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  1. #1
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    Predefinito Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Una compagine di sinistra, che oggi si professa tale, e che vuole aspirare a gestire i problemi.. deve avere la forza di imporre e parlare di questi argomenti trovando valide soluzioni.

    NON IMPONENDO LE SOLUZIONI, ma concertandole con le altre forze politiche.


    a) Il sostegno al reddito: Non c è trippa per gatti, vanno trovate misure atte a migliorare il benessere complessivo delle persone, invogliandole poi a loro volta ad investire su se stesse e nella società. Per farlo c è bisogno di distribuire i soldi a queste persone. Che sia con un reddito di inserimento, che sia con contributi e defiscalizzazioni, vanno trovati sti soldi.

    b) Il dissesto idrogeologico: anche qui poco da dire: tra abusivismo, appalti truccati e veri e propri disastri su come sono stati (??) logisticamente e materialmente costruite città, quartieri, opere pubbliche e private, ovvero il cosiddetto sperpero di danaro pubblico, la mancata modernizzazione delle infrastrutture, il digital divide a partire dalle fondamenta di Casa Italia (si pensi al fatto che dopo 20 anni di "libero mercato" le centrali telefoniche sono ancora solo quelle della vecchia SIP, che la banda larga in Italia copre a stento un terzo del paese e solo ALCUNE GRANDI AREE, che alcune aree montane sono ISOLATE sul piano dei servizi telefonici ed idrici ecc ecc)

    c) Il lavoro giovanile: anche qui, una problematica che va a incidere fortemente su altre macroaree politiche: famiglia, sviluppo ed innovazione, scuola, impresa. L italia non può più permettersi di vedere intere generazioni bruciate sul lavoro precario e\o non esistente, in nome del puro sostegno alle imprese ed al patrimonio imprenditoriale; specie di una classe imprenditoriale come quella italiana che non guarda allo sviluppo, ma al proprio orticello.

    d) Una nuova concertazione generazionale: ovvero fare in modo che un paese sempre più vecchio non costringa i vecchi a dover "mantenere" i giovani o i primi adulti tramite il "welfare familiare" ed i "debiti privati in conto terzi" ma allo stesso tempo non costringa i giovani a dover mantenere il welfare con i loro contributi attuali a coloro che stanno diventando anziani.

    e) La gestione dell accoglienza dei flussi migratori: Poco da dire.. non si è saputo gestire: va rivista con una chiave di lettura del fenomeno in modo da non essere uno spunto mediatico al becero razzismo e\o intolleranza.

    f) Saper imporre una VISIONE PROGETTUALE DI FUTURO: dire alle generazioni attuali COME VIENE VISTO DA SINISTRA il mondo nei prossimi 30 anni; non parlare più AI VECCHI DI 30 ANNI FA come farli campare oggi.
    Non aspettarti mai nulla dalla vita, cosicchè¨ non rimarrai mai deluso.

  2. #2
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Plutarco Visualizza Messaggio
    Una compagine di sinistra, che oggi si professa tale, e che vuole aspirare a gestire i problemi.. deve avere la forza di imporre e parlare di questi argomenti trovando valide soluzioni.

    NON IMPONENDO LE SOLUZIONI, ma concertandole con le altre forze politiche.


    a) Il sostegno al reddito: Non c è trippa per gatti, vanno trovate misure atte a migliorare il benessere complessivo delle persone, invogliandole poi a loro volta ad investire su se stesse e nella società. Per farlo c è bisogno di distribuire i soldi a queste persone. Che sia con un reddito di inserimento, che sia con contributi e defiscalizzazioni, vanno trovati sti soldi.

