La cifra della felicità ? Esiste ed è di 77mila euro all'anno - Repubblica.it
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SALUTE
La cifra della felicità? Esiste ed è di 77mila euro all'anno
1,8mila
A svelarlo una ricerca della Purdue University che ha analizzato i datidi 1,7 milioni di persone provenienti da 164 paesi e che stima il potere di acquisto dei soggetti e la relativa soddisfazione che hanno della vita
di IRMA D’ARIA
23 Febbraio 2018
2' di lettura
"SE POTESSI avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovare tutta la felicità …." cantava Gilberto Mazzi nel lontano 1939. Oggi, però, servono ben 77.000 euro annui a persona per essere più felici. Lo sostiene uno studio della Purdue University, pubblicato su Nature Human Behaviour, grazie al quale i ricercatori hanno capito che esiste una cifra ben precisa che può in qualche modo "comprare" la nostra felicità.
• LA RICERCA SU 1,7 MILIONI DI PERSONE
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti dal Gallup World Pull che include informazioni relative a 1,7 milioni di persone provenienti da 164 paesi e che stima il potere di acquisto dei soggetti e la relativa soddisfazione che hanno della vita, oltre che il loro livello di benessere.
• QUANTI NE SERVONO?
Dall’analisi dei dati è emerso che per avere una vita soddisfacente dovremmo guadagnare circa 77.000 euro all'anno a persona. “Da sempre si cerca di capire quale sia l’ammontare necessario a cambiare il nostro livello di benessere – ha spiegato il principale autore dello studio, Andrew T. Jebb del Dipartimento di Scienze psicologiche. Ora abbiamo scoperto che il reddito ideale per avere una vita che ci soddisfi è di 77.000 euro e si oscilla tra i 48.000 e i 60.000 per quanto riguarda il benessere emotivo, cioè le sensazioni che proviamo ogni giorno, come la gioia, la tristezza, la rabbia o l'eccitazione”. Il problema è che queste cifre si riferiscono al guadagno di una singola persona e non di una famiglia. Inoltre, queste cifre variano a seconda del Paese: ci sono nazioni in cui ci si può "accontentare" di meno e altre in cui c'è bisogno di alzare il budget, questo perché gli standard di vita sono differenti.