Una cosa è la coscienza di classe, un'altra le condizioni materiali di classe. È chiaro che se oggi la borghesia è unita, potente e può condurre una lotta di classe totale attraverso il neoliberismo, è perché la classe dominata è specularmente disunita e disorganizzata.
Non ho detto che non esistono le classi ho detto che oggi la composizione è diversa.
Per me da un lato c'è l'oligarchia finanziaria che dalla globalizzazione trae arricchimento, dall'altra tutti coloro che da questo meccanismo vengono stritolati. Possiamo chiamarli con i nomi che preferiamo ma non è che oggi il proletario, la vittima di questo meccaniso, è da intendersi il solo operaio dell'industria, per semplificare.
Quanto al "nazionalismo" io intendo patriottismo e difesa strenua dello stato-nazione nella sua forma, non nazionalismo in altro senso, come ho spiegato nel post. In effetti si potrebbe chiamare più semplicemente ed in maniera appropriata sovranismo, per non dare adito ai soliti fraintendimenti
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Secondo me, complice e la fissa a italiana a sinistra verso la classe operaia e il rimescolamento impressionante delle popolazioni nelle classi, semplicemente sono stati inclusi nella borghesia elementi che di fatto borghesi non sono. Una famiglia di professori (liceo?) è - per definizione - una famiglia proletaria: eppure il fatto che avesse uno stipendio familiare cospicuo, che potesse risparmiare, che potesse comprarsi una casa al mare, etc etc, l'ha messa, nell'immaginario collettivo, tra la piccola borghesia a prescindere se questa famiglia avesse o meno fonti di reddito da rendita.
Per me uno stato decente deve fare principalmente i propri interessi, che poi sarebbero quelli della sua gente. Deve cercarlo di farlo ovviamente senza rischiare di scatenere guerre , ma anche senza farsi zerbino di interessi altrui. Ovvio che occorrono governanti con gli zebedei quadrati, roba che non è di questo tempo.
Intendo, giusto per far un piccolo esempio ma proprio terra-terra ( senza prendere grandi questioni tipo NATO... ) di quello che voglio dire con parole come nazionalismo/sovranismo/patriottismo ( e pure un pizzico di dignità che non guasta mai, anzi ), quando il Grande Fratello di Bruxelles vuole impormi di comprare tot tonnellate di olive tunisine per la produzione di olio evo, e io stato italiano, che so che facendo questo danneggio i miei cittadini produttori, allora devo avere le palle di rispondere al GF europep con un gigantesco e sonoro Suca!
Tanto per capirci.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Perfetto, il proletariato è costituito della massa salariata, che vive del proprio lavoro (oppure è disoccupata). La stratificazione può cambiare, ma le contraddizioni di classe rimangono.
Siamo d'accordo, ma Fusaro non criticava lo stato nazione in sé, quanto il nazionalismo inteso nel senso novecentesco, antagonista delle lotte proletarie e quindi di fatto precursore del mondialismo neoliberista.Quanto al "nazionalismo" io intendo patriottismo e difesa strenua dello stato-nazione nella sua forma, non nazionalismo in altro senso, come ho spiegato nel post. In effetti si potrebbe chiamare più semplicemente ed in maniera appropriata sovranismo, per non dare adito ai soliti fraintendimenti
Letto, d'accordo su tutto, anche sul non entrare in campo politico. Fusaro non ha quel ruolo.