    b) Il dissesto idrogeologico: anche qui poco da dire: tra abusivismo, appalti truccati e veri e propri disastri su come sono stati (??) logisticamente e materialmente costruite città, quartieri, opere pubbliche e private, ovvero il cosiddetto sperpero di danaro pubblico, la mancata modernizzazione delle infrastrutture, il digital divide a partire dalle fondamenta di Casa Italia (si pensi al fatto che dopo 20 anni di "libero mercato" le centrali telefoniche sono ancora solo quelle della vecchia SIP, che la banda larga in Italia copre a stento un terzo del paese e solo ALCUNE GRANDI AREE, che alcune aree montane sono ISOLATE sul piano dei servizi telefonici ed idrici ecc ecc)

    c) Il lavoro giovanile: anche qui, una problematica che va a incidere fortemente su altre macroaree politiche: famiglia, sviluppo ed innovazione, scuola, impresa. L italia non può più permettersi di vedere intere generazioni bruciate sul lavoro precario e\o non esistente, in nome del puro sostegno alle imprese ed al patrimonio imprenditoriale; specie di una classe imprenditoriale come quella italiana che non guarda allo sviluppo, ma al proprio orticello.

    d) Una nuova concertazione generazionale: ovvero fare in modo che un paese sempre più vecchio non costringa i vecchi a dover "mantenere" i giovani o i primi adulti tramite il "welfare familiare" ed i "debiti privati in conto terzi" ma allo stesso tempo non costringa i giovani a dover mantenere il welfare con i loro contributi attuali a coloro che stanno diventando anziani.

    e) La gestione dell accoglienza dei flussi migratori: Poco da dire.. non si è saputo gestire: va rivista con una chiave di lettura del fenomeno in modo da non essere uno spunto mediatico al becero razzismo e\o intolleranza.

    f) Saper imporre una VISIONE PROGETTUALE DI FUTURO: dire alle generazioni attuali COME VIENE VISTO DA SINISTRA il mondo nei prossimi 30 anni; non parlare più AI VECCHI DI 30 ANNI FA come farli campare oggi.
    Sulla a naturalmente concordo. Io penso che non ci si debba limitare al RdC, ma andare altro, sul modello tedesco e scandinavo. Per il finanziamento...tassazione sulle prime case di lusso, tobin tax et similia.

    Sulla b di novo concordo, però non penso che sia una issues così "sentita", sia pur avendo concretamente una grandissima importanza.

    Idem sulla c, ovviamente concordo. Io penso che si debba guardare ai modelli tedeschi o scandinavi, ma naturalmente sono discorsi molto ampi.

    Solo: io aggiungerei anche la questione europea, che potenzialmente potrebbe "conetenere" tutte le altre. Il tema però politicamente è estremamente pericoloso e va ben valutato.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  3. #3
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Sulla a naturalmente concordo. Io penso che non ci si debba limitare al RdC, ma andare altro, sul modello tedesco e scandinavo. Per il finanziamento...tassazione sulle prime case di lusso, tobin tax et similia.

    Sulla b di novo concordo, però non penso che sia una issues così "sentita", sia pur avendo concretamente una grandissima importanza.

    Idem sulla c, ovviamente concordo. Io penso che si debba guardare ai modelli tedeschi o scandinavi, ma naturalmente sono discorsi molto ampi.

    Solo: io aggiungerei anche la questione europea, che potenzialmente potrebbe "conetenere" tutte le altre. Il tema però politicamente è estremamente pericoloso e va ben valutato.
    Il modello scandinavo è ciò a cui aspiro da anni, il problema in italia è la mentalità.

    Il finanziamento, e su questo devo dare ragione a chi lo scrive (non mi ricordo se @TheLastOfUs o @Robert) deve nascere non nel colpire investimenti, ma le rendite ed i risparmi; i soldi ci sono.. vanno messi in circolo e soprattutto monitorati:

    Nel modello scandinavo tutto funziona perchè l evasione è davvero difficile, dato che con il Personnumer le transazioni sono quasi del tutto elettroniche e certificate: ce li vedi gli italiani che fanno una cosa del genere?


