User Tag List

Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 20
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Che guaio i politici senza cultura

    Che guaio i politici senza cultura


    Ho letto in questi giorni in vari giornali e riviste che gli intellettuali non ci sono più, sono scomparsi. Sia quelli che allora (parliamo del Novecento fino al suo ultimo decennio) venivano chiamati “organici” perché mettevano il loro cervello e i loro saperi al servizio del partito cui aderivano; sia gli “indifferenti” che non avevano alcuna passione e informazione sulla politica ma coltivavano le loro scienze. Adesso, da almeno 25 anni a dir poco, non ci sono più salvo alcuni molto vecchi, senza denti e in carrozzella, che pensano a tutt’altro che alla politica.

    A me non sembra che le cose stiano così e neppure sono state così ai tempi nei quali gli italiani erano - come si dice ora - una vera e propria eccezione, a volte anche più di altri popoli.

    Farò intanto una prima osservazione: gli italiani avrebbero messo i loro saperi al servizio d’un partito ma facevano parte, proprio per questa loro funzione, del gruppo dirigente di quel movimento politico, e spesso l’hanno diretto e talvolta l’hanno addirittura fondato.

    La Democrazia cristiana nacque da una costola dei Popolari che erano stati un grande partito nato nel 1919 e il suo primo fondatore e leader fu Alcide De Gasperi che ai tempi di Roma occupata dai nazisti era stato ospitato in Vaticano e lavorava nella biblioteca di quell’istituzione religiosa. I cosiddetti “cavalli di razza” di quel partito che vennero subito dopo di lui erano intellettuali di professione come Fanfani, Dossetti, La Pira; Aldo Moro era un intellettuale al cento per cento e così pure Ciriaco De Mita dopo di lui.

    Il Partito repubblicano ebbe per vent’anni e più la guida di Ugo La Malfa e, accanto a lui, di Bruno Visentini. Erano al tempo stesso politici e intellettuali, La Malfa veniva direttamente dal Partito d’Azione; Visentini oltre alla politica e alla finanza coltivava la pittura e la musica di cui era fervido amatore. Direi che l’ottanta per cento degli aderenti al Partito repubblicano erano persone di elevata cultura e intelletto e facevano parte di quello che allora si chiamava il notabilato nelle professioni libere, medici, avvocati, docenti universitari o delle scuole superiori. La politica tuttavia li intrigava fortemente e la praticavano in un partito che aveva pochi voti ma era molto qualificato. Il grosso quantitativo del partito era della Toscana e delle Romagne dove contendeva al Pci la guida della pubblica opinione e delle istituzioni locali. Quanto ai comunisti il loro vero partito cominciò al congresso di Lione dopo aver messo fuori gioco il massimalismo di Bordiga. A Lione nacque un Partito comunista moderno e italiano. Il congresso e il gruppo dirigente che ne uscì erano guidati da Gramsci, Togliatti, Terracini, e anni dopo affluirono in esso personaggi come Amendola, Ingrao, Tortorella, Macaluso, Reichlin, Tronti: persone diverse, di diverso sentire, ma tutte con una vasta cultura che discendeva da personaggi come Antonio Labriola, Giustino Fortunato, e perfino Benedetto Croce. Anche Enrico Berlinguer era un intellettuale e guidò il partito per molti anni fino alla sua prematura scomparsa. La nuova generazione che gli subentrò compì alcuni errori politici non lievi ma era comunque dotata di ampie letture e di interessi culturali. D’Alema fu uno di quelli e Veltroni anche di più poiché è stato giornalista, direttore de “l’Unità”, membro del miglior governo Prodi, ministro dei Beni culturali, sindaco di Roma per due mandati e coltiva cinema, scrive romanzi e memorie. Quanto al Partito d’Azione, quello fu addirittura il partito degli intellettuali e proprio per questo ebbe pochissima fortuna e non visse che una breve stagione per quanto riguarda la politica, ma la sua cultura politica è tuttora tra quelle più condivise e risale ai fratelli Rosselli, ad Ernesto Rossi, a Norberto Bobbio, a Colorni, a Salvemini e a molti altri. Dette il meglio di sé come cultura e il peggio del peggio come politica.

    Infine le persone guida del Partito liberale furono nientemeno che Benedetto Croce e Luigi Einaudi. E il gruppo della sinistra di quel partito era formato da Mario Pannunzio, Leone Cattani, Nicolò Carandini, Cagli, Storoni, Ennio Flaiano, Vitaliano Brancati. Erano apolitici? Certo che no. La politica furono loro a guidarla e non ad esserne guidati, erano indipendenti? Se la parola è detta nel senso dell’indifferenza dalla politica, no, non erano affatto indifferenti. Erano semmai autoreferenti quanto si può nell’esercizio stesso del potere. Persone che servivano lo Stato e il Paese come furono poi Ciampi, Prodi, Valiani, e tanti altri.

