25 anni fa il referendum che salvo' la Svizzera

[animal]

No ragazzi, ancora referendum per la Svizzera in europa?
Ditelo che blocco le pratiche di naturalizzazione...andassero!!!

[Halberdier]

No ragazzi, ancora referendum per la Svizzera in europa?
Ditelo che blocco le pratiche di naturalizzazione...andassero!!!

Beh, ovvio; i referendum andranno avanti, come da prassi consolidata, finché la Svizzera non aderisce all'UE... o finché l'UE non crolla. Ma la seconda possibilità è più probabile, allo stato attuale.
Ma qui si parla più che altro del panico di Levrat nel vedere il sogno del PS, ovvero l'Anshluss della Svizzera all'UE, in pericolo. Lasciali fare; più urlano, peggio sarà per loro.

[animal]

Beh, ovvio; i referendum andranno avanti, come da prassi consolidata, finché la Svizzera non aderisce all'UE... o finché l'UE non crolla. Ma la seconda possibilità è più probabile, allo stato attuale.
Ma qui si parla più che altro del panico di Levrat nel vedere il sogno del PS, ovvero l'Anshluss della Svizzera all'UE, in pericolo. Lasciali fare; più urlano, peggio sarà per loro.

Beh non fanno certo una bella figura.
D'altrocanto, i cantoni del nord vedono come sta andando l'europa e non penso che si facciano incantare dai lamenti socialisti!
Tantomeno il Ticino che ha l'esempio italiano a 2 km!
Indubbiamente una libera coscienza come queélla Svizzera all'europa da' molto fastidio........
vedremo......terro' una valigia pronta per la Siberia o ancora piu' ad est nel caso!

[Halberdier]

Beh, ovvio; i referendum andranno avanti, come da prassi consolidata, finché la Svizzera non aderisce all'UE... o finché l'UE non crolla. Ma la seconda possibilità è più probabile, allo stato attuale.

Unione europea a rischio. Ecco perché

L’elefante — Per gli anglo-americani, “the elephant in the room” è quel gigantesco problema che tutti fanno finta di non vedere. È lì, incombe, ma è disdicevole parlarne. L’elefante occidentale del momento è la sopravvivenza dell’Unione Europea.

Il Trattato di Schengen sulla libera circolazione—il coronamento dell’unità europea—è nei fatti morto. C’è la Brexit e il crescente sospetto delle diplomazie extra Ue che Bruxelles, piuttosto che cercare un accordo con gli inglesi, tenti di obbligarli ad abbandonare la partita. Qualcuno pensa che se escono di continuo nuove condizioni irricevibili—la cessione di diritti su Gibilterra (inglese dal 1713) alla Spagna o un processo per l’Irlanda del Nord (inglese da circa il 1650) analogo alla restituzione di Hong Kong alla Cina—sia perché l’Unione si sarebbe accorta dell’impossibilità di raggiungere un accordo accettabile a tutti i 27 stati membri: il fallimento, se deve esserci, dev’essere colpa di qualcun altro…

Il buio oltre la Manica trova un riflesso ad Est, dove l’Ue ora vuole togliere il voto nelle istituzioni europee alla Polonia—una democrazia elettiva sì, ma non “politically correct” come piace a Bruxelles. Il paese si era già permesso di agire in autonomia contro la crisi migratoria. Il tentativo di spingerlo fuori dal Governo europeo però non piace per niente agli altri membri del “Gruppo di Visegrad”—Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e, in divenire, anche Austria—che forse ne vedono il loro futuro.

A Sud, dove la debolezza economica rende l’Italia sostanzialmente pacifica, la Svizzera invece dà segni di forte insoddisfazione con la sua “parziale integrazione” nell’Ue. La Presidente della Confederazione, Doris Leuthard, ha recentemente detto che il Paese potrebbe presto indire un referendum popolare per “chiarire” quel rapporto. Intanto, la Svizzera medita di non versare più il pagamento di un miliardo di euro al “Fondo di Coesione” di Bruxelles. Poi c’è un altro problem State: la stessa Germania, specialmente alla luce della sua relazione “peculiare” con la Russia. Un diplomatico britannico ride: “I russi hanno comprato metà Berlino, a partire da ‘Gazprom Gerhard’ (Schroeder, l’ex cancelliere, ora Presidente della Rosneft russa) per arrivare alla ‘tea lady’ che gira con il carrello negli uffici”. La Cancelliera Merkel personalmente detesta Vladimir Putin, ma, con la difficoltà a formare un nuovo governo tedesco, il “ferro” di cui sarebbe fatta appare tendere sempre di più verso la latta.

Vista la confusione, vista l’impazienza tedesca—aldilà di quali possano essere i rapporti con la Russia— non sorprende che girino con insistenza chiacchiere di incontri “informali ed esplorativi” per esaminare la possibile creazione di una sorta di “nocciolo duro” dell’Unione—forse Francia, Germania, e i paesi Benelux—e lasciare gli altri al loro destino e al ruolo di stati buffer protettivi dei primari.

L’unico grande progetto di unità ancora attuale è la creazione di un esercito comune europeo, ma finché consisterebbe di “truppe da parata” prese in prestito—e con Jean-Claude Juncker come “Commander in Chief”—non tutti i paesi membri ne condividono l’urgenza. Non doveva andare così. Non era stato promesso un “Tausendjähriges Reich”—il “regno millenario” dei tedeschi—ma l’Unione doveva resistere nel tempo. Non è ancora andata. Forse ce la fa, ma quant’è grande quell’elefante!

