Originariamente Scritto da
Kobra
Dunque...
- premesso che le argomentazioni addotte dall'uomo del Quirinale sono inconfutabbbbili e perfette nella loro esposizione anche se, in realtà, ci sembra strano aver ribadito con siffatto vigore istituzionale certe OVVIETA'...
- considerato che tali esternazioni si son rese necessarie per i molteplici tiramenti di giacca sia da parte di berlusconiani frettolosi che da ex-magisteri garantisti che lo hanno accusato di pavidità
- assodato senza ombra di dubbio che il signore in questione "esterna" abitualmente un giorno si e l'altro pure praticamente su ogni aspetto della vita sociale e politica del Paese manco fosse il Papa,
facendo appello alla nostra abituale ingenuità e fiducia nel prossimo, ci chiediamo e Vi chiediamo quale sia stato il motivo arcano (e se ci sia stato qualche indiretto messaggio trasversale, orizzontale o verticale) per il quale il nostro amato presidente della repubblica abbia concesso l'intervista ad un giornale come
L'Unità che, in termini di copie vendute, non è certo ai primi posti dell'editoria italiana.
Vogliamo sperare che il suddetto signore abbia unicamente voluto dare un aiutino istituzionale ad un giornaletto in evidente difficoltà.
Peraltro un giornaletto appartenente ad un noto partito politico nel quale, oh! sorpresa, pure l'amato presidente ha militato e milita tuttora nonostante la missione super partes che gli è stata affidata.
Pensiamo, sempre ricorrendo alla nostra ingenuità, che se Egli voleva dare più lustro e risalto al suo discorso meglio avrebbe fatto a d affidarlo alle colonne di un
Corriere della Sera, ad esempio. Oppura
La Stampa.
E, se proprio voleva evitarsi le nostre ingenue perplessità, pensiamo che
l'OSSERVATORE ROMANO sarebbe stato perfetto.