"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
MINACCIA ESTREMA
di Guido Cappelli
NOV 24, 2021di SOLLEVAZIONE
Ci stanno trasformando in codici QR. No, non è una boutade retorica. Stiamo proprio incorporando il codice QR – con tutte le potenzialità di controllo che contiene – alla vita di tutti giorni, alle funzioni più elementari. Questo è il fatto da cui partire.
Faremmo bene a prenderne atto, così forse, per frenare questa mutazione, letteralmente, esiziale, impareremo più in fretta a relazionarci tra noi in modo più rispettoso, più amichevole, più complice di quanto ci consentissimo nella vita precedente. Le classiche suddivisioni sociali stanno sfumando fino quasi a scomparire. Le tradizionali classificazioni in classi, ceti, funzioni, professioni, ruoli sociali, perfino quelle tra vecchi e giovani, stanno scomparendo nell’indistinto dell’obbedienza biopolitica.
Al loro posto, microidentità create e alimentate ad arte, sulla base di una finta “scienza” sociale: generi, razze, preferenze sessuali e relative sotto-tribù illimitate… dispositivi che frammentano la società, la polverizzano in tanti surrogati di identità pubblica, che pubblica non è: perché non fa che portare nella sfera del pubblico, e del politico, l’aspetto intimo di ciascuno – cioè proprio ciò che pubblico e politico non è non deve essere.
Tante pseudo-identità l’una contro l’altra armate, che alla fine si risolvono – per la gioia del potere, delle élites, uniche a beneficiarsene – in singoli individui, impauriti, sospettosi, l’uno potenziale stalker, potenziale accusatore, potenziale competitore, e, al culmine del delirio psico-sanitario, potenziale killer dell’altro. Questo è il motivo per cui questo progetto, in via di realizzazione non si sa quanto irreversibile, è e deve essere chiamato distopia.
Invertire questo processo, o almeno frenarlo, complicarlo, è imperativo ma estremamente difficile. Ma il motivo principale di questa difficoltà non sta nella colossale disparità dei rapporti di forza (che pure è un macigno), ma, prima di ogni altra, nel nostro modo di stare al mondo. Perché alla distopia si può opporre solo una politicità radicalmente nuova, e questo esige da ciascuno di noi, a livello personale, una revisione a fondo del modo di intendere sia i rapporti personali che la politica come tale.
La minaccia estrema forse ci aiuterà a potenziare la nostra capacità di empatia, di comprensione dell’altro, e a ridurre la carica di aggressività e affermazione personale che ha caratterizzato i nostri modi di fare, chi più chi meno, nei tempi della vita “normale” – cioè fino allo sconvolgimento, al terremoto esistenziale e collettivo, che va sotto il nome di “emergenza Covid-19”.
Solo così saranno messi in condizione di funzionare quei comitati, quella galassia di realtà, quel coacervo di movimenti libertari, umanisti, politicamente coscienti, a partire dai quali sarà possibile un modo nuovo e veramente partecipativo di costruire il consenso e le decisioni collettive.
* Guido Cappelli, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, firmatario dell’appello “Docenti no Green Pass”
https://www.sollevazione.it/2021/11/...-cappelli.html
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Finale fin troppo ottimista per come vedo io l'attuale situazione, ma spero sempre di sbagliarmi.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
"La minaccia estrema forse ci aiuterà a potenziare la nostra capacità di empatia, di comprensione dell’altro, e a ridurre la carica di aggressività"
Magari, invece succede il contrario.
Paranoia, ostilità, isolamento, rottura dei legami...
Hitler or Hell.
Organizzare manifestazioni di protesta nel Draghistan è "istigazione a delinquere"?
https://www.lantidiplomatico.it/dett...e/29296_44052/
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
"il governo non è fascista" (cit.)
Hitler or Hell.
Beh , però anche voi fascisti dovreste mettervi d'accordo. Sento dire che il fascismo è morto nel '45 e che nessuna esperienza di destra o di sinistra, per quanto autoritaria, ha più incarnato gli ideali mussoliniani
Scritto ciò, per me questo governo ha assunto atteggiamenti anticostituzionali e in buona parte discriminatori. Lo considero certamente nemico, anche se non me la sentirei di parlare di fascismo.
Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.
Il fascismo del ventesimo secolo l'hanno ammazzato.
Il suo spirito vive ancora, grazie a Dio.
Il cadavere, beh quello a quanto pare l'ha trovato un bancario europeista e lo sta indossando come seconda pelle.
Non le idee, ma i modi dell'attuale regime sono in linea col temibile nazifascismo di cui si dovrebbe tutti aver paura.
Chiaro adesso?
Hitler or Hell.
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
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"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
IMPLACABILE VENDETTA
di Moreno Pasquinelli
NOV 25, 2021
Preceduto da una virulenta quanto mendace campagna d’intimidazione, il governo Draghi ha varato il decreto sul cosiddetto “Green Pass Rafforzato”. In pratica una nuova stretta autoritaria. E’ lo Stato di Polizia 4.0. Chi non si vaccina sarà sottoposto ad un regime di esclusione e segregazione sociale.
