Mozione del Governo Occidentale sull’ assegno di sostegno familiare distinta dal bonus Bebè
Parte Prima
Premessa
Analisi e motivazioni
Uno dei principali problemi strutturali dell'Italia sta nell calo delle nascite.
La denatalita' assume contorni drammatici, in quanto abbiamo ormai uno stato di forte invecchiamento della popolazione.
Per reagire a questo problema grave occorrono misure di sostegno alla natalità.
Essa e' da incentivare in ogni modio adottando e seguendo un mix di interventi selezionati dalle esperienze migliori del resto d'Europa, in modo da realizzare misure drastiche e di forte impatto, senza cincischiare inutilmente alla ricerca di un modello italiano originale e perdendo tempo in questa vana ricerca.
Tra i modelli possibili spicca per efficacia quello francese nel quale cui la famiglia con figli è economicamente sostenuta ed incentivata da decenni con risultati effettivi.
Si propone di conseguenza di adottare una misura analoga a quella in uso in Francia.
Una misura consistente in un assegno distinto e integrato dalla già prevista misura del bonus bebè.
Questa ultima misura infatti da sola si dimostra insufficente ad incentivare la natalita' e a sostenere le famiglie con figli dato che il sostegno da essa derivante si interrompe troppo presto, al passaggio dei figli dall'infanzia all'adolescenza.
Per le somme da erogare il modello è quello del 'child benefit' in uso nel Regno Unito e in Germania per generare un contributo oscillante tra 100 e 150 euro mensili per ogni figlio a carico fino all’età di 16 anni.
Nel complesso la misura proposta avrebbe il nome di Assegno Integrativo di Sostegno Familiare, di seguito AISF.
Parte Seconda
Dispositivo Normativo e Attuativo della Misura AISF
La Camera dei deputati di POL invita il governo Italiano ad adottare l'AISF in quanto misura distinta e integrata dalla già prevista misura del bonus bebè.
L’AISF sara' strutturato prevedendo l'erogazione di un assegno alle famiglie con figli a carico, nella misura di euro 300 per i figli sino ad anni otto e di euro 150 per i figli dagli otto ai sedici anni.
Tale erogazione sara' legata pero' alla reddito familiare stabilito in base alle soglie ISEE, fissando il limite di esclusione dal beneficio nel reddito annuo familiare di euro 35.000.
Un reddito superiore comporta esclusione dal beneficio.
Basandosi sulle simulazioni fatte in merito da Upb e Banca d'Italia tali limitazioni comporterebbero la concessione del beneficio AISF a due terzi delle famiglie con minori in forma piena, la concessione in forma ridotta dell'AISF ad un altro 20% delle famiglie con miinori, escludendo per il loro reddito superiore le rimanenti famiglie italiane.
Alle famiglie beneficiate con AISF verra' consegnata una tessera magnetica collegata al circuito bancomat su cui sara' accreditata la somma mensile da spendere, la quale dovra' essere destinata alle cure dei minori.
Lo Stato adottera' misure per accertare ed impedire per quanto possibile che tale somma venga spesa in attivita' ludiche e diseducative quali tabacco, gratta e vinci, cellulari e televisori.
Saranno introdotte sanzioni per i trasgressori a questi vincoli.
Parte Terza
Requisiti accessori per l' erogazione dell'AISF
L’assegno integrativo di sostegno familiare è riservato alle famiglie in cui almeno uno dei genitori abbia cittadinanza italiana.
Mozione del Governo Occidentale sull’ assegno di sostegno familiare distinta dal bonus Bebè
Parte C
Copertura finanziaria
la copertura finanziaria annuale per l'assegno prevede una spesa complessiva di 24 miliardi suddivisi in 15 anni.
I bambini nati in Italia nel 2015 erano 485mila e considerando i limiti di reddito ISEE per accedere al beneficio il Governo di Pol valuta che riceverebbero ll 'Beneficio AISF solo 250 mila minori (Secondo quanto previsto da simulazioni fatte da Upb e Banca d'Italia) con una spesa pertanto di 1, 5 miliardi all'anno.
Questo, ovviamente, ammesso che tutte le famiglie aventi diritto ne facciano domanda.
Ebbene, nel solo 2015 sono stati erogati 6 miliardi di euro per il bonus di 80 euro concesso dal governo Renzi.
Dalle dichiarazioni dei redditi 2015 emerge infatti che a beneficiare del bonus sono stati circa 11,3 milioni di soggetti per un ammontare di circa 6,1 miliardi di euro, mentre le somme erogate dai sostituti d'imposta sono state pari a circa 6 miliardi di euro.
Oltre 1,6 milioni di soggetti (pari a più del 14% del totale dei soggetti ammessi al bonus) hanno fatto valere il bonus in dichiarazione in forma parziale o totale.
Mentre sono stati oltre 1,4milioni i soggetti con bonus da restituire il bonus (per un importo di 321 milioni di euro).
Di questi il 55% (pari a 798.000 soggetti) ha dichiarato una restituzione integrale dell'agevolazione.
Visto che i governi Renzi e Gentiloni hanno previsto di utilizzarli strutturalmente negli anni successivi da parte del governo italiano chiediamo di destinare integralmente tali importi all'assegno di sostegno familiare distinta dal bonus Bebè che in tal modo avrebbe una copertura finanziaria sia garantita che sufficiente.
Questa nostra richiesta si pone in perfetta continuita' con una mozione votata dal Parlamento di POL nella scorsa legislatura.