Secondo me no.
Perchè viola il principio di uguaglianza formale costituzionale.
Riflettiamoci un attimo.
Secondo l'Isee si può accedere allo stato sociale, diritto allo studio, diritto all'assistenza sanitaria, diritto al gratuito patrocinio, diritto al supporto per invalidità etc
SOLO ed esclusivamente se il nucleo familiare di cui fai parte sia sotto una certa soglia di reddito.
Ammettiamo un ragazzo che non abbia avuto ancora modo di emanciparsi fiscalmente dal nucleo familiare di origine, il quale è medio-alto.E' a carico dei genitori, e per ottenere ogni diritto sociale che agli altri (quelli che hanno un Isee basso) è DOVUTO, deve chiedere, supplicare e prostrarsi.Nel caso in cui non riceva comunque sostegno deve fare causa ai genitori.Facendo causa ai genitori rischia di farsi diseredare, almeno parzialmente (escluse le quote legittime).
Ecco che è uguaglianza c'è tra diritti dovuti e diritti supplicati o addirittura impossibili da difendere se non a costo di rinunciare ad altri propri diritti legittimi(come l'eredità)?
L'Isee nasce dal governo Prodi, te pareva, e persegue il principio cosiddetto dell' "universalità selettiva", grande presa in giro, cioè i diritti sono universali, ma la maggioranza decide selettivamente chi discriminare in barba all'uguagliazna costituzionale.