FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.
"NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.
Tabqa, guerra psicologica - Stato & Potenza
Pubblicato il: 29 agosto, 2014
Analisi / Esteri
Tabqa, guerra psicologica
Alessandro Lattanzio, 29/8/2014
Sui media atlantisti si ripete la pretesa del SIIL di aver giustiziato 250 soldati siriani della base aerea di Tabqa, difesa infatti da 250 soldati. Ma gli uomini assassinati dai terroristi islamo-atlantisti del SIIL sono difatti membri della tribù al-Shaytat di Dayr al-Zur, ribellatisi al SIIL ai primi di agosto. Il conflitto tra SIIL e al-Shaytat era nato dal controllo di due giacimenti petroliferi. Il capo della tribù, shayq Rafaqla al-Raju, aveva chiesto alle altre tribù di unirsi alla lotta. “Ci appelliamo alle altre tribù ad unirsi a noi, perché poi toccherà a loro… Se lo Stato islamico ci elimina, le altre tribù seguiranno il destino degli al-Shaytat. Saranno le prossime“. Nei video, infatti, il SIIL uccide uomini inermi, privati degli abiti per nascondere il fatto che non indossavano uniformi militari quando furono presi. I pochi ancora vestiti indossavano abiti civili. Inoltre, le immagini dell’esecuzione indicano che il luogo della strage sia presso Dayr al-Zur, a 100 km da Tabqa. Chiaramente si tratta di un’operazione di guerra psicologica attuata dai mandanti del SIIL, USA e Israele, le cui agenzie spionistiche CIA e Mossad sono specializzate soprattutto in disinformazione, propaganda mediatica e manipolazione, assistita, dei mass media.
Il 20 agosto, dopo otto ore di bombardamenti e scontri per la base aerea di Tabqa, presso Raqqa, tra 2000 terroristi del SIIL e 300 combattenti dell’EAS e delle milizie del Baath, le forze armate siriane respingevano l’assalto dei terroristi. Gli scontri si svolsero soprattutto presso le vicine fattorie Safsaf, dove si erano concentrati i terroristi del SIIL e sui cui le forze armate siriane avevano lanciato anche missili Scud dalla Base 155. Gli osservatori dell’EAS avevano in precedenza rilevato la forza d’assalto di oltre 300 terroristi prendere posizione mentre un camionista suicida si spinse verso il perimetro della base, seguito da un convoglio di camioncini armati di cannoni antiaerei. Il comandante della base fece piazzare delle mine ed allertò la SAAF, per averne la potenza di fuoco in supporto. L’autocarro-bomba venne distrutto prima di arrivare all’ingresso nord della base aerea, mentre il convoglio finiva sulle mine eliminandolo. Ciò che restava dei 300 terroristi venne bombardato dai cacciabombardieri e dall’artiglieria siriani. In seguito, la base aera siriana di Tabqa era stata oggetto dell’attacco di altri 2 attentatori suicidi del SIIL alla guida di autocarri-bomba corazzati, che furono distrutti alla periferia della base, assieme ad almeno altri 700 terroristi del SIIL, tra cui il capo dell’operazione islamista, il tunisino Umar Abdarahman. L’esercito siriano aveva subito 11 caduti e 24 feriti. Pochi giorni prima dell’attacco alla base aerea di al-Tabqa, il comando dell’EAS aveva inviato la 124.ma Brigata aeroportata della Guardia repubblicana, che costruì un perimetro intorno alla base contro eventuali attacchi suicidi. La 124.ma Brigata fu inviata per evacuare i radar e le altre attrezzature della base, mentre i velivoli furono inviati nella base aerea T-4. 2 velivoli cargo Il-76 caricarono le attrezzature smantellate e la maggior parte della 124.ma Brigata. Le truppe rimaste furono evacuate in 4 sortite e solo dopo che l’ultimo gruppo aveva lasciato la base, il SIIL faceva irruzione nel perimetro esterno. Gli ordini per l’evacuazione giunsero dall’Alto Comando dell’EAS. Le operazioni costarono la vita di 11 soldati dell’EAS e di circa 700 terroristi del SIIL. La SAAF vi aveva abbandonato 4 caccia MiG-21 e 3 elicotteri, tutti in disuso o in riparazione.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
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Gli umori corrodono il marmo
Auguri al Presidente Bashar Al-Assad!
(Damasco, 11/09/1965)
Onore al leone di Damasco. Lunga vita alla Siria!
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Gli umori corrodono il marmo
Con il Nostro Amato PRESIDENTE fino alla Vittoria!!!
Per una Siria Laica e Socialista Nazionale!!!
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Gli umori corrodono il marmo
Bellissima immagine!
