La Repubblica

Al XVI congresso dei Radicali italiani passa la linea Della Vedova-Cappato: una lista a cui lavorare insieme ai promotori di Forza Europa, connotata dall'obiettivo prioritario del federalismo europeo e aperta a tutte le forze politiche che vorranno condividerne gli obiettivi.

Il segretario Riccardo Magi, inizialmente, proponeva una modifica dello statuto che permettesse ai Radicali di partecipare alle elezioni in quanto tali e con il proprio simbolo. Cosa che li avrebbe trasformati in un soggetto elettorale a tutti gli effetti. Ma la proposta, contro la quale si era schierato Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Coscioni, rischiava di creare una grossa spaccatura interna. E così Magi, per salvaguardare l'unità, vi ha rinunciato.

L'esito è stato di mettere ai voti la presentazione di una lista europeista con Forza Europa di Benedetto Della Vedova, aperta anche una possibile alleanza con il Pd, così come prefigurato da Emma Bonino nel suo intervento ("Confrontiamoci - ha detto l'ex ministra degli Esteri - ma non siamo in vendita né in svendita"). Mozione che è passata a larga maggioranza. Lo stesso Magi è stato riconfermato segretario con oltre l'80% dei voti. Riconfermata alla presidenza anche Antonella Soldo, mentre Silvja Manzi è stata nominata nuova tesoriera.

"Nei prossimi mesi pre-elettorali - dice Magi nel suo intervento conclusivo - dobbiamo mettere al centro del dibattito gli Stati Uniti d'Europa e il rilancio del progetto federalista, arricchendo quel fronte che si contrappone ai neonazionalismi e alle forze che molto vicino a noi, nel nostro continente, si preparano alla violazione dei diritti umani, civili, politici". In merito alla presentazione di una lista aperta, ha rivendicato le "manifestazioni di interesse importanti" di altre forze politiche intervenute al congresso, da Campo progressista ai Verdi. Questi ultimi, in particolare, raccolgono l'invito: "Noi ci siamo - afferma il coordinatore nazionale Angelo Bonelli - per costruire insieme una proposta che abbia al centro l'Europa, i diritti, l'ecologia e la democrazia".

I Verdi condividono anche l'appello dei Radicali sull'emergenza democratica legata alla raccolta delle firme per la presentazione delle liste. In un passaggio successivo della mozione riguardante il voto e la legge elettorale, infatti, si legge che "il Congresso denuncia l'ennesima violazione delle raccomandazioni della Commissione di Venezia sulla stabilità della normativa elettorale nell'anno che precede le elezioni e la persistente impossibilità di raccogliere le sottoscrizioni necessarie alla presentazione delle liste" e "rileva in ogni caso l'urgenza di coinvolgere i cittadini sugli obiettivi federalisti europei, in alternativa al ritorno in atto dei nazionalismi. Impegna perciò gli organi dirigenti a lavorare, insieme ai promotori di Forza Europa, alla presentazione di una lista connotata dall'obiettivo prioritario del federalismo europeo e aperta a tutte le forze politiche che vorranno condividerne gli obiettivi, a partire dall'analisi e dalle proposte emerse nell'appuntamento convocato con Emma Bonino". Il riferimento è allo "straordinario successo" della convention Stati Uniti d'Europa, una sfida radicale che ha preceduto il congresso di Radicali Italiani con la partecipazione, tra gli altri, di Roberto Saviano, Enrico Letta, Romano Prodi, Giuliano Pisapia, Carlo Calenda.

"Nel 2013 Monti con un programma europeista raccolse il 10,5% dei consensi - afferma Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio e tra i promotori di Forza Europa - Sono convinto che siano ancora lì. Iniziamo a lavorare per poterli riprendere".