Uccise la moglie con 29 coltellate: per il giudice fu preciso, niente aggravante Il g

[Marximiliano]

Le aggravanti scattano se ci sono le condizioni, però diciotto anni per un omicidio volontario mi sembrano pochini. Bisognerebbe cambiare le regole, in caso di omicidio volontario le attenuanti dovrebbero valere meno e le aggravanti di più

[Aureliano]

Le aggravanti scattano se ci sono le condizioni, però diciotto anni per un omicidio volontario mi sembrano pochini. Bisognerebbe cambiare le regole, in caso di omicidio volontario le attenuanti dovrebbero valere meno e le aggravanti di più

Il problema sarebbe relativo - quello del bilanciamento attenuanti/aggravanti - se non intervenissero due dispositivi, uno in fase procedurale, il rito abbreviato, e l'altro in fase di esecuzione della pena, la legge Gozzini, che trasformano una condanna a 30 anni in una effettiva di 5 o 6. Ergo, basterebbe cancellare queste due leggi per raggiungere quella che in Italia sembra da 25 anni una chimera, ovvero la certezza della pena (tot anni comminati - tot anni scontati).

[scomunista]

Le da 29 coltellate tutte in centri vitali... e gli riduce la penna da 30 anni da 18 anni...
Non ci volevo credere...

Infondo e un bravo ragazzo...

[acquazzurra]

Le aggravanti scattano se ci sono le condizioni, però diciotto anni per un omicidio volontario mi sembrano pochini. Bisognerebbe cambiare le regole, in caso di omicidio volontario le attenuanti dovrebbero valere meno e le aggravanti di più

A uno che ammazza volontariamente una persona con 29 coltellate ben assestate... ma che aggravanti gli vuoi dare?

[Marximiliano]

A uno che ammazza volontariamente una persona con 29 coltellate ben assestate... ma che aggravanti gli vuoi dare?

Non so, magari dalla quindicesima coltellata in poi può scattare il reato di profanazione di cadavere.
Per il resto, più dell'aggravante mi sembra che la pena base sia troppo bassa, e che sia eccessivo il peso delle attenuanti.
Al limite, visto che le pene hanno un minimo e un massimo, per una cosa del genere non comminerei il minimo della pena, cosa che invece in genere i nostri magistrati fanno di default

[Aureliano]

Vorrei ripetere che il problema del rapporto attenuante/aggravante è di minore entità data la legislazione in corso. Per esempio, prendete questo estratto dell'ex giudice Bruno Tinti: sembra surreale, invece è iperreale.

Come uccidere la moglie (o il marito) e non fare un giorno di galera | Italia e mondo | Il Secolo XIX

[Seyen]

Rito abbreviato ad un omicida volontario?

Come sopra. Rito abbreviato ad uno che ammazza la moglie con 29 coltellate?

E' una richiesta che fa la difesa, quando rinuncia al dibattimento e rimette alla decisione del giudice in base a quanto è stato già acquisito come prova nel fascicolo del giudice da parte dell'A.G.
Si rinuncia anche alla possibilità di un ricorso in appello, quindi in pratica l'imputato, sicuro della sua situazione (sia di colpevole che di innocente), chiede che il tutto si risolva in un tempo breve, facendo risparmiare tempo e soldi allo Stato, ed avendo pertanto una condanna\assoluzione in tempi brevi. Lo Stato quindi, per veicolare maggiormente questa forma di processo, concede una riduzione della pena eventualmente data in fase di condanna. Un terzo è tanto? Diventa tanto quando la pena è alta, questo è la matematica a dirlo.

Il giudice può rifiutare la concessione del rito abbreviato? Tendenzialmente si, ma poi deve anche spiegare perchè per un processo che poteva finire in un tempo breve, e con sentenza definitiva, abbia deciso di dilatare i tempi enormemente, con spese, e fare anche 3 gradi di giudizio (perchè a quel punto l'imputato si può appellare fino in Cassazione).

