Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
C'era scritto sul Tempio dell'Oracolo di Delfi "Nosce te ipsum" ovvero "Uomo, conosci te stesso, e conoscerai l'universo e gli Dei"....
Carl Gustav Jung, scriveva:
Chi guarda in uno specchio d’acqua, inizialmente vede la propria immagine. Chi guarda se stesso, rischia di incontrare se stesso. Lo specchio non lusinga, mostra diligentemente ciò che riflette, cioè quella faccia che non mostriamo mai al mondo perché la nascondiamo dietro il personaggio, la maschera dell’attore. Questa è la prima prova di coraggio nel percorso interiore. Una prova che basta a spaventare la maggior parte delle persone, perché l’incontro con se stessi appartiene a quelle cose spiacevoli che si evitano fino a quando si può proiettare il negativo sull’ambiente... Poiché in pratica esistono fenomeni della coscienza e dell’inconscio, il Sé, in quanto totalità psichica, possiede tanto un aspetto cosciente quanto un aspetto inconscio. Empiricamente il Sé appare nei sogni, nei miti e nelle favole in una immagine di “personalità di grado superiore”, come re, eroe, profeta, salvatore ecc.; oppure di un simbolo della totalità, come il cerchio, il quadrato, la quadratura del circolo, la croce ecc. Rappresentando una complexio oppositorum una sintesi degli opposti, esso può apparire anche come diade unificata, quale è per esempio il Tao, fusione della forza yang e della forza yin, come coppia di fratelli oppure sotto l’aspetto dell’eroe e del suo antagonista (drago, fratello nemico, nemico mortale, Faust e Mefistofele ecc.).
C. G. Jung, Tipi psicologici, Boringhieri, Torino, 1968, pagg. 467-468
Richiesta fatta più volte, ma sempre disattesa: perchè non parli qui della tua esperienza? Potresti rischiare di convertire qualcuno...
Di quale appuntamento nell'agenda dei veggenti si trattava?La Madonna a Medj. ha detto " i non credenti non sanno cosa li aspetta quando verranno di qua "
Io da quando ho accettato che il dubbio se ci fosse qualcosa o meno di divino era solo un retaggio culturale, apprezzo molto di più la vita.
Ho accettato da piccolo che Babbo Natale era una fantasia, ci ho messo qualche anno di più per il resto delle fiabe.
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Globalizzazione..... si grazie.
Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!