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    Predefinito Accanimenti mediatici, psicosi degli antifascisti e attacchi ai nazionalisti

    ACCANIMENTI MEDIATICI, PSICOSI DEGLI ANTIFASCISTI E ATTACCHI AI NAZIONALISTI: INTERVISTA A Marzio Gozzoli (DIRETTORE DI ORDINE FUTURO).

    - Salve direttore, qual è la percezione sull'accanimento contro Forza Nuova e tutto il mondo del nazionalismo italiano?

    «La percezione è che il Sistema sia barcollante e perciò molto, molto nervoso. Questo nervosismo è sintomo di debolezza intrinseca: se il popolo italiano fosse felice della sua condizioni sociali, se si rallegrasse della sostituzione etnica avviata dalla nostra classe politica e da affaristi senza scrupoli per conto dei poteri forti a danno della nostra Patria, se fosse spontaneamente antifascista, antirazzista, omosessualista, demoliberale o marxista, il sistema potrebbe benissimo tollerare democraticamente e serenamente una opposizione radicale minoritaria. Quando invece la reazione si fa isterica significa che i vertici temono di perdere il controllo delle masse. In questa ottica si spiega la repressione antifascista a livelli differenti: politico, legislativo, poliziesco, mediatico, culturale, di strada. Tutto questo riparlare ossessivo della resistenza e della costituzione antifascista ricorda le società comuniste nei paesi dell’Est negli ultimi anni quando, apparentemente monolitiche, sentivano invece approssimarsi la fine del loro esperimento contro natura: più agonizzavano a causa del comunismo e più invocavano una maggiore applicazione dello stesso. Il Sistema oggi reagisce allo stesso modo iniettando maggiori dosi di veleno nel proprio sangue: un po’ come il drogato terminale che quando soffre vorrebbe aumentare la dose! Dall’altra parte, la repressione ha anche aspetti positivi per i nazionalisti: opera una selezione eliminando opportunisti, deboli, ipocriti e confusi – in altri termini gli ignavi di tutti i tipi – che in un modo o nell’altro si accodano al Sistema vendendosi per un piatto di lenticchie e contemporaneamente spinge i migliori a intensificare l’impegno, fa riscoprire il cameratismo, ricompatta i ranghi tra quelli in buona fede, evidenzia che solo i nazionalisti più radicali possono essere una vera opposizione sociale che non si limiti alla politica politicante.»

    - L'Onda Nera esiste in realtà?

    «L’Onda Nera? All’estero è già arrivata in paesi come Polonia, Ungheria, Slovacchia – e porta sicurezza, benessere e stabilità spirituali e materiali nella società. In Italia esiste per ora a livello potenziale, così come esiste negli incubi dei nostri nemici, questi apprendisti stregoni che evocano spiriti che poi non riescono a controllare. Ricordiamoci degli ultimi tempi della Germania Est: il potere rosso sbraitava contro il “pericolo dell’estrema destra” che stava sorgendo all’Ovest e come conseguenza un movimento giovanile militante finì per nascere proprio all’Est come imitazione di un fenomeno occidentale amplificato e criminalizzato dal potere comunista. Non a caso, a livello popolare, l’estrema destra riuscì in molte occasioni a prendere la testa delle proteste popolari contro il regime della DDR in una misura e con una frequenza che all’Ovest sarebbero state impensabili. I marxisti e tutti i progressisti riescono in molti casi a dare vita reale ai propri incubi e più cercano di combatterli e più li rendono reali. Non dimentichiamo che il muro di Berlino era nato come il “vallo di difesa antifascista”. Sotto questo aspetto, l’antifascismo rischia di fare la stessa fine del muro!»

    - Perchè la stampa di sinistra, tende a criminalizzare i nazionalisti, mentre quella di destra a ridicolizzare e qual è il gioco di testate come Il Fatto Quotidiano, che ricalcano la strategia de Il Giornale in questo? Siamo rimasti basiti da quel triste titolo del Fatto: «Ai fascisti puzzano le ascelle», cosa ne pensa?

    «La “sinistra” e la “destra” borghese sono le due gambe del Sistema a livello politico e anche mediatico. Si completano a vicenda. La sinistra si rivolge principalmente a un pubblico che si suppone essere antifascista e che quindi di fronte al pericolo dei “fascisti” veri o presunti, si ricompatta in un gregge ben gestibile – da qui la necessità di usare la criminalizzazione. La destra parla a un pubblico accomunato da un generico anticomunismo e che quindi è bene che resti ben distante dai veri patrioti di Forza Nuova che vanno ridicolizzati. Più in generale, chi sta a sinistra non deve vedere la carica sociale presente nel forzanovismo mentre chi sta a destra non deve rendersi conto della sua valenza etnico-nazionale perché se lo scoprissero potrebbero esserne contagiati e magari abbattere gli steccati che li dividono, incontrandosi insieme in una vera Comunità di Popolo. In realtà, cosa c’è di più spaventoso e insieme ridicolo di una classe politica che sta portando il nostro popolo verso la sua stessa scomparsa per annientamento sociale e sostituzione etnica insieme?»