    la B: è LA VERA SFIDA DI QUESTO PAESE (leggere oggi Del Rio mi fa ridere). OPERE PUBBLICHE NEL DEMOLIRE L ABUSO è l unica cosa sensata da fare. INVECE DI PENSARE A FARE IL NUOVO.. SISTEMARE IL VECCHIO E L INCOMPLETO. Creare un sistema di appalti seguendo il principio del prezzo medio d offerta e non il prezzo più basso "accartellato" da parte dei soliti noti; in modo che si riducono le truffe, gli inserimenti della malavita e soprattutto si TUTELI LA QUALITà della messa in opera e dei salari di chi dovrà lavorare.
    Inoltre è in questo modo che modernizzi davvero il paese.

    Come posso io, faccio un esempio, mettere una fibra ottica, se l ultimo miglio è ancora in rame, la cablatura in adsl ull non raggiunge il 40% di questa nazione, dovendo sfruttare il WHS delle vecchie centrali SIP\TELECOM e le case NON SONO A NORMA, specie nei centri storici, con gli impianti elettrici che possono reggere tranquillamente il segnale in fibra?

    La Svezia l anno prossimo con Ericcson inaugura il 5g con copertura nazionale immediata, non "esperimento" social e di marketing per 4 delle nostre grandi città (che sono puntualmente sempre le solite: Torino, Milano Bologna: Napoli e Roma hanno puntualmente problemi nello sviluppo del segnale con tutti i gestori e non tutta la città è cablata. Svezia che con nonchalance ha il wifi negli autobus pubblici gratis al pubblico, un sistema di wimax vicino ad ogni edificio pubblico condivisibile facilmente, ed una struttura in fibra a copertura totale per tutte le case, anche quelle a Kiruna, la zona più fredda svedese).
    Non aspettarti mai nulla dalla vita, cosicchè¨ non rimarrai mai deluso.

  4. #4
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Mah, queste sono idee riformiste che a parole potrebbero portarle avanti anche da un D'Alema. Secondo me la sinistra dovrebbe invece recuperare intanto un profilo anti-sistema, mentre se adesso si va al Bar e si dice di essere di sinistra ti vedono come il più servo dei padroni, poi ricominciare ad opporsi alle guerre Nato, e poi soprattutto opporsi a tutte le misure neoliberiste dell'UE come il Fiscal Compact (ovviamente non alla Renzi). Sul Venezuela per esempio o sul CETA, versione aggiornata del TTIP, c'è stato un silenzio vergognoso a sinistra se non addirittura, nel caso del Venezuela, si è parteggiato per i ribelli sobillati dalla Nato!

  5. #5
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Plutarco Visualizza Messaggio
    Il modello scandinavo è ciò a cui aspiro da anni, il problema in italia è la mentalità.

    Il finanziamento, e su questo devo dare ragione a chi lo scrive (non mi ricordo se @TheLastOfUs o @Robert) deve nascere non nel colpire investimenti, ma le rendite ed i risparmi; i soldi ci sono.. vanno messi in circolo e soprattutto monitorati:

    Nel modello scandinavo tutto funziona perchè l evasione è davvero difficile, dato che con il Personnumer le transazioni sono quasi del tutto elettroniche e certificate: ce li vedi gli italiani che fanno una cosa del genere?


    la B: è LA VERA SFIDA DI QUESTO PAESE (leggere oggi Del Rio mi fa ridere). OPERE PUBBLICHE NEL DEMOLIRE L ABUSO è l unica cosa sensata da fare. INVECE DI PENSARE A FARE IL NUOVO.. SISTEMARE IL VECCHIO E L INCOMPLETO. Creare un sistema di appalti seguendo il principio del prezzo medio d offerta e non il prezzo più basso "accartellato" da parte dei soliti noti; in modo che si riducono le truffe, gli inserimenti della malavita e soprattutto si TUTELI LA QUALITà della messa in opera e dei salari di chi dovrà lavorare.
    Inoltre è in questo modo che modernizzi davvero il paese.

