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  1. #41
    vae victis
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Non fareste a cambio con Portogallo Spagna e Grecia .
    Tornare competitivi dopo anni di macelleria sociale e con ancora i tassi di disoccupazione odierni non è qualcosa di cui vantarsi .
    Regressista amante della pucchiacca.

  2. #42
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da King Z. Visualizza Messaggio
    Non fareste a cambio con Portogallo Spagna e Grecia .
    Tornare competitivi dopo anni di macelleria sociale e con ancora i tassi di disoccupazione odierni non è qualcosa di cui vantarsi .
    E dire che un sacco di italiani vanno in pensione in portogallo. Quanti pensionati portoghesi emigrano in italia?

  3. #43
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da Dav. c. G. Visualizza Messaggio


    Crollo dei consumi?

    Una bufala evidente di chi ha aperto la discussione e non della CGIA che non lo afferma.

    Chiedo ai moderatori di intervenire di conseguenza.
    La CGIA afferma che i consumi sono deboli.
    Però ti invito a leggere questo link:


    Crollo (-18%) dei consumi natalizi - Lettera43.it



  4. #44
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da King Z. Visualizza Messaggio
    Non fareste a cambio con Portogallo Spagna e Grecia .
    Tornare competitivi dopo anni di macelleria sociale e con ancora i tassi di disoccupazione odierni non è qualcosa di cui vantarsi .
    Molto meglio continuare a campare a debito come ai tempi d'oro

  5. #45
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    In un contesto macroeconomico: PIL, consumi, investimenti, tasse, ecc... parlare a vanvera (senza sapere né comprendere) è sempre il rischio maggiore, così spesso molto di ciò che viene detto non ha senso.
    I consumi hanno un importante molla nella fiducia e quindi pensare che perchè c'è una crescita del PIL ci sia anche una ripresa dei consumi è fuorviante.
    I cambiamenti dell'economia mondiale negli ultimi 20 anni sono stati enormi e se non si parte da lì il rischio di sbagliare ricette è altissimo.
    Dall'ingresso della Cina nel WTO il paese asiatico è diventato la fabbrica del mondo, l'Occidente e l'italia con esso hanno perso così aziende, posti di lavoro e competenze, ma mentre in paesi come gli USA e la Germania, la riflessione su queste mutate circostanze si basa sugli effetti di ciò che viene letto come una perdita di leadership, non solo economica ma sopratutto politica, militare e tecnologica, in Italia, economia e politica vedono con rassegnazione la Globalizzazione e la giudicano un fatto irreversibile, naturale, ed hanno abdicato ad impostare politiche economiche nazionali capaci di affrontare i cambiamenti... ecco perchè la "ripresa" del sistema Italia stenta a decollare.
    Negli USA, per portare un solo esempio, la recente riduzione delle tasse (misura che una semplice lettura sociale accredita come premio ai ricchi e penalizzazione per poveri e ceto medio) dal 35% al 20%, ma in origine in uno studio si parlava del 15%, è una misura che ha come obiettivo principale la riduzione degli effetti della Globalizzazione, favorendo il rientro negli USA di produzioni industriali.
    In una conferenza stampa a Detroit, ieri l'altro, Marchionne ha dichiarato che con le recenti misure del governo USA, la FCA punta al raddoppio degli utili...
    Ma ha anche stgmatizzato l'enorme differenza tra la struttura sociale e industriale degli USA e del resto del mondo... in particolare ha fatto un preciso paragone tra USA e Italia, sostenendo che le stesse misure adottate in Italia non porterebbero al conseguimento dello stesso risultato... o almeno, allo stesso risultato in tempo utile ad evitare il collasso del sistema.
    Ora Marchionne è un eccellente quadro del capitalismo mondiale, e conosce perfettamente le dinamiche del "libero" mercato, per cui se da una parte c'è qualcuno che guadagna molto, dall'altra c'é sempre qualcun altro che paga molto.
    Queste sono le dinamiche di un sistema contraddittorio che non può essere riformato... e nemmeno corretto, ma semplicemente rovesciato!

  6. #46
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da King Z. Visualizza Messaggio
    Non fareste a cambio con Portogallo Spagna e Grecia .
    Tornare competitivi dopo anni di macelleria sociale e con ancora i tassi di disoccupazione odierni non è qualcosa di cui vantarsi .
    Noi quella fase dobbiamo ancora attraversarla. Ci arriveremo presto.
    L’immigrazione è fenomeno padronale. Chi critica il capitalismo approvando l’immigrazione, di cui la classe operaia è la 1a vittima, farebbe meglio a tacere. Chi critica l’immigrazione restando muto sul capitale, dovrebbe fare altrettanto. De Benoist

  7. #47
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da alfa-beta Visualizza Messaggio
    La CGIA afferma che i consumi sono deboli.
    Però ti invito a leggere questo link:


    Crollo (-18%) dei consumi natalizi - Lettera43.it


    Il poveretto secondo me non ha neppure idea di cosa stia succedendo nel mondo reale. Quelli come lui ormai vivono in un mondo a parte, fatto di privilegi e arroganza.

