Elezioni regionali Lazio : dopo mesi di incertezze e di scontri interni alla coalizione sul candidato presidente il centrodestra presenta la candidatura di Parisi
Le regionali del Lazio sono le più difficili per il centrodestra e infatti da mesi e mesi continuavano le incertezze sul loro candidato presidente mentre invece il M5s ha già messo in campo da mesi la candidatura di Raffaela Lombardi ed il PD ha persino trovato l’appoggio di tutta la sinistra (compresi Liberi e uguali) per il secondo mandato di Zingaretti. Le incertezze del centrodestra erano acuite dallo scontro interno tra Forza Italia (molto debole nel Lazio) che rivendicava la candidatura per Gasparri , Fratelli d’Italia (la cui roccaforte elettorale è proprio nel lazio)per Rampelli e Salvini che giocava di sponda sottobanco strizzando l’occhio alla corsa in solitaria del sindaco di Amatrice Pirozzi.
Alla fine la soluzione del centrodestra è stata trovata “lanciando la palla” ad un candidato che non risponde a nessuno dei tre partiti (adatto proprio per il peso marginale del suo partito a rappresentare il punto di mediazione dei tre partiti del centrodestra senza che nessuno di loro possa "rivendicarne" l'egemonia sugli altri) .
Stefano Parisi il leader di “energie per l’Italia” è ora ufficialmente il candidato “unitario” del centrodestra alle elezioni regionali nel Lazio.
In questo modo il centrodestra ha anche colto l’occasione per legare alla coalizione “Energie per l’italia” evitando che si presentasse da sola alle politiche del 4 marzo (come minacciava di fare)
Parisi, che nel 2016 è stato candidato a sindaco di Milano per il centrodestra – sconfitto da Giuseppe Sala – in realtà è romano di nascita “Si è trattato di una scelta difficile – spiega il candidato su Facebook – solo pochi giorni fa il Centrodestra, con una decisione incomprensibile, ci ha voluto escludere dall’apparentamento e oggi ci chiede di portare Energie PER l’Italia e me stesso a supporto della corsa per il governo della Regione Lazio. Anche in Lombardia Energie PER l’Italia sarà una forza determinante per il governo della Regione”.“E’ una scelta difficile – prosegue – perché tanti di voi hanno lavorato per costruire le liste e la nostra presenza alle elezioni per Camera e Senato, divenuta ora incompatibile con la mia candidatura alla guida della coalizione nella Regione della Capitale. Abbiamo tuttavia deciso di accettare perché siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità, nei territori”. “Per il centrodestra la Regione Lazio è solo una moneta di scambio per le elezioni nazionali – commenta la deputata del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio – In cambio della candidatura a governatore, Parisi ritira le liste del suo partitino da Camera e Senato, schierato contro il centrodestra dopo il mancato apparentamento. E’ quello che sta emergendo in queste ore”.
Per il centrodestra rimane in ogni caso il problema della candidatura di Sergio Pirozzi, appoggiato dalla lista civica «Lo Scarpone», che rifiuta di ritirarsi e resta in campo. Questo significa, salvo sorprese dell'ultima ora, che per l’elettorato di centrodestra saranno due i candidati in campo