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  1. #2071
    iperbannatiSSimo
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da DEESNIDER Visualizza Messaggio
    A questa pagina potete segnalare Meroving se continua a dar credito a teorie sulla superiorità intellettiva di una razza su un'altra. Osservatorio Media&Internet | unar
    Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, paura
    I miei amici "parti civili" dell'Unar... bella gente.
    .... comunque... razze a parte... il nostro trangugiatore di stronzate crede che le persone "di destra" siano mediamente più sceme delle persone "di sinistra"... ed ha aggiunto che è una questione genetica.
    Dopo il gene dell'accoglionamento ha tirato fuori il gene della "destritá"... cazzo... ha toccato il fondo e sta iniziando a scavare.
    Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, paura
    When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
    "Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)

  2. #2072
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Ripeto che i richiedenti asilo li abbiamo invitati noi quando abbiamo scritto l'articolo 10 della costituzione italiana. Un invito assai vincolante da parte nostra, devo dire..
    E' un' ipocrisia, (ripeto), ricordare l'obbligo giuridico dello Stato citando come imperativo l'articolo 10 della Costituzione quando ce ne sono almeno altri due, il 3, comma II, e il 4 che riguardano i cittadini italiani e che sono completamente disattesi, in particolare in questi ultimi 25 anni. Dietro un governo, c'è innanzi tutto il suo popolo.
    ART. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
    ART. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

    Sappi che Le disposizioni sui principi fondamentali degli artt.1 al 5, secondo un orientamento dottrinale maggioritario che trova conferma nella giurisprudenza costituzionale (sent n. 1146/1988, nonché, in via implicita, sent. n. 2/2004), sono sottratte alla possibilità di revisione costituzionale prevista all'art. 138 Costituzione.
    Inoltre, dato il particolare momento storico e la grave crisi economica italiana del dopoguerra, la povertà ultradiffusa, non credo proprio che l'Art. 10 sia stato scritto pensando che l'Italia avrebbe prima o poi dovuto accogliere centinaia di migliaia di persone (pensa se avessero dovuto farlo subito!); e tantomeno munirle di telefonino, di Sky e magari, occasionalmente, sentirsi anche dire che la pasta fa schifo. Affermarlo, come fai tu, significa essere in assoluta malafede. Inoltre (ripeto), questa invasione "pacifica" (in linea con le esigenze del capitalismo mondiale), secondo me, impedisce in modo definitivo la possibilità di realizzare quanto previsto nei due articoli che ho riportato. In particolare, per le già mutate e mutanti condizioni del mercato del lavoro, diventa praticamente utopia quanto precisato all'articolo 4.
    Perché, altrimenti, secondo la logica di: " Lo dice la Costituzione!", che cosa dovrebbero fare milioni di disoccupati italiani considerate le condizioni "fantasma" promosse ultimamente dallo Stato? E quelli che sentono che il loro lavoro, svolto nel modo più doveroso possibile, non concorre "al progresso materiale e spirituale della società"? Dovrebbero ,licenziarsi e reclamarne un altro?
    Traditi di fatto, (o almeno destinati all'oblio) i sogni e le utopie indicati da alcuni articoli fondamentali della Costituzione è giusto perseguire in modo perentorio quelli fantasticati da altri articoli?
    Andrebbero perciò almeno precisate meglio, in modo evidentemente più restrittivo le "condizioni stabilite dalle legge" richiamate dall’art.10 stesso, cercando evidentemente di non andare, trattandosi della Costituzione, “contro la legge”.

    E poi parlando di tradizione mediterranea e di ospitalità, l'espressione "gli albori della storia" riferita all'accoglienza di interi popoli o di centinaia di migliaia di persone è, se non altro, almeno ridicola.
    Cito solo quello che mi viene in mente:
    Per verificare il rispetto dell'ospitalità, Zeus si presentava travestito da viandante da solo o, al massimo, con Ermes (così nel mito di Filemone e Bauci) e non seguito da centinaia di amici, parenti o dei.
    Un ospite famoso del mito fu Paride che fuggì con Elena (!), la moglie dell'ospite Menelao stesso (vedi il doppio significato della parola ospite), causando la guerra di Troia.
    Troia fu distrutta (almeno otto volte) perché controllava l'accesso (!) delle navi lungo lo stretto dei Dardanelli.
    I Rutuli di Turno (gli Etruschi che difendevano la propria terra, così immagina “l’ospitalità” Virgilio) tagliarono le teste dei due troiani Eurialo e Niso - i quali avevano fatto strage nel loro campo durante il sonno (è un passo noto dell'Eneide) - e le ficcarono esposte sulle picche in modo che i Troiani (che cercavano una nuova patria) le vedessero per bene.
    E i Romani, c’era ancora Romolo, non ci pensarono due volte a rapire le Sabine dopo averle invitate a far festa.
    Mito a parte - e per venire a tempi più recenti - che dire della "tradizionale ospitalità europea" manifestata nel 1938 alla conferenza di Evian? Non un popolo europeo fu disponibile ad ospitare gli ebrei in fuga dai paesi del III Reich.

