Tutti ricorrono ai "regali" per queste commesse nei confronti di paesi dove la corruzione è prassi ma solo da noi il tafazzismo e l' ipocrisia raggiungono vette vergognose.
Ovviamente dovremmo essere gli unici a rispettare delle regole che non rispetta nessuno e quindi rinunciare ad appalti che andrebbero ovviamente ai nostri concorrenti all'estero.
"Un tempo per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento, ora invece lo abbassiamo preoccupati di far parte del mare di fango." Cooper (Interstellar).
Nel mondo anglosassone e nord-europeo, nel quale è diffuso un maggiore senso civico e del dovere, li la corruzione è inesistente ai livelli di massa, ma molto forte comunque negli alti livelli di governo e dell’economia. Nei paesi del terzo mondo, sia quelli poveri o in via di sviluppo, che in quelli produttori di sostanze “ricche” come il petrolio o il gas, la corruzione è la norma.
Se si vuole lavorare in quei Paesi, la struttura locale impone l’impossibilità di farlo senza entrare nel meccanismo della corruzione.
nessuna società italiana di dimensioni internazionali potrebbe sopravvivere senza pagare tangenti. E deve fare salti mortali per non farsi individuare dai magistrati, e non solo da quelli italiani. Normalmente viene protetta, soprattutto se ha forti agganci politici e massonici. Ma talvolta una società o alcuni suoi uomini vengono colpiti duramente per aver pagato tangenti. Ma questo non avviene perché si afferma la moralizzazione e la giustizia… No, in genere avviene per motivi di lotta politica ed economica.
Non c'è uomo così virtuoso che, se dovesse sottoporre tutti i suoi pensieri e tutte le sue azioni al giudizio della legge, non meriterebbe di essere impiccato dieci volte nella vita.
Michel de Montaigne