    Ma oggi? che succede oggi? Il politichese si è moltiplicato del mille per cento ed ha inquinato e deformato la democrazia italiana. Un altro fenomeno non inconsueto anzi frequente nella vita pubblica italiana è emerso da almeno vent’anni a modificare nel peggio la qualità della nostra convivenza sociale. Si chiama demagogia e ha come strumento il populismo. Dura a dir poco da vent’anni e tutto lascia presagire che ne durerà almeno altrettanti con i suoi nefasti effetti.

    Quando la demagogia e il populismo imperano, allora sì la mancanza degli intellettuali risulta catastrofica. Non quando sono troppi ma quando non ce n’è più nessuno.

  2. #2
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Ahimè devo constatare questo problema anche nei comunisti. Una volta i quadri del partito comunista avevano una cultura e un'intelligenza straordinari. Questo è per esempio visibile in un politico di quella formazione ancora nel PD come Cuperlo.
    Oggi anche gli appartenenti ai rimasugli comunisti o che comunque contavano qualcosa, sono di una pochezza culturale assurda. Basti vedere, per parlare del passato recente, a improvvisati assoluti come Bertinotti e Diliberto. Ma anche adesso, la situazione è grave. Negli ex-cossuttiani, oggi PCI, gli intellettuali servono solo per prestigio o per farsi un nome, ma non si ascolta minimamente ciò che hanno da dire. I rizziani del PC, che pure mi stanno più simpatici, sono di una rozzezza concettuale che fa quasi sorridere. In Rifondazione non stiamo messi tanto meglio. Insomma un disastro.
    Aggiungo anche che è particolarmente grave che non ci sia un ricambio tra gli intellettuali: i pochi rimasti che fanno politica con la cultura, come Losurdo o anche Formenti, sino ormai vecchi e non si intravedono giovani quadri.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Ahimè devo constatare questo problema anche nei comunisti. Una volta i quadri del partito comunista avevano una cultura e un'intelligenza straordinari. Questo è per esempio visibile in un politico di quella formazione ancora nel PD come Cuperlo.
    Oggi anche gli appartenenti ai rimasugli comunisti o che comunque contavano qualcosa, sono di una pochezza culturale assurda. Basti vedere, per parlare del passato recente, a improvvisati assoluti come Bertinotti e Diliberto. Ma anche adesso, la situazione è grave. Negli ex-cossuttiani, oggi PCI, gli intellettuali servono solo per prestigio o per farsi un nome, ma non si ascolta minimamente ciò che hanno da dire. I rizziani del PC, che pure mi stanno più simpatici, sono di una rozzezza concettuale che fa quasi sorridere. In Rifondazione non stiamo messi tanto meglio. Insomma un disastro.
    Aggiungo anche che è particolarmente grave che non ci sia un ricambio tra gli intellettuali: i pochi rimasti che fanno politica con la cultura, come Losurdo o anche Formenti, sino ormai vecchi e non si intravedono giovani quadri.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Diliberto è un docente universitario. Un po' di cultura dovrebbe averla.
    In effetti però si assiste ad un decadimento della preparazione culturale del politico che non dico debba essere un sacerdozio ma che dovrebbe unire un sacro fuoco (uno dei tanti possibili come l'arte o la scienza ) e una preparazione culturale in tema di amministrazione e di storia/filosofia. Non si deve essere tutti filosofi ovviamente, un ingegnere non può e non deve avere la formazione di uno storico, ma la passione politica porta comunque a letture quando di articoli quando di libri che hanno a che fare con la filosofia e la storia.
    La politica, seppure disprezzata, rimane una arte complessa dove tutte le esigenze dei singoli devono essere conciliate per far andare bene la società.

    Forse gli anni in cui la tv ha imperversato nella politica, dove la battutina pronta contava di più del ragionamento ha in qualche modo colpito questa cosa.
    Anche il fatto che ci sono stati partiti incolti come lega e m5s a dominare tra i giovani ha portato un decadimento della preparazione.

  4. #4
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    Diliberto è un docente universitario. Un po' di cultura dovrebbe averla.
    In effetti però si assiste ad un decadimento della preparazione culturale del politico che non dico debba essere un sacerdozio ma che dovrebbe unire un sacro fuoco (uno dei tanti possibili come l'arte o la scienza ) e una preparazione culturale in tema di amministrazione e di storia/filosofia. Non si deve essere tutti filosofi ovviamente, un ingegnere non può e non deve avere la formazione di uno storico, ma la passione politica porta comunque a letture quando di articoli quando di libri che hanno a che fare con la filosofia e la storia.
    La politica, seppure disprezzata, rimane una arte complessa dove tutte le esigenze dei singoli devono essere conciliate per far andare bene la società.