    Come posso io, faccio un esempio, mettere una fibra ottica, se l ultimo miglio è ancora in rame, la cablatura in adsl ull non raggiunge il 40% di questa nazione, dovendo sfruttare il WHS delle vecchie centrali SIP\TELECOM e le case NON SONO A NORMA, specie nei centri storici, con gli impianti elettrici che possono reggere tranquillamente il segnale in fibra?

    La Svezia l anno prossimo con Ericcson inaugura il 5g con copertura nazionale immediata, non "esperimento" social e di marketing per 4 delle nostre grandi città (che sono puntualmente sempre le solite: Torino, Milano Bologna: Napoli e Roma hanno puntualmente problemi nello sviluppo del segnale con tutti i gestori e non tutta la città è cablata. Svezia che con nonchalance ha il wifi negli autobus pubblici gratis al pubblico, un sistema di wimax vicino ad ogni edificio pubblico condivisibile facilmente, ed una struttura in fibra a copertura totale per tutte le case, anche quelle a Kiruna, la zona più fredda svedese).
    Beh, ma io su questo concordo con te. Però la questione si riconduce ad un più ampio tema di intervento statale nell'economia, anche per favorire il rinnovamento delle infrastrutture. Magari pensando perfino di istituire una apposita commissione (o un ministero, se mai capitasse l'occasione) che valuti i progetti su cui investire. Aggiungerei anche che questo va collegato alla strategia sui fondi comunitari. Guardiamo all'esempio polacco: si sono letteralmente ricostruiti il paese usando fondi comunitari, mentre da noi (e mi duole dirlo, in special modo nelle regioni meridionali!) i fondo sono quasi completamente non utilizzati. Il problema è che sono gestiti a livello regionale, mentre secondo me ci dvrebbe essere una autorità nazionale che quanto meno coordini la gestione di quei fondi per organizzare un sistema coerente e funzionale a livello nazionale. I porti, le strade, la rete (anche quella, sulla fibra non posso non darti ragione) non solo porterebbero benefici, ma creerebbero anche nuova occupazione.

