Originariamente Scritto da
Midìl
Certo che si devono fare politiche per far crescere il PIL, e che, se questo non cresce, il rapporto tra debito e PIL difficilmente calerà in misura significativa (a parte l'inflazione). Ma questa crescita del PIL deve essere "sostenibile". Quindi non possiamo solo guardare il denominatore, ma anche il numeratore del rapporto tra debito e PIL. In pratica, se il PIL ha una crescita nominale (crescita reale unita all'inflazione), significativamente maggiore della crescita del debito, e questa significativamente maggiore crescita è, con quasi assoluta certezza, di lunga durata, cioè molti anni, ma anche qualche decennio, il debito, anche cospicuo, fatto in più, ogni anno, è di limitata rilevanza. Ma siamo certi, o quasi certi, che in Italia, nei prossimi due o tre decenni, vi sarà una crescita tale da consentirci di ridurre nettamente il rapporto tra debito e PIL, anche con un "abbondante" deficit di bilancio? O rischiamo di avere una crescita, magari anche maggiore dell'attuale, ma insufficiente a tenere sotto controllo il debito, per non parlare della sua riduzione (rispetto al PIL)? Perché in questo secondo caso avremmo solo peggiorato la situazione attuale.
Saluti.
Midìl