Il termine "sport" deriva dall'unione della particella "s" con la parola "port", questa ancora presente ed in uso nella lingua inglese.

Senza pretendere troppa comprensione da coloro che non conoscono o non hanno o non possono avere interesse nell'inglese arcaico e nordico, siano inglesi o altro, voglio specificare che il termine "port" sta a significare ciò che consiste in un rifugio senza esserlo in se stesso o che lo è senza poterlo consistere all'atto pratico, quindi, per esempio, un porto in ambiente naturale oppure un passaggio di fortuna, oppure ancora l'entrata di un castello che quasi mai potrebbe usarsi e mai con piena utilità... E via dicendo così ma non diversamente!
Inoltre voglio specificare che la "s" indica privazione, ugualmente ma non 'stessamente' che la cosiddetta "alfa privativa" in greco antico e la 'a', con valore di abbandono assoluto o distacco totale, ovvero pur sempre privazione, in italiano; per chi sia di pensiero o di etnia greca, d'Italia o di altrove, il doppio esempio valga per uno stesso.

Quindi, il significato puro della parola "sport" è questo: ciò che non ha punti di riferimento, ciò che non consente di premunirsi dei diversivi per agire ma ha bisogno di inventiva oppure di regole proprio per fare cose che altrimenti lo sarebbero con maggiore semplicità e maggiore libertà.
Infatti nel porto bisogna tenere le cautele secondo gli ordini per l'entrata, per l'attracco e per la partenza e l'uscita, infatti alcuni passaggi necessitano di particolari strategie per essere praticati, e via dicendo proprio così ma non diversamente; ma non così dunque per il resto, dato che: non-port, no-port, anche (ovviamente) port, son cose diverse da: sport (s(-)port).

Nei giochi con la palla e in altri giochi simili o non troppo diversi i campi segnati e misurati resero necessarie regole, d'altronde per il resto menzionato è il rovescio: c'è nei porti maggiore tranquillità e quindi libertà e assenza di regole nella vita a bordo, così anche in alcuni luoghi che fanno da passaggi l'ambiente favorisce il riparo, per esempio dai venti, consentendo di fare senza saper regole o tutte le regole per starci, ma solo analogalmente nei giochi con la palla ed anche in altri simili e non troppo diversi ciò accade, infatti le limitazioni rendono, per opposizione, possibili raffinatezze e prestazioni in altre situazioni impossibili, rendendo necessario uso di regole per giocare.

Attualmente il termine "sport", con relativa o solo referenziale terminologia (è il caso questo ultimo della parola "sportivo" e delle sue varie coniugazioni non verbali) non è usato sovente nella pienezza dei suoi possibili sensi e quasi mai nei significati precisi che ho illustrato. Per lo più lo si usa per gli atleti e per i giochi da essi praticati. Tuttavia in certe pratiche e situazioni è ancora adesso conosciuto pienamente, anche nel linguaggio di tutti i giorni e nella terminologia. Per esempio una giacca sportiva non può essere soltanto definibile un àbito per fare un gioco di atleti, infatti può essere anche un àbito che consente cose altrimenti non agevoli o spiacevoli, per esempio resistenza a posizioni del corpo non troppo comuni.

Tutto ciò ha senza dubbio un valore anche nella politica, essendo lo sport in Europa non secondario per la vita di moltissimi e non estraneo alla vita di tanti altri ed essendo la politica uno strumento e non particolare della vita!

MAURO PASTORE