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Mah, queste sono idee riformiste che a parole potrebbero portarle avanti anche da un D'Alema. Secondo me la sinistra dovrebbe invece recuperare intanto un profilo anti-sistema, mentre se adesso si va al Bar e si dice di essere di sinistra ti vedono come il più servo dei padroni, poi ricominciare ad opporsi alle guerre Nato, e poi soprattutto opporsi a tutte le misure neoliberiste dell'UE come il Fiscal Compact (ovviamente non alla Renzi). Sul Venezuela per esempio o sul CETA, versione aggiornata del TTIP, c'è stato un silenzio vergognoso a sinistra se non addirittura, nel caso del Venezuela, si è parteggiato per i ribelli sobillati dalla Nato!
    Calma, calma. Non cominciamo con le accuse di riformismo ed estremismo, serve unità, ricordatelo.
    E del resto su molte cose che scrivi la penso come te. Il fiscal compat va superato, e quella è una battaglia che andrebbe fatta sia a livello nazionale (ricordati che abbiamo il pareggio di bilancio in Costituzione, cosa che evidentemente richiede una modifica) sia a livello europeo, a Bruxelles. Il TTIP è un altro tema interessante, ma più che rigettarlo tout court io lo rivedrei principalmente per alcune garanzie, in special modo sulla qualità, sui modi di produzione sull'igene dei prodotti dei partner. Il Venezuela....non voglio esprimermi nel merito, ammetto di non conoscere a fondo la situazione, però vorrei dirti che, almeno ad una primissima impressione, se l'opposizione a Maduro sembra la solita coalizione liberista che privatizzerà tutto a beneficio di pochi, anche Maduro non sta comportandosi particolarmente bene...diciamo che pare una situazione grigia, in cui più che parteggiare per uno o l'altra fazione spererei che il Venezuela non diventi l'ennesima repubblica delle banane sudamericana con verniciatura di destra (o di sinistra).
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  6. #6
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Calma, calma. Non cominciamo con le accuse di riformismo ed estremismo, serve unità, ricordatelo.
    E del resto su molte cose che scrivi la penso come te. Il fiscal compat va superato, e quella è una battaglia che andrebbe fatta sia a livello nazionale (ricordati che abbiamo il pareggio di bilancio in Costituzione, cosa che evidentemente richiede una modifica) sia a livello europeo, a Bruxelles. Il TTIP è un altro tema interessante, ma più che rigettarlo tout court io lo rivedrei principalmente per alcune garanzie, in special modo sulla qualità, sui modi di produzione sull'igene dei prodotti dei partner. Il Venezuela....non voglio esprimermi nel merito, ammetto di non conoscere a fondo la situazione, però vorrei dirti che, almeno ad una primissima impressione, se l'opposizione a Maduro sembra la solita coalizione liberista che privatizzerà tutto a beneficio di pochi, anche Maduro non sta comportandosi particolarmente bene...diciamo che pare una situazione grigia, in cui più che parteggiare per uno o l'altra fazione spererei che il Venezuela non diventi l'ennesima repubblica delle banane sudamericana con verniciatura di destra (o di sinistra).
    Non era un'accusa, era una constatazione (il che non esprime la negatività del contenuto). Intendevo dire che si ritengono come principali e centrali le questioni di cui ha parlato Plutarco non si entra in un'ottica di rottura che secondo me sarebbe più necessaria nelle questioni già citate, dato che non usciamo proprio da 20 anni di successi. Comunque il rifiuto del Fiscal Compact, Legge Fornero e tutte queste cose richiede una rottura con chi nel centro-sinistra e a sinistra queste cose le ha votate, quindi bisogna prima stabilire con chi bisogna fare l'unità. Il TTIP e il CETA andrebbero rifiutati entrambi, sono dei tentativi americani di recuperare in maniera surrettizia l'egemonia sul mercato europeo. Mentre invece andrebbero fatti accordi con Cina, Russia e vari altri paesi, e soprattutto andrebbero tolte le sanzioni alla Russia che per l'Europa sono un suicidio. Comunque sulla questione venezuelana, rispettabile e per certi versi anche giusta la tua posizione sulla faccenda, ma a sinistra (Repubblica e a sprazzi pure il Manifesto) purtroppo si sono invece accodati alla demonizzazione assoluta del Venezuela di Maduro.

