Io penso che il loro problema più grande non sia la partitocrazia ma bensì una legge elettorale che penalizza ed emergina i partiti più piccoli invece di penalizzare quelli peggiori
Io penso che il loro problema più grande non sia la partitocrazia ma bensì una legge elettorale che penalizza ed emergina i partiti più piccoli invece di penalizzare quelli peggiori
Ogni cosa è costituita da una o più coppie di poli.
Detti poli producono:.............
Ciao Ubaldo, benvenuto sul forum.
Mah, personalmente invece credo che i 60 anni di semi-democrazia partitocratica italiana non siano altro che il continuum del ventennio fascista, da tanti, troppi punti di vista.
Ma non ti sei reso conto che la mala politica partitocratica ha invaso e gestito pessimamente tutto, in Italia?
Certo che mi sono accorto!
Ma il problema non nasce dalla partitocrazia ma da un modo sbagliato di accreditare il diritto di rappresentanza in Parlamento
Un metodo che, anziché premiare i Partiti migliori e penalizzare quelli peggiori, premia i Partiti più grandi penalizzando quelli più piccoli.
Ultima modifica di ubaldo voli; 20-08-10 alle 13:47
Ogni cosa è costituita da una o più coppie di poli.
Detti poli producono:.............
Non è impossibile, è solo una questione di metodo.
Un esempio:
IL DIRITTO DI RAPPRESENTANZA
- se un Imprenditore va in una qualsiasi banca e chiede la fiducia, ha l'obbligo di presentare il bilancio. Nel suo bilancio ci saranno le Entrate e le Uscite ed infine a seconda se il il risultato sarà positivo o negativo la Banca, deciderà se accordargli la fiducia oppure no.
In passato, invece, e mi riferisco alle Elezioni politiche della Camera dei deputati del 9 aprile 2006 possiamo vedere che:
- se il Leader di un partito politico come, per esempio, quello di Bertinotti è potuto andare davanti al nostro Parlamento e chiedere la fiducia. Quel Leader anziché portare il suo bilancio ha potuto presentare solo il 6% di coloro che lo amavano senza però avere anche l'obbligo di far vedere quanti erano tutti quelli che lo odiavano.
E così:
- con un Partito comunista che aveva solo il 6% di elettori che lo amavano, e con una filosofia, quella del Comunismo ritenuta criminale dal 46% degli Italiani ( sondaggio su Politica On-Line ).
Ci siamo ritrovati:
- il partito Comunista che ebbe la fiducia dal nostro Parlamento
- quel partito che poté entrare nella coalizione di Maggioranza, e
- Bertinotti che diventò Presidente della Camera dei Deputati.
E tutto questo nonostante che fossero tutte situazioni e personaggi che erano più odiati che amati.
D'altra parte, invece, abbiamo avuto partiti come per esempio (ovviamente faccio ipotesi che hanno l'unico scopo di chiarire il concetto e che potrebbero essere considerate molto più attendili facendo sondaggi adottando il metodo indicato) i Repubblicani, i Radicali o forse anche i Socialisti i quali nelle elezioni successive sono stati espulsi dal Potere legislativo solo perché erano troppo piccoli e quindi indipendentemente dal loro bilancio nonostante fosse positivo, requisito che, invece, deve ritenersi essenziale per avere diritto a legiferare.
E allora mi sia consentita una riflessione:
- se un genio avesse voluto inventare un sistema elettorale più assurdo di quello che abbiamo avuto, ci sarebbe riuscito ?
Certo è, comunque, che se vogliamo avere la sicurezza che certe cose non si ripetano è necessario che il nostro Sistema elettorale sia profondamente modificato nel più breve tempo possibile.
Ogni cosa è costituita da una o più coppie di poli.
Detti poli producono:.............
l'analisi la condivido fino a un certo punto
sul sistema elettorale hai ragione, ma la cura è l'uninominale non il proporzionale
forse non ricordi i guasti che produsse nella prima repubblica
Ogni cosa è costituita da una o più coppie di poli.
Detti poli producono:.............