    Quelli come lui, i Renzi, le Pina Picierno (che sostiene che con 80 euro fa la spesa per due settimane, senza però allora proporsi di ridursi lo stipendio di conseguenza!) e l'altro che nel 2010 diceva che la crisi non esisteva perchè lui vedeva le pizzerie piene, credono che con i 187 euro del REI le persone siano in strada a festeggiare. E se ne vantano pure, quando come minimo ci sarebbe da vergognarsene, visto che poi le stesse persone dicono che per i profughi (il vero FAKE degli ultimi anni!) "35 euro al giorno sono il minimo per permettergli una vita dignitosa"
    L’immigrazione è fenomeno padronale. Chi critica il capitalismo approvando l’immigrazione, di cui la classe operaia è la 1a vittima, farebbe meglio a tacere. Chi critica l’immigrazione restando muto sul capitale, dovrebbe fare altrettanto. De Benoist

  8. #48
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da Hockey Visualizza Messaggio
    E dire che un sacco di italiani vanno in pensione in portogallo. Quanti pensionati portoghesi emigrano in italia?
    Anche li c'è un cambiamento spaventoso in atto (purtroppo la globalizzazione criminale avanza anche li, leggi qui: Portogallo, l'anima nascosta della tranquillità ), ma è ovvio che per certi italiani con una pensione discreta sia meglio vivere a Lisbona piuttosto che nella Milano dei ricchi (piena di ghetti) o nelle periferie romane.
    L’immigrazione è fenomeno padronale. Chi critica il capitalismo approvando l’immigrazione, di cui la classe operaia è la 1a vittima, farebbe meglio a tacere. Chi critica l’immigrazione restando muto sul capitale, dovrebbe fare altrettanto. De Benoist

  9. #49
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da L'anticristo Visualizza Messaggio
    Il sesterzio, la moneta di quando eravamo un impero.

    Delenda carthago

  10. #50
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    Predefinito Re: CGIA di Mestre: per crescita Italia ultima in EU. Crollo dei consumi.

    Citazione Originariamente Scritto da CPisacane Visualizza Messaggio
    In un contesto macroeconomico: PIL, consumi, investimenti, tasse, ecc... parlare a vanvera (senza sapere né comprendere) è sempre il rischio maggiore, così spesso molto di ciò che viene detto non ha senso.
    I consumi hanno un importante molla nella fiducia e quindi pensare che perchè c'è una crescita del PIL ci sia anche una ripresa dei consumi è fuorviante.
    I cambiamenti dell'economia mondiale negli ultimi 20 anni sono stati enormi e se non si parte da lì il rischio di sbagliare ricette è altissimo.
    Dall'ingresso della Cina nel WTO il paese asiatico è diventato la fabbrica del mondo, l'Occidente e l'italia con esso hanno perso così aziende, posti di lavoro e competenze, ma mentre in paesi come gli USA e la Germania, la riflessione su queste mutate circostanze si basa sugli effetti di ciò che viene letto come una perdita di leadership, non solo economica ma sopratutto politica, militare e tecnologica, in Italia, economia e politica vedono con rassegnazione la Globalizzazione e la giudicano un fatto irreversibile, naturale, ed hanno abdicato ad impostare politiche economiche nazionali capaci di affrontare i cambiamenti... ecco perchè la "ripresa" del sistema Italia stenta a decollare.
    Negli USA, per portare un solo esempio, la recente riduzione delle tasse (misura che una semplice lettura sociale accredita come premio ai ricchi e penalizzazione per poveri e ceto medio) dal 35% al 20%, ma in origine in uno studio si parlava del 15%, è una misura che ha come obiettivo principale la riduzione degli effetti della Globalizzazione, favorendo il rientro negli USA di produzioni industriali.
    In una conferenza stampa a Detroit, ieri l'altro, Marchionne ha dichiarato che con le recenti misure del governo USA, la FCA punta al raddoppio degli utili...
    Ma ha anche stgmatizzato l'enorme differenza tra la struttura sociale e industriale degli USA e del resto del mondo... in particolare ha fatto un preciso paragone tra USA e Italia, sostenendo che le stesse misure adottate in Italia non porterebbero al conseguimento dello stesso risultato... o almeno, allo stesso risultato in tempo utile ad evitare il collasso del sistema.
    Ora Marchionne è un eccellente quadro del capitalismo mondiale, e conosce perfettamente le dinamiche del "libero" mercato, per cui se da una parte c'è qualcuno che guadagna molto, dall'altra c'é sempre qualcun altro che paga molto.
    Queste sono le dinamiche di un sistema contraddittorio che non può essere riformato... e nemmeno corretto, ma semplicemente rovesciato!
    Secondo il presidente nazionale della Confindustria una riduzione delle tasse sul lavoro del 35% porterebbe a un aumento degli stipendi per i dipendenti dai 100 ai 200 euro mensili...Il che vorrebbe dire una ripartenza (prima moderata e poi veloce) dei consumi interni che favorirebbe la ripartenza della produzione con conseguenti assunzioni...Quindi è fattibilissimo anche in Italia...Va fatto velocemente ma va fatto...
    Primo Ministro di TPol...[MENTION]
    Proudly member of the Bilderberg Group-Chtulhu Section..

 

 
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