  7. #7
    bronsa querta
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Attilio Visualizza Messaggio
    Non era un'accusa, era una constatazione (il che non esprime la negatività del contenuto). Intendevo dire che si ritengono come principali e centrali le questioni di cui ha parlato Plutarco non si entra in un'ottica di rottura che secondo me sarebbe più necessaria nelle questioni già citate, dato che non usciamo proprio da 20 anni di successi. Comunque il rifiuto del Fiscal Compact, Legge Fornero e tutte queste cose richiede una rottura con chi nel centro-sinistra e a sinistra queste cose le ha votate, quindi bisogna prima stabilire con chi bisogna fare l'unità. Il TTIP e il CETA andrebbero rifiutati entrambi, sono dei tentativi americani di recuperare in maniera surrettizia l'egemonia sul mercato europeo. Mentre invece andrebbero fatti accordi con Cina, Russia e vari altri paesi, e soprattutto andrebbero tolte le sanzioni alla Russia che per l'Europa sono un suicidio. Comunque sulla questione venezuelana, rispettabile e per certi versi anche giusta la tua posizione sulla faccenda, ma a sinistra (Repubblica e a sprazzi pure il Manifesto) purtroppo si sono invece accodati alla demonizzazione assoluta del Venezuela di Maduro.
    Anzitutto credo sia il caso di evitare gli OT, dato che il 3d di plutarco ha un altro tema...
    Ciò detto permettimi di dirti due cose, dopodichè chiudiamo il deragliamento.
    In primo luogo: hai ragione, serve una rottura col passato e con certi schemi ideologici. Sono il primo ad averlo scritto. Ciò non toglie che serve anche un minimo di pragmatismo (sia pur nel rispetto dei nostri valori). Il che vuol dire che se il TTIP in se va rigettato è anche vero che gli accordi di scambio servono e fanno bene all'economia, fermo restando tutte le limitazioni di cui ti ho già scritto per quel che riguarda la qualità, l'igene e la sicurezza. Inoltre se non sbaglio il TTIP non è solo con gli USA, ma anche con Messico e Canada, paesi che non definirei egemonici, anzi. Cerchiamo di guardare al concreto.
    Quanto a Cina e Russia. Benissimo gli accordi, possiamo anche discutere delle sanzioni alla Russia, che però ritengo non siano del tutto sbagliate, considerando che i russia (COME GLI AMERICANI, che credo tu condanni) non sono scevri da accuse di imperialismo nazionalista a spese dei vicini. Qui torna il discorso che ti ho già fatto: non ha senso combattere e criticare l'imperialismo egemnonico USA per poi andare a reggere il codazzo a quello russo, che sinceramente mi pare altrettanto violento e prevaricatore...
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  8. #8
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    solo per dire che parlavo di politica prettamente interna (non per niente ho scritto in Italia )

    Sul resto, vi rispondo con comodo.
    Non aspettarti mai nulla dalla vita, cosicchè¨ non rimarrai mai deluso.

  9. #9
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Plutarco Visualizza Messaggio
    Una compagine di sinistra, che oggi si professa tale, e che vuole aspirare a gestire i problemi.. deve avere la forza di imporre e parlare di questi argomenti trovando valide soluzioni.

    NON IMPONENDO LE SOLUZIONI, ma concertandole con le altre forze politiche.


    a) Il sostegno al reddito: Non c è trippa per gatti, vanno trovate misure atte a migliorare il benessere complessivo delle persone, invogliandole poi a loro volta ad investire su se stesse e nella società. Per farlo c è bisogno di distribuire i soldi a queste persone. Che sia con un reddito di inserimento, che sia con contributi e defiscalizzazioni, vanno trovati sti soldi.

    b) Il dissesto idrogeologico: anche qui poco da dire: tra abusivismo, appalti truccati e veri e propri disastri su come sono stati (??) logisticamente e materialmente costruite città, quartieri, opere pubbliche e private, ovvero il cosiddetto sperpero di danaro pubblico, la mancata modernizzazione delle infrastrutture, il digital divide a partire dalle fondamenta di Casa Italia (si pensi al fatto che dopo 20 anni di "libero mercato" le centrali telefoniche sono ancora solo quelle della vecchia SIP, che la banda larga in Italia copre a stento un terzo del paese e solo ALCUNE GRANDI AREE, che alcune aree montane sono ISOLATE sul piano dei servizi telefonici ed idrici ecc ecc)

    c) Il lavoro giovanile: anche qui, una problematica che va a incidere fortemente su altre macroaree politiche: famiglia, sviluppo ed innovazione, scuola, impresa. L italia non può più permettersi di vedere intere generazioni bruciate sul lavoro precario e\o non esistente, in nome del puro sostegno alle imprese ed al patrimonio imprenditoriale; specie di una classe imprenditoriale come quella italiana che non guarda allo sviluppo, ma al proprio orticello.

    d) Una nuova concertazione generazionale: ovvero fare in modo che un paese sempre più vecchio non costringa i vecchi a dover "mantenere" i giovani o i primi adulti tramite il "welfare familiare" ed i "debiti privati in conto terzi" ma allo stesso tempo non costringa i giovani a dover mantenere il welfare con i loro contributi attuali a coloro che stanno diventando anziani.

