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    Predefinito Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pensier

    https://left.it/2018/01/30/inquisizi...a-di-pensiero/

    uoi lanciare una campagna che sfiori argomenti religiosi sui mezzi pubblici? A Milano, l’Azienda trasporti milanese non te lo permette. A meno che non li tocchi dalla parte “giusta”, quella dei cattolici. Figuriamoci quindi se il referente fa dell’ateismo la propria cultura di riferimento e lancia un messaggio che, velatamente, mette in discussione, ad esempio, il battesimo dei neonati e l’iscrizione “coatta” all’ora di Insegnamento della religione cattolica. «Posso scegliere da grande?», è la domanda che si pone una bimba di due anni nel manifesto inoltrato dalla Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar) all’agenzia pubblicitaria Igpdecaux per farla circolare sui mezzi pubblici del capoluogo lombardo. Sì? No? Non importa. Che si sia d’accordo o no con il messaggio della campagna, poco interessa. È la censura che fa riflettere, ora. L’Atm infatti si è rifiutata di veicolare il messaggio elaborato dalla più grande associazione italiana di atei.

    Perché? «È questione di argomento, non di immagine», ha spiegato il referente di Igpdecaux al suo scomodo cliente. «La campagna sta girando in 54 città italiane: a Roma non ci sono ma Milano è l’unica metropoli in cui abbiamo avuto problemi di questo genere. A Bologna, Padova e Palermo, ad esempio i manifesti circolano tranquillamente», racconta a Left Alessandra Stevan, coordinatrice del circolo Uaar di Milano. E continua: «Noi ci siamo presentati subito come Uaar, non ci siamo nascosti. Teoricamente viviamo in un Paese laico, ma nei fatti non sembra essere così. Promuoviamo la libertà di scelta, che è una cosa positiva – per noi – ma penso che possa essere vista come un po’ fastidiosa, da alcuni».

    Ma andiamo per ordine: l’Uaar contatta Igpdecaux per comprare spazi pubblicitari sui mezzi pubblici milanesi. Non sembra esserci alcun problema, all’inizio. Offerta e via libera. Ma c’è un “ma”: «Apprendo ora che trattandosi ovviamente di una campagna legata alla vostra associazione, entrerà nella sfera del controllo Atm attraverso i loro organi preposti». Chiede celerità, quindi, il referente: «Vi chiedo di avere al più presto almeno una bozza di quella che sarà la vostra comunicazione».
    Si vuole far partire la campagna a gennaio perché è il periodo in cui si fanno le iscrizione scolastiche e «per promuovere l’ora alternativa a quella di religione cattolica», chiarisce Alessandra Stevan: «L’Uaar ha deciso di lanciare in questo periodo la campagna “Posso scegliere da grande” sulla libertà di scelta dei bambini. A Milano abbiamo contattato Igp decaux. Il nostro obiettivo era far girare la campagna sugli autobus. Nel momento in cui noi abbiamo mandato l’immagine della campagna, ci è stato risposto che, essendo la campagna dell’associazione, avrebbe dovuto essere sottoposta al vaglio degli organi di Atm, al loro consiglio per stabilire se fosse idonea».

    Di idoneità, si parla. L’Igpdecaux dichiara quindi che il manifesto dovrà essere giudicato dall’Atm, azienda con la quale l’Uaar non è mai riuscita a entrare in contatto: «Noi non abbiamo mai avuto contatti diretti con Atm, abbiamo sempre parlato con Igp come intermediari. Quindi ci è arrivata una comunicazioni in cui ci chiariscono che Atm confermava il divieto di manifesti a carattere religioso sui mezzi di superficie. Ho parlato a voce con il referente di Igp per provare a spiegare che in realtà questa campagna non ha assolutamente nulla di religioso». Nel manifesto, sopra alla domanda che si pone la bambina, sono elencate le religioni tra cui potrà scegliere da grande, in ordine decrescente di fedeli. Ma non solo: alle religioni, in seconda e terza posizione nell’elenco sono aggiunti anche “ateismo” e “agnosticismo”. Non si mina quindi ad attaccare una fede – quella cattolica ad esempio – ma a garantire il diritto al bambino di scegliere tra le varie: induismo, ateismo, buddismo, islamismo.