    - Parlando di stampa, Ordine Futuro che lei dirige da anni ed è l'organo di diffusione politico-culturale più imminente del forzanovismo, qual è la posizione di OF in relazione al blitz a La Repubblica? Quale sono i limiti tra libertà di informare dei giornalisti ed il diritto di un movimento ad non essere linciato mediaticamente da ingiusti ed infamanti attacchi?

    «La verità è che i media non sono mai neutri, indipendenti, distaccati. Sono sempre al servizio di chi li finanzia. I giornali più affermati sono imprese capitaliste in perenne perdita economica, acuita dal calo delle vendite. Una impresa capitalista deve rendere: se non lo fa a livello economico diretto allora vuol dire che rende in altro modo a livello politico e di manipolazione culturale. Non è certo una novità, tutti lo sanno. Quello che è grottesco è che questa opera di lavaggio del cervello delle masse – la “libertà di stampa” del Sistema - sia trattata come una dea alla quale sacrificare e rendere omaggio. I militanti forzanovisti che hanno protestato contro la Repubblica hanno avuto l’ardire di mostrare che il re è nudo, hanno dissacrato un idolo del potere così come i militanti del VFS leggendo un comunicato hanno dissacrato in diretta la dea dell’accoglienza indiscriminata. Indicativo che il Sistema abbia detto a chiare lettere e ribadito con l’azione repressiva che una protesta non violenta contro una testata giornalistica dei poteri forti è cosa più grave di una bomba a una caserma delle forze dell’ordine. I servitori in divisa sono sacrificabili ma i servi culturali e i manipolatori della pubblica opinione non sono neppure criticabili? I servi mediatici dei poteri forti devono avere tutto il diritto non di informare, ma di criminalizzare, insultare, diffamare, linciare mediaticamente e istigare magari a altri tipi di linciaggio, ma chi viene colpito non ha neppure il diritto di reagire. Curiosa, questa “libertà di stampa”! »

    - Sdrammatizziamo, visto che le ascelle sono entrate nell'iconografia del giornalismo antifascista e tralasciando che il giornalista de Il Fatto, guarda caso, è una ex "penna" a corte de La Repubblica, con trascorsi “particolari”, tralasciando tutto, mi viene da chiedere se “ai fascisti puzzano le ascelle” a certi giornalisti cosa gli puzza?

    «A vedere la mancanza di stile di certi giornalisti verrebbe da pensare male. Come se rispondessero a interessi particolari. Naturalmente non voglio generalizzare ma in determinati casi chi dovrebbe fare servizi giornalistici ha fatto un lavoro da altro genere di servizi … magari igienici. In Italia (e non solo) si sta realizzando l’inferno sociale e loro sanno solo gridare al pericolo fascista per sostenere il potere. In fondo purtroppo c’è poco da sdrammatizzare: ai giornalisti di regime come a tutti i servi del Sistema puzzano di ideologia, come la prassi. Puzzano di morte, di cadavere, di disperazione, di smantellamento dello stato sociale. Puzzano di milioni di bambini abortiti, di famiglie italiane sfrattate, di quartieri abbandonati al degrado o consegnati agli invasori islamici, di patrioti arrestati per aver difeso i più poveri, di italiani privati del lavoro, di pensionati abbandonati. Puzzano di sostituzione etnica a danno degli italiani, di bimbi corrotti dal gender nelle scuole, di suicidi di imprenditori rovinati dal Sistema e l’elenco potrebbe continuare. Forse si sentono invulnerabili, al sicuro? Anche il Vallo di difesa antifascista a Berlino sembrava non dover cadere mai… »

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  2. #2
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    Predefinito Re: Accanimenti mediatici, psicosi degli antifascisti e attacchi ai nazionalisti


  3. #3
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    Predefinito Re: Accanimenti mediatici, psicosi degli antifascisti e attacchi ai nazionalisti

    un altro articolo

    Antonio Tisci: psicosi neofascismo chi non si indigna e tace è complice ~ <b>FascinAzione</b>

    Antonio Tisci: psicosi neofascismo chi non si indigna e tace è complice
    MARTEDÌ, DICEMBRE 12, 2017 GIUSEPPE PARENTE 1 COMMENTO