    e) La gestione dell accoglienza dei flussi migratori: Poco da dire.. non si è saputo gestire: va rivista con una chiave di lettura del fenomeno in modo da non essere uno spunto mediatico al becero razzismo e\o intolleranza.

    f) Saper imporre una VISIONE PROGETTUALE DI FUTURO: dire alle generazioni attuali COME VIENE VISTO DA SINISTRA il mondo nei prossimi 30 anni; non parlare più AI VECCHI DI 30 ANNI FA come farli campare oggi.

    a) anche io punterei al modello tedesco. sarebbe un inizio. ma innanzitutto bisogna dire che I SOLDI CI SONO, non è vero che non ci sono. li hanno i soliti e lì vanno presi
    b) verissimo, per conto mio la seconda parola d'ordine dovrebbe essere "basta grandi opere, mettiamo in sicurezza il territorio". si creerebbe lavoro, sarebbe utile e non ingrasserebbe i soliti noti
    c/d) è ora che il mondo imprenditoriale paghi dazio; introdurre un nuovo statuto dei lavori che ristabilisca diritti per i lavoratori, ritornare a parlare di livello salariale decente (che è il vero problema di questo paese, anche chi lavora difficilmente riesce a campare come si deve), incentivare i prepensionamenti, abbassare l'età pensionabile. la formazione e la riqualificazione professionale la devono pagare le imprese, basta imprese che fanno i soldi grazie alla fiscalità generale
    e) sul fatto che non funzioni il metodo di accoglienza in mano alle prefetture e alle finte cooperative siamo d'accordo. Accoglienza degna dev'essere il nostro motto.
    f) temo sia il punto più complicato, ci vogliono anni di elaborazione. E' necessario, però, sicuramente.

    ah, e infine: autonomia politica, programmatica e strategica. io mi sono rotto il cazzo di essere associato al pd perchè di sinistra. Il PD è un morto che cammina e nel 2018 verrà spazzato via, noi siamo altro e va ribadito. c'è un ceto politico che gioca da mesi a parlare solo di alleanze: questi vanno buttati a mare e non bisogna manco prenderci il caffè, tanto il culo coperto lo continueranno ad avere, loro.
    -Ma dai, sarà la bora..
    -Ma non siamo a Trieste!

  10. #10
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    Predefinito Re: Le Issues politiche dei prossimi 5 anni in Italia

    Citazione Originariamente Scritto da Plutarco Visualizza Messaggio
    Una compagine di sinistra, che oggi si professa tale, e che vuole aspirare a gestire i problemi.. deve avere la forza di imporre e parlare di questi argomenti trovando valide soluzioni.

    NON IMPONENDO LE SOLUZIONI, ma concertandole con le altre forze politiche.


    a) Il sostegno al reddito: Non c è trippa per gatti, vanno trovate misure atte a migliorare il benessere complessivo delle persone, invogliandole poi a loro volta ad investire su se stesse e nella società. Per farlo c è bisogno di distribuire i soldi a queste persone. Che sia con un reddito di inserimento, che sia con contributi e defiscalizzazioni, vanno trovati sti soldi.

    b) Il dissesto idrogeologico: anche qui poco da dire: tra abusivismo, appalti truccati e veri e propri disastri su come sono stati (??) logisticamente e materialmente costruite città, quartieri, opere pubbliche e private, ovvero il cosiddetto sperpero di danaro pubblico, la mancata modernizzazione delle infrastrutture, il digital divide a partire dalle fondamenta di Casa Italia (si pensi al fatto che dopo 20 anni di "libero mercato" le centrali telefoniche sono ancora solo quelle della vecchia SIP, che la banda larga in Italia copre a stento un terzo del paese e solo ALCUNE GRANDI AREE, che alcune aree montane sono ISOLATE sul piano dei servizi telefonici ed idrici ecc ecc)

    c) Il lavoro giovanile: anche qui, una problematica che va a incidere fortemente su altre macroaree politiche: famiglia, sviluppo ed innovazione, scuola, impresa. L italia non può più permettersi di vedere intere generazioni bruciate sul lavoro precario e\o non esistente, in nome del puro sostegno alle imprese ed al patrimonio imprenditoriale; specie di una classe imprenditoriale come quella italiana che non guarda allo sviluppo, ma al proprio orticello.

