Elezioni regionali 2018: sei sono i candidati in corsa per la presidenza , il centrodestra appoggia Fontana ed il centrosinistra candida Gori senza l'apoggio di Liberi e Uguali
I nodi delle candidature alle elezioni regionali 2018 si stanno progressivamente sciogliendo.
La situazione il Lombardia è ben definita: sono sei i candidati presidenti che si sfideranno per la presa del Pirellone. O meglio, saranno sei se tutti riusciranno a raccogliere le 20mila firme necessarie per potersi presentare. Traguardo non così scontato per tutti.
Ma vediamo chi sono i candidati alla presidenza della Lombardia (in ordine alfabetico): Giulio Arrighini (Grande Nord); Attilio Fontana (Lega Nord, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Partito Pensionati, Rivoluzione Cristiana, Movimento Nazionale per la Sovranità); Massimo Gatti (Sinistra per la Lombardia); Giorgio Gori (Partito democratico sostenuto da Lombardia progressista, Area civica, Verdi e Partito Socialista); Onorio Rosati (Liberi e Uguali); Dario Violi (Movimento 5 Stelle).
Venerdì sera si è sciolta la riserva di Liberi e Uguali, che ha deciso di correre con un proprio candidato in Lombardia, puntando sul consigliere lombardo Onorio Rosati.
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Scritto da: Camilla Ferrandi
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Liberi e Uguali sostengono la candidatura di Fontana e sono di sinistra loro, in aggiunta al fatto che Grasso strizza l'occhio a 5S all'interno delle cui fila annoverano una maggioranza di elettori di destra.
A questo punto va concluso che le dinamiche di Liberi e Uguali (a sentire Fontana non sarebbe proprio così) sono esclusivamente quelle di poltrona
Appunto disperdendo i voti a SX, in considerazione del fatto che la dx presenta un candidato unico apriamo le porte a Fontana persona con profondi valori di sinistra, valori che nel discorso di ieri sono emersi in tutta la loro interezza, non ritengo sia una strategia di chi crede in certi valori, il programma di Gori mi è apparso al quanto condivisibile, un'area della formazione Liberi ed Uguali sul territorio aveva anche inviato una lettera a Grasso pregandolo di convergere sulla candidatura di Gori.
Tutto questo per attaccare Renzi, ma alla gente non pensano? Un governatore leghista estremista è il risultato, poi se vogliamo prendiamoci anche in giro, con la % di elettori di Liberi e Uguali il candidato Rosati è fuori dai giochi, ma va ad indebolire ulteriormente la candidatura di Gori promosso in pratica da un solo partito contro una coalizione.
Io non sono poi così sicuro che sia uno svantaggio. In Lombardia il peso dell'elettorato moderato è notevole ed ha già dimostrato di essere elastico nella scelta di candidati di Csx se abbastanza moderati. I voti tolti al Cdx in questo modo poi valgono doppio rispetto ai voti che può apportare LeU. D'altronde i voti di LeU saranno comunque ridotti rispetto al potenziale per la logica del voto utile. IN BOCCA AL LUPO GORI!
la triste ma per niente sorprendente verità:
Fontana: «La razza bianca? Mi ha portato fama e consensi. E ora fuori i centomila clandestini in Lombardia» - Corriere.it