Il segretario dem da Torino detta la linea del partito democrartico a 50 giorni esatti dalle elezioni del 4 marzo. "Non importa chi andrà a Palazzo Chigi, basta che sia del Pd".
"Benedetto Croce diceva che la politica onesta è quella capace e che l'incompetenza è sempre incompetenza anche se ci si pettina bene e si va bene in t: l'incompetenza è il nostro avversario alle prossime elezioni politiche. Ci sono 50 giorni per vincere questa sfida e il Pd si metta in campo con tutte le energie che ha senza paura". Matteo Renzi, dal palco del Lingotto, a Torino, parlando agli amministratori dem, a 50 giorni dalle elezioni ha lanciato la sua sfida. "Siamo quelli che crediamo agli Stati d'Europa non alla Padania Libera", ha aggiunto. "Non importa chi andrà a Palazzo Chigi - ha chiarito - basta che sia del Pd. Siamo una squadra".
Per ribadire il concetto Renzi cita l'albero di natale di Roma. "A me - ha ironizzato Renzi - di spelacchio non interessa granché. Non importa se sia bello o brutto. Il punto è che se spelacchio costa il doppio, non è un problema di onestà, ma di incompetenza. Il punto è se funziona o no una amministrazione".
Renzi oltre a Benedetto Croce cita Cita Rachel Botsman, guru della new economy e della sharing economy, e Barack Obama per dire che "sono venuti meno i tradizionali elementi della fiducia: donne e uomini si fidano più degli amici di Facebook che degli amici istituzionali".
• "NO A SUSSIDI E DECRESCITA FELICE, IL FUTURO È IL LAVORO"
"A chi pensa che robot e intelligenza fanno paura - ha sottolineato - e sostengono che il lavoro è finito e quindi si deve dare il reddito di cittadinanza a tutti, dico che non sia giusto che una Repubblica fondata sul lavoro possa pensare di vivere di sussidi e assistenzialismo". "L'idea di distruggere l'idea del lavoro che hanno i 5 Stelle (e altri che hanno la logica della decrescita felice), rispondo che è una logica pericolosissima e per nulla originale. Noi saremo il partito del lavoro, non dei sussidi e dell'assistenzialismo".
"Il centrodestra si presenta come un'alleanza solida ma è l'alleanza dello spread. Sono stati loro il governo dello spread, noi siamo dovuti intervenire per far ripartire il Paese".
E sui sondaggi negativi:"Se guardate i giornali gli editorialisti hanno già votato e i titolisti già deciso - ha aggiunto Renzi al Lingotto -. Hanno letto i sondaggi e detto che ha vinto il centrodestra: si sono dimenticati di leggere la legge elettorale che per due terzi premia non le coalizioni ma il primo partito. La sfida per il primo posto alle elezioni non è tra Berlusconi e Salvini ma tra Pd e M5s. Lo dico ai moderati: l'alternativa al Pd non è il centrodestra ma il M5s".