Quella delle liste elettorali è l'ultima di una serie di porcherie.
Non poteva essere diversamente per un individuo di puerile maturità.
Sono ancora impressi nella memoria gli episodi che hanno dimostrato l'infantilismo di Renzi, e la cosa triste è che è convinto di essere un ottimo statista, convinzione ostentata nella sua tipica nonchalance.
Molti ricorderanno alcuni suoi interventi in TV, in diretta da Palazzo Chigi, con lo sfondo tappezzato di bandiere italiane e senza alcun vessillo della UE. Cosa ha voluto dimostrare con quella pagliacciata, ancora non l'ho capito.
C'è poi la mancata promessa dell'enfant prodige del PD di dimettersi dagli interessi politici con la sconfitta al referendum; altro valido motivo del perché gli arrivano pomodori e uova virtuali in faccia.
Ma la cosa più eclatante del fanciullone di Pontassieve è l'aver prodotto una legge elettorale per rendere ingovernabile l'Italia, con la complicità del tanto decantato Gentiloni.
Renzi si è vendicato contro il popolo italiano per non averlo accontentato con un positivo risultato refenderario sulla Costituzione.
Più volte nelle sue recenti apparizioni televisive ha rimarcato che se fosse passato il referendum, non avremmo avuto lo stallo istituzionale in un dopo elezioni come quanto si prospetta, perché la governabilità sarebbe stata garantita; come dire: «cari italiani, non avete voluto votare SI al referendum? E ora tenetevi questo schifo di legge elettorale.»
è solo una lotta di potere. quando rottami i dirigenti, ti trovi contro.anche i portaborse. il resto sono cazzate.