Sondaggi elettorali Ixè: a sinistra è battaglia tra Renzi e Grasso
La fase zen di Matteo Renzi è finita. Lo ha annunciato lui stesso in una intervista pubblicata ieri su Repubblica. “Ora si deve lottare casa per casa. Ai dirigenti del Pd dico che non tollererò chi si rassegna al primo sondaggio negativo”. Il segretario Pd passa all’attacco. E ne ha per tutti.  A cominciare da Berlusconi. “Berlusconi è bravissimo a camuffarsi. In questa campagna elettorale sembra un passante. Ma ce lo ricordiamo vero che lui è il principale responsabile di questi lustri? Che lui è Mister Spread? Che sta ripromettendo le stesse cose del 1994 perché non le ha mai fatte? E le uniche promesse mantenute, dall’Imu all’Irap, gliele abbiamo realizzate noi. Io non contesto ciò che Berlusconi ha fatto, contesto ciò che Berlusconi non ha fatto”. Bordate anche per Grasso e Boldrini. “Sorprendente la loro scesa in campo, i loro predecessori non hanno brillato nelle urne. Ogni voto a Liberi e uguali è regalato alla destra”.

A rispondere per le rime all’ex premier ci ha pensato il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali, ospite a Che tempo che fa su Rai 1. “A Renzi faccio i migliori auguri, ho rispetto per lui. In campagna elettorale manterremo un certo stile, senza attacchi. Ma io non ho passato politico, guardo al futuro. Lui ha finito la fase zen, ma forse ha un futuro poco roseo. Ma continueremo ad avere rispetto per le persone”.

La battaglia a sinistra è appena iniziata. E sarà serrata. Lo dimostra un sondaggio Ixè per l’Huffington Post pubblicato il 6 dicembre che mette a confronto Renzi con Grasso. Nell’elettorato di sinistra è il presidente del Senato a raccogliere il maggior gradimento rispetto al segretario Pd (48% contro 26%). Tra l’elettorato di centrosinistra è invece l’ex premier a riscuotere più fiducia (51% contro 40%). Nelle intenzioni di voto il popolo di sinistra si mostra frammentato: il 31,7% voterebbe Pd, il 30% Liberi e Uguali mentre il 24,9% darebbe il proprio voto al M5S.
Le preoccupazioni per Renzi non finiscono qui. Il Pd continua a calare: ora è al 23,1%. Molto sotto la famigerata “quota” Bersani. Inoltre ha perduto l’appoggio di Alfano e Pisapia. Il centrodestra rimane stabile mentre perde qualcosina il M5S, adesso al 27,5%. Buona infine la prova di Liberi e Uguali che raccoglie il 7,5% dei voti. L’effetto Grasso si fa sentire.



Sondaggi elettorali Ixè: nota metodologica

Data 04/12/2017. Campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni rappresentativo rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.724 contatti complessivi). Margine di errore (livello di rappresentatività del campione al livello di confidenza del 95%): ± 3,1 %. Interviste telefoniche su utenze fisse e cellulari (CATI/CAMI).

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Scritto da: Andrea Turco
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