    d) Una nuova concertazione generazionale: ovvero fare in modo che un paese sempre più vecchio non costringa i vecchi a dover "mantenere" i giovani o i primi adulti tramite il "welfare familiare" ed i "debiti privati in conto terzi" ma allo stesso tempo non costringa i giovani a dover mantenere il welfare con i loro contributi attuali a coloro che stanno diventando anziani.

    e) La gestione dell accoglienza dei flussi migratori: Poco da dire.. non si è saputo gestire: va rivista con una chiave di lettura del fenomeno in modo da non essere uno spunto mediatico al becero razzismo e\o intolleranza.

    f) Saper imporre una VISIONE PROGETTUALE DI FUTURO: dire alle generazioni attuali COME VIENE VISTO DA SINISTRA il mondo nei prossimi 30 anni; non parlare più AI VECCHI DI 30 ANNI FA come farli campare oggi.
    In effetti direi di tornare in tema.
    Intanto, cosa intende per concernere con le altre forze politiche? Quali altre forze politiche?

    a) Ci vuole una vasta redistribuzione della ricchezza. Ma per farlo direi che bisogna rompere con anni di influenza delle idee dominanti sulla sinistra, come per esempio il considerare la globalizzazione un fatto immodificabile.

    b)Non sono un esperto in questo campo ma secondo me bisognerebbe demolire e razionalizzare. Questa poi è un'intervento che va fatto a livello comunale e regionale, dove più si annida il clientelismo edilizio. Per fare questo però direi che i semplici poteri "democratici" non sono sufficienti.

    c)Gli imprenditori italiani più potenti e influenti, in concertazione con la classe dirigente, vorrebbero che l'Italia diventasse un paradiso per ricchi con flat tax, turismo, ristorazione ecc. (basta vedere cosa dice Farinetti). Secondo me ci vuole un piano economico che centralizzi il ruolo dello stato, basta vedere che l'economia cinese è fortemente statalista (e capitalista) ma cresce del 7% annuo in piena crisi economica. Questo potrebbe anche ampliare l'occupazione nel pubblico e ridurre la disoccupazione.

    d)Osservazione azzeccata.

    e) Sono d'accordo. Secondo me in questo campo non solo la destra leghista ha dimostrato il suo fallimento (legge Bossi-Fini che non perseguita, ma crea (!) l'immigrazione clandestina) ma anche la sinistra (per il centro-sinistra ricordo la legge Turco-Napolitano), che su una questione così seria tira fuori frasi fatte come "non ci sono frontiere" o "gli immigrati ci pagano le pensioni" che sono di una stupidità assoluta.

    f) Per questo secondo me ci vuole una riflessione critica su cosa è stato il PCI in Italia e quali suoi difetti interni ne hanno portato alla degenerazione (basta questo semplice confronto degenerativo, Togliatti-Berlinguer-Occhetto-D'Alema-Veltroni-Renzi per capire che qualcosa è lentamente andato storto!).

    Una questione che però vorrei aggiungere è, a parte gli argomenti di cui ho già parlato che secondo me fanno la differenza nel momento attuale e pragmaticamente possono portare anche consensi è questa. Sopra ho parlato del ruolo dello stato. Ora, è evidente che uno statalismo totale è di per sé foriero anche di moltissimi difetti e di derive autoritarie (non che pure adesso non ci siano!). Per cui secondo me bisogna trovare forme di bilanciamento democratico allo statalismo: diciamo forme di democrazia diretta, anche se non devono limitarsi a quella parodia di essa che propongono i 5 stelle.

 

 
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