    Forse gli anni in cui la tv ha imperversato nella politica, dove la battutina pronta contava di più del ragionamento ha in qualche modo colpito questa cosa.
    Anche il fatto che ci sono stati partiti incolti come lega e m5s a dominare tra i giovani ha portato un decadimento della preparazione.
    Diliberto però è un giurista. Niente a che vedere con le conoscenze di storia e filosofia che possedevano persone come Togliatti, Lenin, Engels, Mao ecc. Oggi vedo che solo Cremaschi tra i potenziali leader nonostante sia un sindacalista possiede buone conoscenze di storia e filosofia. Gente come Rizzo e Alboresi sta molto indietro su questo frangente. Abbiamo già visto che danni possono fare i dirigenti ignoranti, guarda il caso di Krusciov oppure quello di Bertinotti.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  5. #5
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    23 Jul 2015
    Messaggi
    8,522
     Likes dati
    1,494
     Like avuti
    1,900
    Mentioned
    552 Post(s)
    Tagged
    32 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    I politici della Prima Repubblica forse erano più colti di quelli della Seconda, ma hanno rapinato tutto e molto più di oggi, quindi era solo una maschera intellettuale e signorile con la quale si presentavano ad un elettorato immobile.

  6. #6
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da Rotwang Visualizza Messaggio
    I politici della Prima Repubblica forse erano più colti di quelli della Seconda, ma hanno rapinato tutto e molto più di oggi, quindi era solo una maschera intellettuale e signorile con la quale si presentavano ad un elettorato immobile.
    Questo è qualunquismo...

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  7. #7
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da Rotwang Visualizza Messaggio
    I politici della Prima Repubblica forse erano più colti di quelli della Seconda, ma hanno rapinato tutto e molto più di oggi, quindi era solo una maschera intellettuale e signorile con la quale si presentavano ad un elettorato immobile.
    non so se i politici della Prima Repubblica hanno rubato di più di quella della Seconda. Sarebbe da vedere. Anche perchè la Prima Repubblica ha visto varie generazione di politici susseguirsi e si era in tempo di vacche grasse.

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Diliberto però è un giurista. Niente a che vedere con le conoscenze di storia e filosofia che possedevano persone come Togliatti, Lenin, Engels, Mao ecc. Oggi vedo che solo Cremaschi tra i potenziali leader nonostante sia un sindacalista possiede buone conoscenze di storia e filosofia. Gente come Rizzo e Alboresi sta molto indietro su questo frangente. Abbiamo già visto che danni possono fare i dirigenti ignoranti, guarda il caso di Krusciov oppure quello di Bertinotti.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Non si deve essere uno storico per fare il politico. Anzi. Si deve avere un buon inquadramento ideologico ed essere in grado di leggere le teorie politiche ma il mestiere di storico/filosofico e quello di politico sono due cose diverse.

  9. #9
    Il Re del Nord
    Data Registrazione
    06 Mar 2017
    Località
    Udine
    Messaggi
    18,354
     Likes dati
    9,577
     Like avuti
    10,408
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    36 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    Non si deve essere uno storico per fare il politico. Anzi. Si deve avere un buon inquadramento ideologico ed essere in grado di leggere le teorie politiche ma il mestiere di storico/filosofico e quello di politico sono due cose diverse.
    Infatti ho parlato di conoscenze, non di essere uno storico o un filosofo.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Venezuela e Zimbabwe nei nostri cuori!

  10. #10
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jul 2012
    Messaggi
    16,478
     Likes dati
    3,162
     Like avuti
    3,486
    Mentioned
    101 Post(s)
    Tagged
    8 Thread(s)

    Predefinito Re: Che guaio i politici senza cultura

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Infatti ho parlato di conoscenze, non di essere uno storico o un filosofo.

    Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk
    Bertinotti in tal senso non è ignorante.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Cronache senza cultura?
    Di PhyroSphera nel forum Cronaca
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 26-11-16, 08:56
  2. Una politica senza cultura
    Di Defender nel forum Destra Radicale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 10-08-09, 02:36
  3. Ministri della cultura senza laurea
    Di -UDC- nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 03-04-08, 13:37
  4. Risposte: 40
    Ultimo Messaggio: 03-12-06, 01:28
  5. Senza cultura né stato né uomo
    Di Thomas Aquinas nel forum Cattolici
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 02-06-05, 17:30

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito