Un discorso non opinabile di estrema utilità per sportivi e non sportivi ed anche di notevole interesse politico (istruzione, educazione, salute...).

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Vi sono alcuni termini che sono assai usati comunemente, ma non ne è parimenti comune la comprensione. Eccone tre assai importanti ma usati spesso senza la necessaria cognizione:

'extra'; 'iper'; 'ultra'.

Dunque, 'extrasportivo' significa 'sportivo e non solo';
'ipersportivo' significa 'sportivo fino all'eccesso';
'ultrasportivo' significa 'in parte sportivo ed in parte non sportivo'.

Un quarto termine invece è oggetto ancora adesso di continui fraintendimenti e purtroppo finanche di continui tentativi di distorsione ed occultamento, anche ai danni degli interessati al suo uso ed a ciò che esso rappresenta:

'supersport' ,

che significa: 'oltre e non entro lo sport' (e che deriva dalla unione delle due parole 'super' e 'sport').
Ugualmente 'supersportivo' significa:
'che è oltre e non entro la sportività'.

È vero che il supersport potrebbe e può anche essere accompagnato, unito, o fuso allo sport, tuttavia ha sempre, quanto meno, una riserva che è oltre e non entro, nel senso che supera, la semplice sportività, cosa che non accade mai, parzialmente o completamente, nei primi tre casi menzionati (extra, iper, ultra...).

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La sportività esiste anche senza sport, tuttavia accanto a tale categoria libera e non solo allo sport stesso va menzionato l'àmbito, del tutto eccedente ma anche indipendente, dicibile supersportivo. Tale àmbito esiste anche in commistione con quello sportivo, come è il caso di accadimenti non sportivi in eventi sportivi: effettivamente nessuno sport, ma pubblico che assiste e premiazione sono un evento anche dello sport.

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Nel senso, più radicale, l'àmbito supersportivo indica una distinzione netta ed una negazione e non soltanto una superiorità e vicinanza. In questo senso non c'è possibile commistione o se c'è non è mai necessaria. È il caso di ciò che fa uso di oggetti supersportivi non anche a scopo ed interessi sportivi e senza avere mai come fine lo sport, il che non va confuso con ciò che differisce senza eccedere dalla sportività e dallo sport.

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Il riferimento per negazione è da distinguere da quello per affermazione. Quello per negazione indica superiorità senza paragone. In tal caso "supersport" indica livello distinto, differente e superiore, e il termine viene usato non quale attributo ma con senso soltanto avverbiale, cioè proprio per indicare non una qualità insita ma una differenza radicale. È il caso, per esempio, di cose non di categoria supersportiva ma supersportive per sola definizione, invero da distinguere ma da non paragonare a quelle sportive, perché il paragone non potrebbe sussistere e non può sussistere e non sussiste, a causa proprio della superiorità non soltanto tale bensì radicale.

Nota:
In questo discorso: superiorità, superiore non sono da intendersi per miglioria né per migliore; inoltre eccesso ed eccedenza ed eccedere non stanno a significare errore e neanche sbaglio.

MAURO PASTORE