E' da tempo che mi chiedo perchè si votino al governo partiti o coalizioni di colore diverso ma non cambi mai nulla...
l'euro c'è e resta a prescindere vincano i "sovranisti" o i partiti dell'establishment, l'immigrazione c'è e resta a prescindere vincano i sovranisti o i partiti dell'establishment, la globalizzazione c'è e resta a prescindere vincano i partiti dell'estavlishment o i sovranisti...
si ha come la sensazione che le scelte decisive che plasmano la nostra società non dipendano dal voto e nemmeno dai programmi dei partiti ma da qualcos'altro...
non parlo solo degli aspetti tecnologici, ideologici in generale e anche dei gruppi di pressione che influenzano le scelte della politica, questi sono scontati...
parlo di qualcosa d'altro...
noi crediamo, ci illudiamo, di poter influire sulla realtà solo attraverso il voto...
se questo può essere in gran parte vero nelle votazioni comunali, dove la politica è soprattutto amministrazione del quotidiano e del "tangibile" non è più vero per le Politiche e men che meno per le Europee...
allora in cosa altro influenziamo la realtà che ci circonda?con le scelte economiche, sopratutto nella veste di consumatori perchè tutti siamo consumatori...
come possono dei lavoratori indignarsi e manifestare contro la delocalizzazione dell'impresa presso cui lavorano se poi quegli stessi lavoratori, quando sono consumatori, comprano i prodotti esteri perchè costano di meno, seguendo quindi la minimizzazione del costo, legge economica che segue pure l'impresa che vuole licenziarli per delocalizzare all'est?
e come possono gli elettori leghisti credere davvero nel blocco dell'immigrazione e nell'assimilazionismo se poi vogliono avere manodopera straniera innocua ma avere solo le braccia da sfruttare (come operai, badanti etc) senza la cultura degli stranieri immigrati?
e come possono, tanti elettori del PD, strillare all'antirazzismo, all'accoglienza, se poi loro appena hanno quattrini scelgono le scuole elitarie whites only e i quartieri benestanti white only
e gli agricoltori che protestano contro i prodotti stranieri a basso costo come pretendono poi di non avere immigrati?
la tendenza spontanea dell'essere umano è accumulare soldi, la proprietà privata, l'individualismo e non importa se in cabina elettorale votano altrimenti, le scelte economiche che fanno influenza la realtà più delle scelte politiche
in molti casi quindi c'è una dicotomia fra il comportamento conscio, quello politico, e quello inconscio, quello delle scelte economiche
forse l'URSS è implosa anche per questo, l'istinto della massa, anche sotto il comunismo, era la proprietà privata, l'individualismo e l'accumulo di beni/denaro
la dirigenza cinese invece, più saggia, ha preso atto della natura dell'uomo e modificato la mission del regime.
quindi non cambia un cazzo?
no ma bisogna capire che i programmi e gli intenti dei partiti sono un fattore del tutto secondario se non inutile, con questa filosofia capiamo l'enorme difficoltà nell'applicare la Brexit e che al 99% sarà una Brexit a metà...
e capiamo anche che, se la destra radicale dovesse andare al governo non farà alcuna rivoluzione nazionalistica o simile, l'avete vista la massa di aderenti a Forza Nuova, Fronte Nazionale, CasaPound etc?personaggi ai margini, tendenzialmente ignoranti e borderline col mondo dell'illegalità (eufemismo), secondo voi questi personaggi hanno in cuore la tutela della cultura e dell'identità italiana??
e dall'altra parte, come possono personaggi alto-borghesi, inseriti nell'establishment europeista, internazionalista, finanziario portare avanti politiche per il lavoro, la redistribuzione, l'eguaglianza etc??
già abbiamo visto che l'elettorato è tendenzialmente pro domo sua, figuriamoci questi che dovrebbero applicare in concreto certi programmi...
e come può un cristiano credere che dei divorziati, femministi, abortisti etc portino avanti istanze cristiane solo perchè ne parlano in campagna elettorale?
In conclusione:
le scelte economiche incidono sulla realtà più delle scelte politiche
la politica prende semplicemente atto delle tendenze inconsce del popolo