Bankitalia: a rischio povertà una persona su 4, record storico dal 1989

[italicum]

mah, in realtà la possibilità di avere 750 euro mensili come RMG potrebbe spingere molti ad accettare un lavoro in nero a, poniamo, 1.000 euro.
il RMG è visto da molti (anche di estrema sinistra) come un regalo ai "prenditori" in quanto permetterebbe una compressione dei salari favorendo il nero.
mettetevi d'accordo tra di voi...

Scusami, ma non riesco a capire: allora oggi tutti FANNULLONI. Poi appena sbuca un RMG/RDC tutti a voler lavorare da schiavi per pochi euro. Cioè, ma ti rendi conto della stupidità intrinseca di un tale discorso?

[Corso]

Scusami, ma non riesco a capire: allora oggi tutti FANNULLONI. Poi appena sbuca un RMG/RDC tutti a voler lavorare da schiavi per pochi euro. Cioè, ma ti rendi conto della stupidità intrinseca di un tale discorso?

forse non mi sono spiegato:
1) chi vuole rimanere sul divano con la playstation continuerà a farlo avendo in tasca 750 euro in più.
2) chi sta attualmente lavorando in nero a 800 euro al mese continuerà a farlo, avendo in tasca 750 euro in più.
3) chi attualmente sta lavorando in regola a, poniamo, 1100 euro netti al mese si farà licenziare e riassumere in nero (magari a 1200 euro), così lui avrà in tasca 750 + 100 euro in più e il "prenditore" risparmierà tasse e contributi...

a spese di pantalone, ovviamente.
idea geniale!

[Leviathan]

forse non mi sono spiegato:
1) chi vuole rimanere sul divano con la playstation continuerà a farlo avendo in tasca 750 euro in più.
2) chi sta attualmente lavorando in nero a 800 euro al mese continuerà a farlo, avendo in tasca 750 euro in più.
3) chi attualmente sta lavorando in regola a, poniamo, 1100 euro netti al mese si farà licenziare e riassumere in nero (magari a 1200 euro), così lui avrà in tasca 750 + 100 euro in più e il "prenditore" risparmierà tasse e contributi...

a spese di pantalone, ovviamente.
idea geniale!

tutte puttanate!

STUDIARE!!!

[Corso]

tutte puttanate!

STUDIARE!!!

detto da te è surreale, credimi.

[Leviathan]

detto da te è surreale, credimi.

non è surreale, c'è troppa ignoranza in questo forum
se avessi studiato sapreti che nessuno potrà lavorare in nero e prendere il RMG o stare sul divano

[Corso]

non è surreale, c'è troppa ignoranza in questo forum
se avessi studiato sapreti che nessuno potrà lavorare in nero e prendere il RMG o stare sul divano

questo perchè lo ha detto giggino e quindi è assodato, giusto?

senza polemica, mi spiegheresti come sarebbe possibile impedire a qualcuno di continuare a lavorare in nero, o rimanere sul divano, e continuare a percepire il sussidio? con quali strumenti si potrebbero fare controlli efficaci?

Guarda cosa accade in un paese sicuramente più organizzato di noi, e pensa a cosa potrebbe accadere a Napoli o a Palermo....

[Leviathan]

leggiti la proposta

Ma poi anche la stupidità di fare simili domande, come se nei paesi che hanno il RMG (quasi tutti quelli europei) nessuno lavorasse

[Corso]

leggiti la proposta

Ma poi anche la stupidità di fare simili domande, come se nei paesi che hanno il RMG (quasi tutti quelli europei) nessuno lavorasse

guarda caso c'è una correlazione positiva tra voti ai grillini e tasso di disoccupazione e di povertà.
O forse credi che sia un caso che abbiano fatto il pieno di voti a Scampia mentre qui a Milano non se li incvli quasi nessuno?

[adry571]

A rischio povertà anche chi lavora, quasi uno su otto - Economia - ANSA.it

Cresce il lavoro precario e part time e aumenta il fenomeno dei "working poor", ovvero di coloro che pur avendo un'occupazione sono a rischio povertà. Secondo i dati Eurostat riferiti al 2016 l'11,7% degli occupati in Italia, quasi uno su 8, pari a circa 2,6 milioni di persone, è a rischio povertà. La percentuale è in crescita rispetto al 2015 (era l'11,5%) e soprattutto sul 2010 (+2,2 punti percentuali) mentre si fissa largamente al di sopra della media europea (il 9,6% degli occupati). Punta il dito sull'occupazione precaria anche la Cgil che con uno studio ha evidenziato la crescita del fenomeno affermando che circa 4,5 milioni di occupati (tra chi ha un contratto a tempo determinato e chi ne ha uno di part time ma involontario) sono da considerare nell'area del disagio.
Chiaramente le due analisi non sono sovrapponibili dato che solo una parte di quelli che hanno contratti precari e part time ricade nell'area di povertà (magari perchè ha uno stipendio adeguato anche se temporaneo o c'è un coniuge che guadagna di più). E d'altra parte ci sono persone con contratti a tempo pieno e indeterminato che sono comunque in una situazione di povertà.
Il dato italiano sui lavoratori a rischio povertà è tra i più alti in Ue (fanno peggio solo Romania, Grecia, Spagna e Lussemburgo). Il rischio - spiega Eurostat - è influenzato fortemente dal tipo di contratto con un dato complessivo doppio per coloro che lavorano part time (15,8%) rispetto a quelli che lavorano a tempo pieno (7,8%) e almeno tre volte più alto nel complesso tra coloro che hanno un impiego temporaneo (16,2%) rispetto a quelli con un contratto a tempo indeterminato (5,8%).
Gli uomini sono più a rischio povertà (10%) rispetto alle donne (9,1%). In Italia per chi lavora part time il rischio di povertà è del 19,9% (uno su cinque) in crescita di quasi cinque punti e mezzo rispetto al 2010, a fronte del 10% per chi lavora con un contratto a tempo pieno.
Se si guarda invece al tipo di contratto di lavoro, in Italia i lavoratori dipendenti con un contratto a tempo indeterminato a rischio povertà sono il 7,5%, in aumento dal 6,7% del 2010. Nel caso di lavoratori con contratto temporaneo il rischio di povertà è del 20,5% a fronte del 16,2% in Ue con una crescita di oltre un punto dal 2010 ma di oltre cinque punti dal 2008. Guardando ai dati di contabilità nazionale la Cgil sottolinea come rispetto al periodo pre crisi (il 2008) siano diminuite sia le ore di lavoro (-5,8%) sia le Ula, le unità di lavoro a tempo pieno,(-4,7%). "Il numero totale degli occupati, pur importante - dice il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, rappresenta un'immagine molto parziale della condizione del lavoro in Italia, dove la qualità dell'occupazione è in progressivo e consistente peggioramento. E' evidente dai dati, che la ripresa non è in grado di generare occupazione quantitativamente e qualitativamente adeguata, con una maggioranza di imprese che scommette prevalentemente su un futuro a breve e su competizione di costo".


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[Leviathan]

guarda caso c'è una correlazione positiva tra voti ai grillini e tasso di disoccupazione e di povertà.
O forse credi che sia un caso che abbiano fatto il pieno di voti a Scampia mentre qui a Milano non se li incvli quasi nessuno?

bufala, hanno preso voti anche al nord e nei tessuti produttivi