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POL
La famiglia preme su Berlusconi perché non faccia piu il presidente del Consiglio nemmeno in caso di vittoria: lui pensa a Frattini premier
Si sa: l
a coalizione del centrodestra per risolvere le sue contraddizioni interne non ha deciso prima delle elezioni chi sarà il loro comune presidente del Consiglio in caso di vittoria (Forza Italia rivendica il posto per sé e la Lega per Salvini e altrettanto fa la Meloni) ma ha scelto di decidere dopo le elzioni basandosi su chi otterrà piu voti tra Lega e Forza italia.
Ma cosa farebbe Silvio Berlusconi se l’eterogenea coalizione di centrodestra risultasse avere una maggioranza autonoma e Forza italia superasse nei voti la Lega di Salvini (cosa probabile)?
Nel suo entourage, sono in maggioranza quelli che in queste settimane lo stanno sconsigliando di tornare in prima linea - "Troppo stressante la vita da primo ministro per un ottantenne operato al cuore", si legge in un articolo de La Stampa, "esageratamente rischioso saltare da un vertice internazionale all'altro e stare h24 sul pezzo"Naturalmente c
’è anche poi il fatto che il presidente Mattarella quasi certamente non gli affiderebbe l’incarico a lui personalmente a causa della legge Severino che lo ha reso incandidabile alle cariche pubbliche fino al 2019 dopo la condanna definitiva per evasione fiscale . "C'è grande pressing dell'azienda, della famiglia e dei collaboratori più stretti, in un groviglio di calcoli e di affetti" prosegue l'articolo del quotidiano di Torino, "perché in caso di trionfo Silvio ne assapori il miele e sovrintenda le scelte sulla squadra di governo e sul programma, purché non da premier; al massimo da 'padre nobile', artefice della svolta moderata e responsabile, con la medaglia al petto di chi ha salvato l'Italia dai Cinquestelle. E ormai anche lo stesso Cav pare essersi convinto che questa sia una buona soluzione. "
Confidandosi con Vittorio Sgarbi e altri visitatori" racconta il retroscena de La Stampa, "si è lasciato sfuggire un elenco di 'papabili'".Al primo posto della lista top secret c'è un fedelissimo: Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento europeo. "Che, però, preferisce Strasburgo e, comunque, ha un neo: Salvini ci si è scontrato e alzerebbe le barricate" precisa l'articolo.
L'altro nome sotto i riflettori è quello di Franco Frattini. "Sarebbe un grande ritorno. I berlusconiani doc lo considerano 'traditore' per aver seguito nel 2012 le sirene di Mario Monti" dice La Stampa, "però da ministro degli Esteri Frattini lasciò un buon ricordo alla Cancelleria federale tedesca, alla Casa Bianca e soprattutto al Cremlino". E Frattini sarebbe perfetto per Berlusconi