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  1. #1
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Predefinito Progetto AutodetermiNatzione

    Ritengo doveroso registrare l’unica vera novità delle elezioni politiche del 4 marzo in Sardegna ovvero la presenza nelle liste della coalizione Progetto AutodetermiNatzione.
    In realtà si tratta dell’evoluzione del primo tentativo di unire l’arcipelago indipendentista che prendeva il nome di “Verso l'alternativa nazionale” nell’ottobre del 2016, e sul quale avevo aperto una discussione, esprimendo alcune considerazioni: https://forum.termometropolitico.it/...nazionale.html

    Di nuovo, c’è da osservare la comparsa sulla scena politica di “Sardos” aggregazione promossa da Anthony Muroni (già Direttore del quotidiano L’Unione sarda e dell’emittente Videolina) il quale ha sempre mostrato una certa attenzione per il progetto e che si è messo a disposizione quale “facilitatore”.

    In realtà rispetto ad “Alternativa natzionale” c’è stato qualche passo indietro, poiché tra le varie formazioni non sono presenti Sardigna Libera, ProgRes, il FIU; mentre sono entrate altre sigle, senza comunque esaurire tutte le componenti diciamo “identitarie”.

    Restano i limiti espressi per Alternativa Natzionale, primo fra tutti l’arroganza con la quale si sostiene l’adozione della LSC (Limba sarda comuna) come standard linguistico scritto; aspetto culturalmente e politicamente dirimente nella società sarda.

    Per quanto mi riguarda non ho ancora sciolto la riserva se andare a votare alle prossime elezioni politiche, nel caso, non avrei dubbi nel dare il mio contributo all’unica coalizione che possa rappresentare le istanze del Popolo sardo nel Parlamento italiano, in questo frangente: Progetto AutodetermiNatzione.

    Chi volesse conoscere e approfondire Progetto AutodetermiNatzione, potrà trovare in rete tutte le informazioni necessarie; da parte mia riporto questa serie di link, non certo esaustiva:

    https://www.facebook.com/consigliore...63209377283317

    Simbolo, codice e etico e programma: il "Progetto AutodetermiNatzione" pronto per le Politiche

    https://www.vistanet.it/cagliari/blo...a-con-la-lega/

    Il programma - Autodeterminatzione

    https://www.facebook.com/autodeterminatzione/

    L?ex direttore de L?Unione Sarda Anthony Muroni propone «Un polo sardo, sardista e indipendentista per eleggere senatori fuori dai poli italiani».

    Progetto Autodeterminazione, Muroni guarda a politica autonomista corsa: "Noi come loro, stop a personalismi e false divisioni ideologiche" - L'opinione - Cagliaripad

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  2. #2
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    Predefinito Re: Progetto AutodetermiNatzione

    Autodeterminatzione: tramonto o alba? ? Pesa Sardigna


    Autodeterminatzione: tramonto o alba?

    23 maggio 2018


    Prima le dimissioni del portavoce Anthony Muroni accompagnate dalle rassicuranti dichiarazioni di “normale alternanza democratica”, poi l’autocongelamento dell’associazione Sardos (di cui Muroni è membro attivo e importante animatore), in seguito le dimissioni di Valentina Sanna, presidente del gruppo Comunidades, e infine l’abbandono dell’associazione Sardos. Nell’epilogo le polemiche durissime sui social su statuto e gestione politica del progetto e infine la spaccatura finale.

    Piuttosto che una “maratona” quella di Autodeterminatzione a molti- compresi molti attivisti e sostenitori – è sembrata una corsetta di un corridore poco allenato, insomma l’ennesima delusione dello speranzoso mondo indipendentista in cerca di unità.

    Proprio Valentina Sanna, in un lungo comunicato di delucidazioni, aveva individuato nella questione del metodo (e quindi dello statuto), le ragioni della rottura:
    «Se avessimo fatto prima di quella data, come ci eravamo ripromessi di fare, lo Statuto e l’Associazione Progetto Autodeterminatzione, probabilmente niente o poco di irreparabile come invece è avvenuto, sarebbe successo. Lo Statuto, non per responsabilità di tutti ma solo di una parte, non si è fatto nel tempo stabilito».

    Alcuni attenti osservatori avevano già individuato nel metodo i piedi d’argilla del progetto e a quanto pare diverse formazioni e personalità storiche dell’indipendentismo si erano tenute lontane proprio perché avevano intravisto nella fretta di presentarsi alle elezioni (per di più alle elezioni italiane!) i ben noti mali di ogni tentativo unitario.

    Ma al di là delle interpretazioni ciò che risulta certo è che le strade dei sei soggetti rimasti (a cui si è aggiunta la nuova sigla “Radicales Sardos”) da una parte e di Sardos e Comunidades dall’altra sembrano essersi definitivamente divise, anche se in politica l’aggettivo “definitivo” è sempre da intendersi relativamente.

