Colpo di Scena nella campagna elettorale per le regionali in Lombardia.
Il Presidente uscente della Regione Roberto Maroni rinuncia a ricandidarsi
La notizia circolava da qualche mese ma ora è divenuta realtà. Nel corso di una conferenza stampa, Roberto Maroni dovrebbe annunciare la sua intenzione di non ricandidarsi (ufficialmente per “ragioni personali” anche se qualcuno sospetta una “motivazione politica”) per un nuovo mandato alla guida della Regione Lombardia. Manca l'ufficialità ma il comunicato diramato dopo il vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni lascia poco spazio alle interpretazioni. “Sulle regionali - si legge - la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi. Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per motivi personali non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato”
Anche il segretario lombardo della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi, guarda già al dopo Maroni: “Se il presidente Maroni dovesse confermare la sua indisponibilità a ricandidarsi alla guida della Regione - la Lega Lombarda nel pomeriggio riunirà il Consiglio Nazionale per ratificare il candidato, condiviso con tutti gli alleati del centrodestra, idoneo a garantire il buon proseguimento del lavoro svolto in questi anni dalla giunta Maroni per continuare a far crescere la nostra Lombardia”. La notizia fa esultare il centrosinistra con Matteo Renzi che twitta un secco: “Forza Giorgio!”.
«Maroni non si candida. La partita in Lombardia può riaprirsi. Ma perché accada si deve ricostruire un’alleanza, subito. Sarebbe folle non usare questa occasione» ha commentato l’assessore milanese piddino Pierfrancesco Majorino.
Se fino ad oggi, infatti, il candidato del Pd Giorgio Gori sembrava partire nettamente svantaggiato nella sfida con Maroni (anche perché Liberi e uguali non hanno intenzione di sostenerlo), ora la partita sembra essersi riaperta. Certo, molto dipende da chi sceglierà il centrodestra. La Lega , primo partito del centrodestra nella regione, rivendica naturalmente per sé la presidenza e il nome a cui sta pensando è quello dell'ex sindaco leghista di Varese Attilio Fontana ma la berlusconiana Mariastella Gelmini dopo la rinuncia di Maroni spera che “la palla passi ora a Forza Italia (anche se in Lombardia ha numeri relativamente molti ridotti rispetto alla Lega) ottenendo una sua personale candidatura alla presidenza .