    Circa il test, avevano fatto meglio (ma meno ridere...) persino Adriano Celentano in “Rock Economy” con : “Che cosa è Lento e che cosa è Rock” e Giorgio Gaber con il noto brano: “Che cos’è la destra che cos’è la sinistra”.

  3. #2073
    .
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da vanni fucci Visualizza Messaggio
    E' un' ipocrisia, (ripeto), ricordare l'obbligo giuridico dello Stato citando come imperativo l'articolo 10 della Costituzione quando ce ne sono almeno altri due, il 3, comma II, e il 4 che riguardano i cittadini italiani e che sono completamente disattesi, in particolare in questi ultimi 25 anni. Dietro un governo, c'è innanzi tutto il suo popolo.
    ART. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
    ART. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
    E' notorio che la sinistra, da quando c'è questo problema dell'immigrazione, utilizza capziosamente il termine cittadino che, nell'ordinamento giuridico, ha valenza ben chiara: chi possiede la cittadinanza italiana, non chi deambula o risiede nel territorio dello Stato con o senza un permesso di soggiorno.

  4. #2074
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da vanni fucci Visualizza Messaggio
    E' un' ipocrisia, (ripeto), ricordare l'obbligo giuridico dello Stato citando come imperativo l'articolo 10 della Costituzione quando ce ne sono almeno altri due, il 3, comma II, e il 4 che riguardano i cittadini italiani e che sono completamente disattesi, in particolare in questi ultimi 25 anni. Dietro un governo, c'è innanzi tutto il suo popolo.
    ART. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
    ART. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

    Sappi che Le disposizioni sui principi fondamentali degli artt.1 al 5, secondo un orientamento dottrinale maggioritario che trova conferma nella giurisprudenza costituzionale (sent n. 1146/1988, nonché, in via implicita, sent. n. 2/2004), sono sottratte alla possibilità di revisione costituzionale prevista all'art. 138 Costituzione.
    Inoltre, dato il particolare momento storico e la grave crisi economica italiana del dopoguerra, la povertà ultradiffusa, non credo proprio che l'Art. 10 sia stato scritto pensando che l'Italia avrebbe prima o poi dovuto accogliere centinaia di migliaia di persone (pensa se avessero dovuto farlo subito!); e tantomeno munirle di telefonino, di Sky e magari, occasionalmente, sentirsi anche dire che la pasta fa schifo. Affermarlo, come fai tu, significa essere in assoluta malafede. Inoltre (ripeto), questa invasione "pacifica" (in linea con le esigenze del capitalismo mondiale), secondo me, impedisce in modo definitivo la possibilità di realizzare quanto previsto nei due articoli che ho riportato. In particolare, per le già mutate e mutanti condizioni del mercato del lavoro, diventa praticamente utopia quanto precisato all'articolo 4.
    Perché, altrimenti, secondo la logica di: " Lo dice la Costituzione!", che cosa dovrebbero fare milioni di disoccupati italiani considerate le condizioni "fantasma" promosse ultimamente dallo Stato? E quelli che sentono che il loro lavoro, svolto nel modo più doveroso possibile, non concorre "al progresso materiale e spirituale della società"? Dovrebbero ,licenziarsi e reclamarne un altro?
    Traditi di fatto, (o almeno destinati all'oblio) i sogni e le utopie indicati da alcuni articoli fondamentali della Costituzione è giusto perseguire in modo perentorio quelli fantasticati da altri articoli?
    Andrebbero perciò almeno precisate meglio, in modo evidentemente più restrittivo le "condizioni stabilite dalle legge" richiamate dall’art.10 stesso, cercando evidentemente di non andare, trattandosi della Costituzione, “contro la legge”.

    E poi parlando di tradizione mediterranea e di ospitalità, l'espressione "gli albori della storia" riferita all'accoglienza di interi popoli o di centinaia di migliaia di persone è, se non altro, almeno ridicola.
    Cito solo quello che mi viene in mente:
    Per verificare il rispetto dell'ospitalità, Zeus si presentava travestito da viandante da solo o, al massimo, con Ermes (così nel mito di Filemone e Bauci) e non seguito da centinaia di amici, parenti o dei.
    Un ospite famoso del mito fu Paride che fuggì con Elena (!), la moglie dell'ospite Menelao stesso (vedi il doppio significato della parola ospite), causando la guerra di Troia.
    Troia fu distrutta (almeno otto volte) perché controllava l'accesso (!) delle navi lungo lo stretto dei Dardanelli.
    I Rutuli di Turno (gli Etruschi che difendevano la propria terra, così immagina “l’ospitalità” Virgilio) tagliarono le teste dei due troiani Eurialo e Niso - i quali avevano fatto strage nel loro campo durante il sonno (è un passo noto dell'Eneide) - e le ficcarono esposte sulle picche in modo che i Troiani (che cercavano una nuova patria) le vedessero per bene.
    E i Romani, c’era ancora Romolo, non ci pensarono due volte a rapire le Sabine dopo averle invitate a far festa.
    Mito a parte - e per venire a tempi più recenti - che dire della "tradizionale ospitalità europea" manifestata nel 1938 alla conferenza di Evian? Non un popolo europeo fu disponibile ad ospitare gli ebrei in fuga dai paesi del III Reich.

