Il Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra Classe Rivoluzione hanno annunciato l’intenzione di presentarsi insieme alle prossime elezioni sotto la lista "Per una sinistra rivoluzionaria”.
“L’obiettivo è ricostruire un punto di riferimento anticapitalistico per i lavoratori che, dopo oltre dieci anni di massacro sociale, sono rimasti privi di rappresentanza. Nemmeno i sindacati sono più in grado di difenderli. Figuriamoci coloro che si presentano come la nuova sinistra (riferimento a Liberi e Uguali)” spiega Marco Ferrando, leader del PCL, movimento trotzkista frutto di una scissione nel 2006 dal Partito della Rifondazione Comunista.
Primo ostacolo è la raccolta delle 50.000 firme che la legge elettorale dispone per i partiti non presenti in Parlamento al fine di presentarsi alle prossime elezioni politiche.
“Grazie al nostro radicamento territoriale pensiamo di potercela fare - assicura Ferrando - ma ci siamo confrontati anche con i Radicali per condurre insieme la battaglia per l'abbattimento del numero di firme".