    «La campagna è equidistante da tutte le religioni, nella campagna citiamo anche l’ateismo e l’agnosticismo. Non c’è stata possibilità di parlare direttamente con Atm. Allora Igpdecaux ci ha fatto un’altra proposta: visto che sugli autobus non era possibile esporre questa campagna, ci hanno proposto le giostre in metropolitana (gli spazi tra un vagone e l’altro). Noi abbiamo accettato, anche se eravamo rimasti molto colpiti da questo rifiuto». Ma c’è un però. Continua Alessandra Stevan: «In una seconda mail, ci hanno detto che il divieto si estendeva anche sulla pubblicità dinamica, quella in movimento. Niente da fare, quindi. Ci hanno proposto la pubblicità statica (cartelloni fissi). Solo che quando ho chiesto se c’erano degli spazi disponibili, mi è stato comunicato che non ce ne erano, neanche in periodi successivi».
    L’Uaar storce il naso, ma icassa. Pensa quindi di proporre un manifesto nuovo «più soft»: «Abbiamo pensato di proporre un altro manifesto, impossibile da rifiutare. Ho scritto a Igpdecaux dicendo che la nostra associazione aveva realizzato un altro manifesto, senza però allegarglielo». La risposta è inequivocabile: «Non è questione di immagine, ma di argomento».

    La Uaar chiede di visionare il regolamento in cui viene espresso il divieto di pubblicità religiosa. Nulla da fare: «Poi però ci siamo ricordati che l’anno scorso, in occasione della visita di Papa Francesco, c’erano degli autobus che giravano a Milano in cui veniva promossa la santa messa. L’Uaar non può circolare sui mezzi di superficie, il papa sì. Questa è censura. Ed è discriminazione», conclude Alessandra Stevan.

    «Questa è una campagna di promozione sociale. Non religiosa».

  2. #2
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    Citazione Originariamente Scritto da MaIn Visualizza Messaggio
    ....«La campagna è equidistante da tutte le religioni, nella campagna citiamo anche l’ateismo e l’agnosticismo.....
    Nella città che ha dato i natali a "comunione e disperazione", mica pretenderai che accettino una pubblicità dove il cristianesimo è messo assieme a induismo e ateismo...

  3. #3
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    L'UAAR mi piaceva, ora non più, è un'associazione goliardica anti-religiosa e irreligiosa. Qualsiasi pensatore ateo serio se ne vergognerebbe. Non difendono la laicità dello Stato, difendono la necessità di fare gli irreligiosi trasgressivi, come dei ragazzini ignoranti.

  4. #4
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    Citazione Originariamente Scritto da Rotwang Visualizza Messaggio
    L'UAAR mi piaceva, ora non più, è un'associazione goliardica anti-religiosa e irreligiosa. Qualsiasi pensatore ateo serio se ne vergognerebbe. Non difendono la laicità dello Stato, difendono la necessità di fare gli irreligiosi trasgressivi, come dei ragazzini ignoranti.
    Cita uno o più esempi...

  5. #5
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    Citazione Originariamente Scritto da Scipione Visualizza Messaggio
    Cita uno o più esempi...
    Qualsiasi loro battaglia del momento, ad esempio?

  6. #6
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    In effetti si sta facendo molto poco, bisogna ammetterlo. Davanti a tanta emergenza, occorre un maggiore impegno da parte dei laici e degli atei. Non è possibile che ancora nel 2018 la RAI, per mezzo del suo esercito di giornalisti cattolici, continui a diffondere in maniera martellante la sua propaganda pro-Francesco con tutto il carrozzone di buonisti-volontari che infilano il naso dappertutto, dalla politica alla scuola.

  7. #7
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    Predefinito Re: Inquisizione a Milano, censurata la campagna Uaar sul diritto alla libertà di pen

    Citazione Originariamente Scritto da lucy. Visualizza Messaggio
    In effetti si sta facendo molto poco, bisogna ammetterlo. Davanti a tanta emergenza, occorre un maggiore impegno da parte dei laici e degli atei. Non è possibile che ancora nel 2018 la RAI, per mezzo del suo esercito di giornalisti cattolici, continui a diffondere in maniera martellante la sua propaganda pro-Francesco con tutto il carrozzone di buonisti-volontari eva che infilano il naso dappertutto, dalla politica alla scuola.
    notanto più che nessun politico cattolico segue le istruzioni del papa... anzi... fanno il contrario... salvo che per le scelte classiche sugli argomenti sessuali,

    sessuali ai quali peraltro il papa fa scarso riferimento..

    quanto alla uaar fa tante storie per avere la scusa di non far nulla.... anxzichè regalare soldi ai tranvieri,,, poteva stampare un po cartelli e farli esporre sulle macchine dei soci che circolano nelle città...o esporli nelle strade.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

 

 

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