LIBERIPENSIERI - RossoBiancoNeri
Sono iniziati i bombardamenti in Siria da parte degli americani e dei loro compari:
Siria, gli Usa lanciano l'attacco contro l'Isis: primi raid contro Raqqa | tiscali.notizie
Gli Stati Uniti sono passati all'azione contro l'Isis anche in Siria, in maniera massiccia: aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk lanciati dalle navi che incrociano nella regione hanno colpito nel corso della notte obiettivi nel nord del Paese. E non è ancora finita. "Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro terroristi dell'Isil in Siria", ha reso noto il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, aggiungendo che "poiché le operazioni sono in corso non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli". Tuttavia, altre fonti della difesa Usa hanno affermato che le "nazioni partner" che partecipano "in pieno" sono l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Baherein. "La decisione di condurre i raid aerei è stata presa oggi dal comandante del Comando centrale Usa sulla base dell'autorizzazione ricevuta dal Comandante in capo", il presidente Barack Obama, ha detto l'ammiraglio Kirby. Secondo quanto riferisce il Washington Post, gli Usa avevano individuato almeno 20 obiettivi da colpire nella prima ondata di bombardamenti in Siria, che fa seguito ad una campagna avviata già lo scorso 8 agosto contro obiettivi dell'Isis in Iraq. Da allora, a ritmo quotidiano, i caccia americani hanno preso di mira e distrutto almeno 190 obiettivi. Secondo la Ong Osservatorio siriano dei diritti umani, almeno 20 miliziani sono già stati uccisi nei raid.
L'attacco al cuore dello Stato islamico - Fino ad ora è stata però soprattutto una campagna a carattere di difesa, per proteggere il personale diplomatico e militare americano nel Nord dell'Iraq e per sostenere le forze irachene impegnate a contrastare l'avanzata dell'Isis nella regione della strategica diga di Mosul e verso la città di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno. Questa volta, secondo le indicazioni, gli obiettivi presi di mira sarebbero nel 'cuore' dello Stato islamico, a Raqqa, la città nel nord della Siria dove il 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi ha posto la sua 'capitale'. In particolare si parla di centri di comando e controllo e di campi di addestramento e di depositi di armi e munizioni. La conferma sembra arrivare proprio dagli abitanti della città, che via Twitter riferiscono di numerose esplosioni e di continui sorvoli di aerei da guerra.
Damasco informata dei raid - La Siria è stata informata dagli Stati Uniti dei raid americani effettuati sul suo territorio contro l'Isis, ha annunciato oggi il ministero degli Esteri di Damasco.
Francese rapito - Un gruppo legato all'Isis ha rivendicato oggi con un video il rapimento di un francese in Algeria e ha minacciato di ucciderlo entro 24 ore se la Francia non fermerà i raid contro i jihadisti in Iraq. Nel video si mostra l'ostaggi, Hervè Pierre Gourdel, che chiede al presidente Hollande di farlo uscire da questa situazione. Il gruppo jihadista algerino "Jund al-Khilafa" (I soldati del Califfato) che ha rivendicato il rapimento del cittadino francese, ha fatto professione di fedeltà all'Isis.
L'Isis minaccia ancora - "Attaccate i civili" e "uccidete i miscredenti in qualunque modo possibile e immaginabile". E' l'ultima agghiacciante minaccia che l'Isis invia all'Occidente. Un delirante messaggio audio di 42 minuti del portavoce dello stato islamico, Abu Muhammed al Adnani, che fa seguito ai video diffusi nei giorni scorsi dalla propaganda jihadista nel quale si indicano tutti gli obiettivi del Califfato. A cominciare da Roma, non come luogo fisico, ma 'cuore' del 'nemico crociato', capitale dell'Occidente cristiano: nel messaggio infatti non viene mai citata direttamente l'Italia. "Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le croci e faremo schiave le vostre donne, con il permesso di Allah": minaccia al Adnani che pronuncia parole particolarmente violente anche contro il presidente Usa Barack Obama, definito "il ciuco degli ebrei" e chiamato tre volte "vile". L'incubo Isis ha già provocato l'esodo di almeno 130.000 curdi in fuga dalla Siria alla Turchia, per quella che si preannuncia come una nuova crisi umanitaria. Mentre alcuni deputati di Baghdad denunciano un attacco con armi chimiche a nord di Falluja, in cui sarebbero rimasti uccisi, asfissiati, almeno 300 soldati. Una notizia che, se confermata, rappresenterebbe un'inquietante escalation del conflitto.
23 settembre 2014
Redazione Tiscali
Ultima modifica di Avanguardia; 23-09-14 alle 08:52
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Damasco,aereo abbattuto è caccia siriano | tiscali.notizie
(ANSA) - BEIRUT, 23 SET - Il regime siriano conferma che Israele ha abbattuto un velivolo militare siriano sulle Alture occupate del Golan. Lo si apprende da un comunicato diffuso dalla tv di Stato siriana. Poco prima era giunta la conferma da Israele dell'intercettazione di un'aereo siriano sul Golan. "Un velivolo siriano si è infiltrato nello spazio aereo israeliano ed è stato intercettato dai sistemi di difesa Patriot", aveva detto il portavoce militare israeliano.
23 settembre 2014
Ultima modifica di Avanguardia; 23-09-14 alle 14:54
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