incapace...
"Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"
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Sicuro che ci rimetti solamente? E se quella raccomandazione, magari fatta da un politico o da una persona influente, ti porta ad avere altri vantaggi? Gli altri lavoratori poi magari dovranno riparare i danni fatti dal soggetto. O magari puoi anche assumerlo e fargli fare nulla se l'interesse è maggiore di quello che sborsi per tenerlo dentro...
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Qui a Greenbow fino agli anni 70 c'era l'abitudine di assumere solo i bravi ragazzi. Cioè quelli che si presentavano al colloquio con la letterina di raccomandazione del prete.
Poi col PSI la letterina è diventata quella del politico locale. Conoscevo un ragazzo che in ufficio disbrigava lavori umili, ma era un iscritto al PSI milanese della prima ora. Il giorno che viaggiando con lui sul Roma Milano una mano gli battè sulla spalla (eravamo in coda all'imbarco) ed era l'onorevole Craxi che gli disse "ciao! come va?" capii che presto l'ufficio l'avrebbe perduto.
Qualche mese dopo divenne amministratore delegato di una azienda della regione e venne a salutarci accompagnato da un autista in divisa. I suoi ex capi ebbero una istantanea e violentissima colica renale, ma dopo due anni arrivò tangentopoli e il nostro si ritrovò indagato e disoccupato.
Io sarò stupido ma vi dico che oggi le cose funzionano ancora così.
In quel caso la prendo come un investimento purché sia legale
A parte le battute qui si parla di _segnalazioni di amici e parenti_ ora non andiamo troppo in casi specifici e meno probabili , il senso mi pare di capire sia un altro , tipo cerco un magazziniere e preferisco assumere il nipote di un amico piuttosto che uno sconosciuto .
Regressista amante della pucchiacca.
Ricevo spesso richieste di raccomandazioni, specialmente da parte di politici.
Mi faccio mandare il cv, se la figura è necessaria e adeguata si può anche assumere. Però accade raramente.
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