Unione europea a rischio. Ecco perché - Affaritaliani.it

[animal]

No sarebbe male il Benelux con germania e Francia, di fatto paesi ormai islamizzati per i fatti loro.
Il gruppo Visegrad con le frontiere ben chiuse, e i paesi mediterranei a fluttuare liberi di decidere il proprio destino.
E la Svizzera sdoganata dal legaccio europeo!
Dove si firma?

[Halberdier]

Beh non fanno certo una bella figura.
D'altrocanto, i cantoni del nord vedono come sta andando l'europa e non penso che si facciano incantare dai lamenti socialisti!
Tantomeno il Ticino che ha l'esempio italiano a 2 km!
Indubbiamente una libera coscienza come queélla Svizzera all'europa da' molto fastidio........
vedremo......terro' una valigia pronta per la Siberia o ancora piu' ad est nel caso!

Per un'adesione vera e propria occorre la doppia maggioranza di Popolo e Cantoni, e i Cantoni hanno già dimostrato di essere in maggioranza refrattari. L'ultima volta che si è votato in merito anche il 70% della popolazione lo era.
Per quella riedizione mascherata dello SEE che è l'accordo-quadro, per cui sarebbe possibile solo un referendum facoltativo (lo stesso principio che ha trasformato la Costituzione Europea, che richiedeva il voto popolare in vari Paesi, nel Trattato di Lisbona che non lo richiedeva) ci sono già importanti forze contrarie in marcia, ed ho fortissimi dubbi che raggiungerà una maggioranza anche solo tra i politici.
Senza considerare che c'è in ballo la modifica della legge sulle armi per riprendere le regole di Schengen, e già per quello tira una "brutta" aria.

No sarebbe male il Benelux con germania e Francia, di fatto paesi ormai islamizzati per i fatti loro.
Il gruppo Visegrad con le frontiere ben chiuse, e i paesi mediterranei a fluttuare liberi di decidere il proprio destino.
E la Svizzera sdoganata dal legaccio europeo!
Dove si firma?

Non si può firmare. Ma potrebbe lo stesso accadere.

[animal]

io non voglio morire europeo! questo deve essere chiaro!
Se la Svizzera mi fa questo scherzo, me ne vado!

[Leviathan]

Beh, ovvio; i referendum andranno avanti, come da prassi consolidata, finché la Svizzera non aderisce all'UE... o finché l'UE non crolla. Ma la seconda possibilità è più probabile, allo stato attuale.
Ma qui si parla più che altro del panico di Levrat nel vedere il sogno del PS, ovvero l'Anshluss della Svizzera all'UE, in pericolo. Lasciali fare; più urlano, peggio sarà per loro.

ancora avete imbecilli che insistono per entrare nel quarto reich?????

[Sgiar]

https://forum.termometropolitico.it/...-2050-tut.html

Poi, fa parte di Schengen e del mercato comune. Insomma, è in UE, ma senza aver rappresentanza nel parlamento.

[Halberdier]

ancora avete imbecilli che insistono per entrare nel quarto reich?????

Il partito socialista ce l'ha nello statuto, tanto per cominciare. Assieme al superamento del capitalismo, allo smantellamento dell'esercito e alla distruzione dei Cantoni.
Poi la cosa è abbastanza trasversale ai partiti, ma nessuno ne ha tanti quanto loro; anzi, riportiamo i dati dei membri dell'assemblea federale (li avevo già citati altrove):

« Nel 2003 alla domanda "siete favorevoli all'adesione della Svizzera all'UE" hanno risposto "Si":
- il 97,3% dei candidati del Partito Socialista
- il 43,2% dei candidati del Partito Popolare Democratico
- il 41% dei candidati del Partito Liberale Radicale
- il 3,4% dei candidati dell'Unione Democratica di Centro

Nel 2015 alla domanda "siete favorevoli all'adesione della Svizzera all'UE" hanno risposto "Si":
- il 52,5% dei candidati del Partito Socialista
- il 4% dei candidati del Partito Popolare Democratico
- il 2,9% dei candidati del Partito Liberale Radicale
- lo 0% dei candidati dell'Unione Democratica di Centro »

https://forum.termometropolitico.it/...-2050-tut.html
Poi, fa parte di Schengen e del mercato comune. Insomma, è in UE, ma senza aver rappresentanza nel parlamento.

Schengen, dove in effetti la Svizzera la rappresentanza ce l'ha è fortemente a rischio per via dell'ennesima modifica in senso limitatorio della legge sulle armi.
Che la Svizzera sia nel mercato comune... beh, proprio in questi giorni a Bruxelles hanno voluto dimostrare il contrario. E anche prima non hanno perso occasione per farlo.
Infine, che se ne farebbe di una rappresentanza che rasenterebbe il 2% in un parlamento che non ha potere di cambiare la politica UE, e che anche avendolo non avrebbe alcuna intenzione, per farlo, di seguire le proposte svizzere? Già la rappresentanza che ha nell'area Schengen non serve ad un tubo, figurati se fosse membro dell'UE.