Non amo personalmente il rito abbreviato per certi reati, ma resta il fatto che l'articolo del giornale ha scritto una sonora cazzata

[acquazzurra]

E' una richiesta che fa la difesa, quando rinuncia al dibattimento e rimette alla decisione del giudice in base a quanto è stato già acquisito come prova nel fascicolo del giudice da parte dell'A.G.
Si rinuncia anche alla possibilità di un ricorso in appello, quindi in pratica l'imputato, sicuro della sua situazione (sia di colpevole che di innocente), chiede che il tutto si risolva in un tempo breve, facendo risparmiare tempo e soldi allo Stato, ed avendo pertanto una condanna\assoluzione in tempi brevi. Lo Stato quindi, per veicolare maggiormente questa forma di processo, concede una riduzione della pena eventualmente data in fase di condanna. Un terzo è tanto? Diventa tanto quando la pena è alta, questo è la matematica a dirlo.

Il giudice può rifiutare la concessione del rito abbreviato? Tendenzialmente si, ma poi deve anche spiegare perchè per un processo che poteva finire in un tempo breve, e con sentenza definitiva, abbia deciso di dilatare i tempi enormemente, con spese, e fare anche 3 gradi di giudizio (perchè a quel punto l'imputato si può appellare fino in Cassazione).

Non amo personalmente il rito abbreviato per certi reati, ma resta il fatto che l'articolo del giornale ha scritto una sonora cazzata

Non ci piove.
Resta però il fatto che uno che ha ucciso volontariamente la moglie con 29 coltellate non fa l'ergastolo... ma 18 anni... forse. Che ci siano leggi che lo consentano è assurdo.
In base alle norme attuali, dopo quanti anni potrebbe essere rilasciato?

[Seyen]

Non ci piove.
Resta però il fatto che uno che ha ucciso volontariamente la moglie con 29 coltellate non fa l'ergastolo... ma 18 anni... forse. Che ci siano leggi che lo consentano è assurdo.
In base alle norme attuali, dopo quanti anni potrebbe essere rilasciato?

Non sono ferratissimo nella parte "post indagine", relativi agli sconti di condanna. Sicuramente per buona condotta potrebbe iniziare ad usufruire di permessi premio già dopo una decina di anni. E comunque entro 15-16 uscirebbe con varie forme.

L'Ergastolo in Italia non esiste, o meglio esiste solo formalmente, visto che la pena maggiore imputabile è 30 anni. Se si potesse dare condanne maggiori, soprattutto per reati efferati (che ne sò...50 anni), allora vedrai che anche lo sconto di un terzo le renderebbe sempre pene pesanti. Ma se la partenza è 30...è raro che ne farai seriamente 30.

[Aureliano]

Non ci piove.
Resta però il fatto che uno che ha ucciso volontariamente la moglie con 29 coltellate non fa l'ergastolo... ma 18 anni... forse. Che ci siano leggi che lo consentano è assurdo.
In base alle norme attuali, dopo quanti anni potrebbe essere rilasciato?

Considera che, una volta andati in giudicato, siamo nell'ambito dell'esecuzione penale. E questo è il campo in cui fa orrori la legge Gozzini. Innanzi tutto, la liberazione anticipata trasforma un anno di carcere in 9 mesi, perché ne toglie 3 per buona condotta e quando si calcola il tempo per la concessione di permessi/semilibertà, è in base a questo sistema perverso (un anno uguale nove mesi) che il giudice dispone. 18 anni: i permessi arriveranno dopo 4 anni e, sempre a discrezione del giudice, possono anche essere di un mese e mezzo. A metà pena, sempre calcolando un anno come nove mesi, arriva la semilibertà, finché restano i sei anni che in virtù di uno degli ultimi svuotacarceri in combinato con la Simeone-Saraceni ti fanno uscire e ti affidano ai servizi sociali o ti mettono ai domiciliari. Su 18 anni, diciamo che di galera se ne sconta effettivamente un 3-4 anni (se non interviene persino un indulto, allora non si sconta nulla).