.. boia del voto"!

Roma -
Un vertice interamente dedicato al Pdl.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha fissato per venerdì prossimo a Palazzo Grazioli l'incontro con i capigruppo e i coordinatori del partito.
"Ho già preparato un documento scritto che presenterò il 20 agosto al vertice" aveva già assicurato qualche giorno fa il premier lasciando intendere che sarebbero già ben identificati quei temi sui quali a settembre verrà verificata la tenuta della maggioranza e la lealtà dei finiani.
E' Bossi, però, a rilanciare la necessità di tornare alle urne:
"Fini che ha fatto pasticci e la sinistra hanno una paura boia del voto".

Il vertice di venerdì
Per venerdì è convocato a Roma un vertice con capigruppo e coordinatori del Pdl: una riunione per fare il punto sui punti programmatici che nelle intenzioni del premier rappresenteranno il banco di prova per il rilancio dell’azione del governo.
Nel corso del vertice, al quale potrebbero prendere parte alcuni ministri come Angelino Alfano e Altero Matteoli, un punto caldo sarà quello della giustizia.
Sabato, invece, Berlusconi potrebbe tenere un nuovo incontro, sempre con i vertici del Pdl, per fare il punto soprattutto sul partito.
È possibile, anche se da confermare, che il presidente del Consiglio possa poi fare rientro in Sardegna per qualche altro giorno a Villa Certosa.

Bossi: "Pd e Fini temono il voto".
"Secondo me se tutti capissero che il presidente della Repubblica non può essere attaccato così facilmente sarebbe meglio".
Il leader della Lega Umberto Bossi ammette che il presidente della Repubblica ha il diritto-dovere di cercare una maggioranza alternativa in caso di crisi "ma non la troverà. Non c’è nessuno così pirla di andare a fare il premier senza avere i voti. Un governo così dura cinque minuti". Bossi prevede che "il presidente della Repubblica chiamerà me e Berlusconi e gli dirà: 'Ho trovato questa possibilità, voi cosa dite?'.
Io dirò di no, non c’è possibilità perché non ci sono i voti".
E ripete: "Se io e Berlusconi diciamo no, i voti non ci sono".
Bossi concorda con la affermazione di Napolitano secondo cui non ci sono governi tecnici, cioè che "tutti i governi sono politici". E aggiunge:
"Per governo tecnico si intende un governo che non è eletto dalla gente, che non è passato attraverso il voto".
Comunque, "io dirò no.
Berlusconi dirà no, e i voti in Parlamento, i voti li hanno due persone. Io e Berlusconi".
In ogni caso, secondo il Senatùr, "il governo tecnico lo deciderà chi ha l’esercito. Cioè noi, la gente, chi può portare in piazza milioni di persone e fare un casino".

Sulla chiacchierata tra Letta e Fini
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha lasciato la camera ardente di Cossiga allestita nella chiesa centrale dell’Università Cattolica di Roma insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Nessuno dei due esponenti politici ha voluto rilasciare dichiarazioni. Secondo quanto si è appreso Fini e Letta insieme al presidente del Senato Schifani si sono raccolti in preghiera per alcuni minuti davanti alla salma, e all’uscita hanno parlato a lungo tra loro.
Subito dopo la partenza di Fini è giunto alla camera ardente il ministro della Giustizia Angelino Alfano.

la redazione de IlGiornale.it - Le ultime notizie, attualità, politica, economia, meteo del 18 08 2010 ore 14,20

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