    Circa il test, avevano fatto meglio (ma meno ridere...) persino Adriano Celentano in “Rock Economy” con : “Che cosa è Lento e che cosa è Rock” e Giorgio Gaber con il noto brano: “Che cos’è la destra che cos’è la sinistra”.
    Ho già risposto a queste argomentazioni. Riassumo di nuovo brevemente quanto già esposto nella mia risposta

    1) Gli articoli della costituzione vanno rispettati tutti e sempre. Ovvio che esistono principi prioritari rispetti ad altri e infatti i capitoli di spesa riguardanti i migranti, come ti ho già scritto sono assai esegui nel quadro del bilancio generale e quindi il principio di priorità è ampiamente rispettato. Quello che non è ammissibile perché tradirebbe lo spirito della costituzione è affermare chrbun principio è da rispettare dolo se "prima se ne è rispetta un altro"

    2) È chiaro che l'accoglienza indiscriminata non è fattibile per nessuno. È chiaro che non possiamo costringere la nostra gente ad ospitare centinaia di migliaia di persone.
    Per questo motivo un modello che ha dimostrato di garantire un ottimo risultato sul piano del contenimento e della disincentivizzazione degli sbarchi è quello australiano. Un approccio pragmatico ai problemi ci consente di preservare i principi di ospitalità e asilo e allo stesso tempo di limitare i costi sociali del fenomeno storico che viviamo.

    3) Ls questione del WiFi o della pasta sl tonno rifiutata è uns questione assai marginale che afferisce le dinamiche del comportamento sociale tipico di ogni singolo individuo. Personalizzare la questione nel "prenderla sul personale" tradisce incapacità di gestioni dai problemi nel loro insieme e tendenza a focalizzarsi stolidamente sul particolare. Quindi se c'è un negro, dieci negri, cento negri che fanno gli stronzi chi se ne frega! Non facciamo i bambini visto che non siamo bambini, tiriamo diritto e pensiamo a risolvere il problema.
    - Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
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  5. #2075
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da Ivan Visualizza Messaggio
    E' notorio che la sinistra, da quando c'è questo problema dell'immigrazione, utilizza capziosamente il termine cittadino che, nell'ordinamento giuridico, ha valenza ben chiara: chi possiede la cittadinanza italiana, non chi deambula o risiede nel territorio dello Stato con o senza un permesso di soggiorno.
    Nessuno ha mai equiparato un richiedente asilo o un rifugiato ad un cittadino. Questa è ina cosa che ti inventi tu.
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  6. #2076
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Hai ragione. I negri non sono inferiori, mi correggo. I negri americani in media hanno un QI inferiore ai bianchi americani. Ecco i fatti come stanno. E' errato e frutto di razzismo generalizzare. Hai ragione.
    Mah.
    Il QI dei neri africani rimane sotto quello dei neri americani, quello degli americani bianchi rimane allo stesso livello degli europei.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  7. #2077
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Nessuno ha mai equiparato un richiedente asilo o un rifugiato ad un cittadino. Questa è ina cosa che ti inventi tu.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

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  8. #2078
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Mah.
    Il QI dei neri africani rimane sotto quello dei neri americani, quello degli americani bianchi rimane allo stesso livello degli europei.
    I test sul QI degli africani non sono attendibili. Ti sembra possibile chenin negro del Congo abbia un QI di 65 mentre un negro americano abbia un QI intorno a 100?
    - Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
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  9. #2079
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    I test sul QI degli africani non sono attendibili. Ti sembra possibile chenin negro del Congo abbia un QI di 65 mentre un negro americano abbia un QI intorno a 100?
    Prima 90 poi 100, prima 55 poi 65. Ma perchè manipoli numeri a cazzo? I neri americani hanno un QI simile a quello di molti paesi africani, il Congo è uno dei più bassi, altri arrivano a cifre più alte.

  10. #2080
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    Predefinito Re: Omicidio Firenze, la rabbia dei senegalesi: distrutte fioriere antiterrorismo, pa

    Citazione Originariamente Scritto da DEESNIDER Visualizza Messaggio
    Prima 90 poi 100, prima 55 poi 65. Ma perchè manipoli numeri a cazzo? I neri americani hanno un QI simile a quello di molti paesi africani, il Congo è uno dei più bassi, altri arrivano a cifre più alte.
    Mi dispiace di avervi rotto il giochino, ma i test sul QI CONDOTTI IN AFRICA NON SONO AFFIDABILI.
    Non è possibile che esista una differenza intellettiva fra i negri africani e quelli americani così ampia. E se anche esiste non è possibile che sia genetica perché LA RAZZA È LA STESSA. Quindi i casi sono due
    1) Vi sono differenze di natura ambientale che influiscono sul QI
    2) i test condotti in Africa NON SONO ATTENDIBILI.
    Niente genetica. Fate pace con questo fatto e cercatevi altri supporti ideologici ai vostri preconcetti.
    - Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
    - Ne sei sicuro ?
    - Non ho alcun dubbio !

 

 
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