    (G.p)Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Antonio Tisci, ex consigliere regionale e segretaro provinciale potentino del Popolo della Libertà, storico riferimento lucano della destra sociale di Alemanno, segretario regionale del Movimento nazionale per la sovranità, movimento politico nato dalla fusione di due distinti movimenti Azione Nazionale dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e la Destra di Francesco Storace che sostengono la candidatura a premier della coalizione di centro destra di Matteo Salvini per la Lega sulla psicosi neofascismo che ha colpito la stragrande maggioranza dei giornali e dei media italiani e sul conseguente "assedio" che sta subendo il variegato mondo della destra italiana, dalla famiglia Mussolini, a Casa Pound, passando per Forza Nuova fino ad arrivare al Veneto Fronte Skinhead. Un assedio che non risparmia manco un ragazzo disabile al quale viene negato l'uso di una sala comunale per presentare il proprio libro perché militante di Casa Pound e neanche una innocente vittima degli anni piombo Mario Ziccheri, detto Crimino, al quale è stato cancellato la storica scritta in suo onore.
    Tutto questo accade nell'assordante silenzio della diffusa destra presente in parlamento in Fratelli d'Italia ed in Forza Italia che di fronte a questa psicosi non proferiscono verbo.
    Riepilogo di un assedio.

    a) La Rai fa un servizio sulla tomba di Mussolini, entrando nella cappella privata della famiglia Mussolini. La nipote di Mussolini si incazza giustamente perché sono entrati nella tomba di famiglia, dove riposa il nonno, la nonna, il padre. L'Usigrai fa un comunicato in cui dice che condanna la Mussolini e invita i giornalisti a fare altre inchieste sul fascismo. Inutile chiedere esattamente quale inchiesta sia andare sulla tomba di uno morto 70 anni fa per insultarlo. A sto punto i chitestramila....che si dicono al bar sono saggi culturali.
    b) Un Pubblico Ministero chiede sette anni e mezzo per resistenza a pubblico ufficiale contro militanti di Casa Pound, il giudice più mite condanna per resistenza a pubblico ufficiale a tre anni e sette mesi. Tre anni e sette mesi per resistenza a pubblico ufficiale è una cosa che non si può sentire. In questa Nazione tre anni e sette mesi non li danno neanche per rapina a mano armata (i sette anni e mezzo chiesti dal PM manco si commentano....sette anni e mezzo i PM normalmente li chiedono per i pedofili).
    c) Un ragazzo disabile scrive un libro in cui racconta la sua storia, il Sindaco di Pesaro vieta l'utilizzo della sala per presentare il libro il ricavato della cui vendita era finalizzato a comprare una carrozzella. La motivazione del divieto è fondata sul fatto che il ragazzo sia un militante di Casa Pound. Il ragazzo giustamente si indigna e il sindaco dice che un ragazzo in carrozzella che sta con Casa Pound non può che essere un cretino. Il segretario del Partito Democratico manda un comunicato di solidarietà al sindaco di Pesaro.
    d) A Como organizzano un raduno antifascista contro il fascismo incipiente perché due Skin leggono un comunicato stampa in una sala dove si svolge un convegno a favore della sostituzione etnica.
    e) A Roma il sindaco Raggi cancella la scritta in onore di Zicchieri, ucciso a sedici anni da militanti antifascisti a Roma nel 1975 (venti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale), colpevole a sedici anni di essere un miltante del MSI. La memoria nascosta dalla storia ufficiale era stata conservata dai militanti della destra romana, il sindaco di Roma (facendo ciò che neanche i sindaci comunisti e del PD avevano osato fare) ha cancellato con un colpo di pennello quel ricordo.
    Praticamente è un assedio, un assedio dal quale non si salverà nessuno e se qualcuno spera di salvarsi vendendo il proprio silenzio in cambio di un salva condotto, magari con la speranza di prendere e recuperare voti e di riscuotere la simpatia della sinistra e dei moderati sbaglia.
    La destra lacerata e divisa, silenziosa ed inerme sarà vittima di questo tritacarne e chi oggi non si espone per dire che questo tritacarne è vergognoso, è un complice di questo assedio.
    La mia generazione non ha vissuto gli anni dell'antifascismo militanti, gli anni in cui uccidere un fascista non è reato, gli anni un cui si poteva andare in carcere per nulla e si chiedeva lo scioglimento del MSI. La mia generazione forse crede di farla franca, di nascondersi dietro il paravento delle istituzioni ma se la mia generazione, soprattutto quella che ha avuto la fortuna di coprire cariche istituzionali, non si sveglia e non reagisce, sarà vittima della stessa persecuzione e sarà proprio il moderato che vi sorrideva, il sinistro amico che vi diceva che eravate diversi da loro che vi denuncerà o vi sprangherà.
    Di quella feccia non si salva nessuno.
    Ecco perché io dico che tutto dovremmo dire: io sono Casa Pound, io sono la famiglia Mussolini, io sono lo Skin insultato perché Skin, io sono la comunità militante di Cremino, io sono chiunque oggi subisca qualsiasi discriminazione, processo, detenzione, ingiuria ostracismo solo perché fascista, di destra etc...
    Francamente, io da oggi riserverò il mio disprezzo ed i miei distinguo soltanto verso coloro i quali non avranno il coraggio di esprimere il proprio disprezzo verso questa persecuzione.
    Il silenzio dei vili mi fa schifo e chiunque oggi sia Parlamentare, militante politico, dirigente e tace...oggi mi fa schifo.

 

 

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