Chi non si vaccina, se era già escluso dal disporre di fondamentali diritti di libertà, è oggi condannato ad un regime di formale apartheid sociale. Sbagliano coloro i quali affermano si tratti di una “misura medievale”. Davanti alla peste si segregavano gli appestati per proteggere i sani. Oggi, posto che il “vaccino” non immunizza e che i vaccinati possono infettare, vengono confinati e isolati anche coloro che scoppiano di salute, ovvero quelli che sono portatori di un gravissimo morbo sì, ma quello di non inginocchiarsi ai piedi del sovrano rifiutando i suoi diktat. Questa è dunque la vera pandemia che il governo vuole debellare: quella della ribellione sociale.
La misura del “Green Pass Rafforzato”, spacciata come atto ex ante di “prevenzione sanitaria”, è dunque squisitamente politica, è un provvedimento di condanna e castigo ex post per tutti quei sudditi che hanno sin qui disobbedito alla richiesta del sovrano di disporre dei loro corpi. Condanna che è l’equivalente profano e secolare della scomunica di una volta, l’atto con cui la Chiesa oltre ad escludere il battezzato dalla comunità dei fedeli, gli infliggeva la pena dell’inferno nell’al di là.
Ma questo della segregazione sociale della minoranza, della parte dal resto, per quanto inusitato, è solo una faccia del regime bio-politico. Quest’ultimo chiama in causa anzitutto tutti gli altri, la maggioranza dei disciplinati, le stesse legioni dei kapò e dei disciplinatori. E’ grazie alla loro accondiscendenza che il sovrano ha potuto finalmente oltrepassare la linea oltre la quale esso riesce a requisire e ad impadronirsi, assieme alla carne, dell’anima stessa dei cittadini.
Il non-vaccinato viene sì privato di alcuni essenziali diritti di libertà, ma egli trattiene a sé, con il libero arbitrio, la propria dignità e indipendenza di pensiero; il vaccinato invece, come conseguenza dell’atto di obbedienza e di sottomissione al regime bio-politico, per poter godere di alcuni diritti formali di libertà, deve consegnare al sovrano dignità, coscienza e libero arbitrio — in cambio di una parte si aliena quindi del tutto, ciò che appunto distingue l’essere umano dagli altri esseri senzienti. Mentre il non-vaccinato è condannato a subire un’oppressione reale, il vaccinato ne deve sopportare una rafforzata, metafisica.
Acune finali considerazioni politiche. Non commetta, la nostra minoranza, l’errore di auto-isolarsi, di cercare la via di fuga. Non insegua l’illusione che la salvezza possa consistere nell’esodo comunitaristico. Non c’è alcun altrove, alcuna Terra Promessa. A ben vedere l’idea dell’esodo, quella di trovare rifugio in piccole società appartate e auto-governate, ammesso e non concesso che possano effettuarsi, testimonia che si fa strada la convinzione che la Resistenza è destinata alla sconfitta. In effetti la sconfitta è altamente probabile. Saremo retorici ma siamo obbligati a ribadire che nella guerra (e la nostra lo è) si può perdere non una ma più battaglie. Per dirla alla Mao Zedong: “La vittoria strategica è il risultato di una serie di sconfitte tattiche”.
Ogni minoranza, quando è costretta dal nemico allo scontro in campo aperto, è destinata alla sconfitta. E’ la rotta disordinata che va evitata, così da poter riorganizzare le proprie forze. La nostra è una lotta di lunga durata. La vittoria dipenderà da diversi fattori. Primo fattore: dovremo rafforzarci anche ove fossimo obbligati alla ritirata. Secondo fattore: il nemico non è imbattibile, in preda alle vertigini del successo, commetterà errori gravi, ciò che ci consentirà di passare alla controffensiva. Terzo fattore: il nemico ha sempre un suo Tallone d’Achille, e questo punto debole è costituito proprio dall’eterogeneo blocco sociale che lo sostiene. Questo blocco si sfalderà poiché proprio la maggioranza che oggi ubbidisce sopportando un’oppressione metafisica, vorrà redimersi dal proprio disonore e riscattare la sua libertà. Quello sarà il momento della nostra implacabile vendetta.
«Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro nella notte».
[San Paolo, 1Ts5, 1-11]
https://www.sollevazione.it/2021/11/...squinelli.html
"L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
"Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
"O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch
Il governo ha studiato benissimo la lezione sul nazismo, l'ha imparata a memoria, però non sono sicuro che l'abbia capita.
Gli ebrei cacciati tornarono in Germania vendicandosi con orrori centuplicati delle discriminazioni subite, senza andare molto per il sottile.
Questa gente che stanno mettendo con le spalle al muro e costringendo ad ingoiare merda ne avrà di conti da saldare, e non a tarallucci e vino.
Hitler or Hell.