Napoli: De Sanctis, Grava, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza (17' st Cavani), Gargano, Dossena (38' st Zuniga), Hamsik (32' st Blasi), Lavezzi, Quagliarella. A disp. Iezzo, Campagnaro, Santacroce, Maiello. All. Mazzarri

Elfsborg: Christiansen, Floren, Jonsson, Lucic, Klarstrom, Larsson (25' st Jawo), Mobaeck, Svensson, Ishizaki (44' st Ericsson), Keene (43' st Karlsson), Avdic. A disp. Covic, Nordmark, Wikstrom, Kurbegovic. All. Haglund.

Arbitro: Kakos (Grecia)
Marcatore: 46' pt Lavezzi
Note: ammoniti Lucic, Jonsson, Floren, Pazienza, Aronica. Prima del match osservato un minuto di silenzio in memoria del Senatore emerito della Repubblica Francesco Cossiga.




Napoli - La stagione la battezza lui: il Pocho. Il numero 22 è il primo estratto nella ruota dei sogni, il nuovo feticcio della passione azzurra. Il Napoli batte 1-0 l'Elfsborg e dà la prima spallata alle porte dell'Europa. Segna Lavezzi, scatenato, favoloso, una allucinazione per la difesa svedese. Un gol euclideo che si estende sullo spazio tridimensionale di freddezza, velocità e bellezza. Il lancio arriva dal cuore dei quartieri, Paolo Cannavaro non era ancora nato quando quelle parabole satellitari nascevano dalla classe olimpica di Rudy Krol. Il capitano rinverdisce i fasti del mitico tulipano olandese: testa alta, sublime eleganza e palla con il contagiri che bacia il piede fatato del Pocho. Scatto, dribbling e palla in meta, con il portiere seduto per terra. Poi parte la danza della felicità che rimbomba nel primo urlo iperbolico del San Paolo. E' la fotografia della serata. Il Napoli mette il campo in discesa, crea palle gol in sequenza da cardiofrequenzimentro. Entra anche Cavani che accarezza il palo ed il suo primo sogno azzurro. E' il Festival dell'occasione napoletana. Finisce con il lampo abbagliante del Pocho ed un 1-0 che può valere tanto. Giovedì si va al Boras Arena. L'erba del vicino è sempre più sintetica. Ma la classe del Napoli è di seta pura...



Comincia di buon ora ed all'insegna del fair play la lunga giornata di Napoli-Elfsborg. I maggiori esponenti della Società azzurra e del Club svedese si incontrano per un happening che conferisce armonia alla vigilia del match. Durante il pranzo consumato all'Hotel Vesuvio, agli svedesi, molto attratti dalla bellezza della città, viene illustrata la storia recente del nuovo Napoli dell'Era De Laurentiis, dall'ascesa dalle ceneri della serie C fino alla crescita esponenziale del Club azzurro. A rappresentare la Società svedese il Presidente Bo Johansson, il Vice Presidente Sture Svensson ed alte autorità cittadine di Boras. Per il Napoli presenti il Vice Presidente Edoardo De Laurentiis, il Direttore Generale Marco Fassone, il Direttore Marketing Alessandro Formisano e il DS Riccardo Bigon. In rappresentanza della città l'Assessore allo sport Alfredo Ponticelli. A fine incontro, alla presenza anche del Delegato Uefa Milovan Djukanovic, arriva il tradizionale scambio di auguri e di doni caratteristici, per una giornata trascorsa in maniera piacevole e in pieno clima di fair play.



Poi la parola passa al campo. Il San Paolo è una luce nel cielo. Lo spareggio per l'Europa League vale l'orizzonte suggestivo di Fuorigrotta. E' una serata colorata di azzurro. Il Napoli recita a soggetto ed è un monologo. Quasi un tiro al minuto come fosse un concorso a premi. Nella cronaca battezziamo i più importanti. Al 6' Lavezzi si annuncia come i gran Signori del calcio: dribbling ipnotizzante, salva Lucic alla disperata. Al 10' cross di Hamsik, Dossena arriva al volo, alto. Al 12' primo break dell'Elfsborg, Ishizaki scarica il sinistro, De Sanctis si distende benissimo.



Al 14' cross di Pazienza e splendida sforbiciata di Quagliarella, Christiansen è fortunato e si ritrova la palla addosso. Ma che numero Fabio, applausi sotto le stelle. Al 20' il gioiellino svedese Advic sbaglia un destro sotto porta su cross di Floren. E da lì in poi il Napoli si scatena. Una discesa barbarica verso la porta da sfondare. Al 21' sinistro di Hamsik, blocca il portiere. Al 22' botta di Gargano (che partitone Walter), Christiansen ci arriva con la punte delle dita e sull'azione successiva Maggio chiude di sinistro troppo centrale. Al 28' punizione di collo pieno di Quagliarella: ancora paratissima di Christiansen. Al 35' destro di Lavezzi e ancora il portiere blocca. Al 45' il San Paolo sussurra che la palla non vuole proprio entrare. Al 46' urla perchè la palla entra! E come se entra! Cannavaro esce a testa alta e lancia al bacio Lavezzi, il Pocho salta pure il portiere e danza sulla gioia di un'intero popolo. Uno a zero per noi. Riposo di felicità.



Nel secondo tempo il Napoli mette il campo in discesa. E' un assedio. Al 2' gran tiro di Dossena parato dal portiere. Poi splendido assist di Quagliarella per Lavezzi che gira di mezzo tacco: Christiansen salva quasi sulla linea. Nell'ultima mezzora entra anche Cavani per Pazienza. Napoli con tutti i suoi gioielli in campo e col tridente. Al 27' il Matador potrebbe far esplodere il San Paolo.



Cross di Pocho dalla destra e girata di piatto al volo di Edi: palla che sfiora il palo. Al 37' ancora Cavani spalle alla porta si gira bene: esterno della rete. Ultimo flash un colpo al volo di sinistro di Lavezzi: Christiansen se lo ritrova in bocca. Napoli non fortunatissimo ma fortissimo. La prima spallata all'Europa è stata assestata. Giovedì al "Boras Arena" il secondo atto...