    «La nuova strategia – si legge in una nota di Sardos dello scorso 8 maggio – è un ritorno sulla strada del vecchio indipendentismo e delle vecchie pratiche partitiche, di natura quasi esclusivamente elettorale;
    – è percepibile un netto ritorno alle posizioni estreme e massimaliste: “lui non è mai stato indipendentista”, “lui era .. “;
    – si sta lasciando per strada il principio della trasversalità che aveva invece caratterizzato Progetto Autodeterminatzione;
    – molti quadri di alcune forze politiche del tavolo hanno fatto trasparire, con le loro dichiarazioni, un disprezzo inaccettabile con l’intenzione di isolare Sardos, opprimendo la sua potenzialità di catalizzatore prima tanto decantata;
    – alcuni giudizi sul coordinatore politico, solo dopo il 4 marzo, ci sono sembrati intollerabili e da censurare per sgradevolezza e irresponsabilità.
    Sono questi i motivi che hanno innescato la crisi del post 4 marzo: non un’analisi del voto, ma la volontà cinica di pochi, nel silenzio colpevole di altri, di sgombrare il campo dalla presenza “moderata” della nostra associazione che, con enormi sacrifici e difficoltà, aveva favorito seguendo il suo statuto la federazione tra gli otto diversi movimenti e la nascita stessa del Progetto.
    Mai prima queste sigle avevano accettato di unirsi o anche solo di riunirsi operativamente attorno a un unico tavolo con un forte e autorevole coordinamento quale quello svolto da Anthony Muroni».


    Sulla nuova pagina fb del progetto compare invece la lettura a tinte rosa di Autodeterminatzione che sottolinea la novità del corso politico intrapreso:

    «Fabrizio Palazzari (Presidente e portavoce) e Stefania Lilliu (Vice-presidente e vice-portavoce) sono l’espressione della stessa formazione che si è presentata alle Politiche dello scorso 4 marzo e che sì è evoluta in piena continuità con lo statuto fondativo iniziale. In piena linea con l’attenta risposta ricevuta dalla società sarda, sia in termini elettorali, con oltre 20.000 voti, che soprattutto in termini di partecipazione.
    Infatti negli ultimi due mesi migliaia di attivisti hanno partecipato alle venti assemblee territoriali che si sono svolte in tutta la Sardegna. La scelta di Fabrizio Palazzari e Stefania Lilliu va proprio in questa direzione. Sono l’espressione diretta del processo elettorale e partecipativo avviato e sono capaci di rappresentare il nostro progetto politico, plurale e aperto. Il loro impegno immediato sarà rivolto ad animare questa partecipazione dal basso e nel contempo allargare i soggetti coinvolti con le nuove sigle che aderiranno ad AutodetermiNatzione, a cominciare dai Radicales Sardos.
    AutodetermiNatzione è un movimento politico, plurale, aperto, nazionalmente sardo e di visione progressista impegnato nella costruzione di un progetto di autogoverno della Sardegna partecipato, inclusivo e condiviso. E’ aperto alle forze politiche, ai movimenti, alle associazioni che abbiamo testa, cuore e gambe qui nella nostra terra e ai cittadini che potranno agire al massimo delle loro potenzialità all’interno della struttura organizzativa».


    Il testo è il frutto di una conferenza stampa in Regione lo scorso 16 maggio dove appunto è stato annunciato il rinnovo dei vertici: presidente è Fabrizio Palazzari e Stefania Lilliu invece è stata eletta vicepresidente.
    Così mentre Sardos ha rinviato la sua assemblea aperta al 27 maggio nel centro servizi Losa di Abbasanta, a cui a questo punto è probabile aderisca anche Comunidades, Autodeterminatzione punta sugli incontri territoriali e rinnova statuto e vertici dirigenti.
    Nella medesima conferenza stampa, alla presenza dei segretari delle varie componenti, l’alleanza tra Gentes, Sardegna Possibile, Rossomori, Sardigna Natzione, Irs, Liberu e Radicales Sardos pro s’Autodeterminazione annuncia a gran voce l’obietivo: si punta alle prossime elezioni regionali.

    La linea è sempre quella annunciata in vista delle elezioni italiane: alternativa di governo al sistema dei partiti italiani. Il problema è che lo spazio politico inizia ad essere assai affollato e i voti sembrano decrescere proporzionalmente al numero dei soggetti che si candidano a rappresentarli.

  3. #3
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    Predefinito Re: Progetto AutodetermiNatzione

    Ribadisco, a mio avviso, un limite del Progetto: l’arroganza con la quale si insiste nel sostenere la LSC (Limba sarda comuna) come standard linguistico scritto, politicamente inviso e divisivo nella società sarda, in particolare in ambito indipendentista.

 

 

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